Yellowstone è vivo e potrebbe essere sul punto di svegliarsi: un nuovo studio su Nature mette gli scienziati in allerta
L'attività di questo supervulcano potrebbe innescare un'eruzione con effetti globali, ma quanto è imminente la minaccia? Ecco cosa dicono gli esperti.
Il pericolo è in agguato sotto la caldera del Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, famoso non solo per i suoi paesaggi mozzafiato e le meraviglie geotermiche, ma anche per il supervulcano che ospita sotto la superficie. Non erutta da circa 70.000 anni, ma i geologi sanno che questo vulcano è in grado di provocare enormi esplosioni, eruzioni catastrofiche che sarebbero molto più pericolose oggi rispetto a molte migliaia di anni fa, in un'epoca geologica simile all'eruzione del supervulcano Toba.
Cos'è il supervulcano di Yellowstone e perché gli scienziati sono preoccupati?
16,5 milioni di anni fa, quando una placca tettonica si muoveva lentamente verso sud-est del Nord America, passò sopra un punto caldo nel mantello terrestre.
Questo evento diede inizio a un'intensa attività vulcanica, la cui ultima grande eruzione, circa 640.000 anni fa, diede forma all'attuale paesaggio di Yellowstone, creando uno dei più grandi sistemi vulcanici attivi al mondo. Vale la pena notare che la sua caldera ha un diametro di circa 55 x 72 chilometri. Perché gli scienziati sono preoccupati? Poiché è uno dei supervulcani più grandi del mondo, è anche uno dei più pericolosi e l'attività che ribolle sotto questo famoso parco sembra essere a punto di iniziare.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature dimostra che i serbatoi di magma che alimentano le eruzioni del supervulcano sembrano spostarsi verso nord-est dalla caldera di Yellowstone. E secondo la sismologa Ninfa Bennington dello United States Geological Survey, questa regione potrebbe essere il nuovo centro di una possibile futura attività vulcanica.
È imminente un'eruzione di questo sistema vulcanico?
Negli ultimi due milioni di anni lo Yellowstone ha subito tre grandi eruzioni. L'eruzione più recente si è verificata 640.000 anni fa e ha eruttato abbastanza lava da formare il Monte Rainier, un vulcano attivo alto quasi 4.300 metri nello stato di Washington.
La lava proviene da depositi di materiale fuso riolitico ricco di silice, che è anche viscoso, appiccicoso e lento nel movimento. La riolite è una roccia ignea o vulcanica di colore grigio-rosato con un'alta percentuale di silice. I ricercatori lo hanno scoperto conducendo un'indagine magnetotellurica su larga scala dell'intera caldera di Yellowstone, utilizzando poi i dati per modellare la distribuzione dei depositi di fusione lì nascosti.
Quali sono stati i risultati? C'è una grande quantità di magma a circa 4-47 km di profondità in almeno sette zone diverse.
Conseguenze di un'eruzione dello Yellowstone: quali effetti avrebbe sul pianeta?
Non rappresenterebbe un evento di estinzione umana, ma l'esplosione iniziale della caldera di Yellowstone ucciderebbe migliaia di persone a seguito di una super-eruzione, che riverserebbe flussi piroclastici ad alta velocità di lava, rocce e gas caldi su diversi stati degli Stati Uniti. Ma quando potrebbe veroficarsi un'eruzione?
I ricercatori affermano che saranno necessari ulteriori studi per determinare con precisione quando e come si verificheranno le future eruzioni, pertanto sarà necessario un monitoraggio continuo della loro attività. Infatti, Yellowstone è uno dei sistemi vulcanici meglio monitorati sulla Terra, con 46 stazioni sismiche e 30 stazioni GPS che monitorano costantemente l'innalzamento e l'abbassamento del terreno.
Riferimenti allo studio:
N. Bennington, A. Schultz, P. Bedrosian, E. Bowles-Martinez, K. Lynn, M. Stelten, X. Tu & C. Thurber. "The progression of basaltic–rhyolitic melt storage at Yellowstone Caldera". Nature (2025).