Violenti temporali scoppiano nel cuore del Sahara, a Kufra scatta l'emergenza scorpioni

Nella città desertica di Kufra si segnalano diverse persone ferite dai tanti scorpioni usciti dalle loro tane finite sott’acqua. Molti di questi aracnidi hanno cercato rifugio nelle residenze cittadine.

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La notevole fonte di umidità, spinta dal monsone verso il cuore del Sahara orientale, ha alimentato e supportato i forti temporali nell'area del Sahara orientale, fra Sudan, Egitto meridionale e Libia sud-orientale.

Piogge, ma soprattutto temporali anche particolarmente violenti, da giorni stanno interessando varie aree desertiche del Sahara orientale, fra il Sudan, il sud dell’Egitto e la Libia sud-orientale.

Purtroppo l’assenza di stazioni meteorologiche di rilevamento su un così vasto territorio, come quello del Sahara, ci impedisce di poter reperire molti dati pluviometrici. Le intense precipitazioni hanno bagnato l’arido terreno desertico, provocando la piena degli uadi e ricaricando molte falde sotto il deserto.

Come si sono formati questi temporali violenti nel cuore del Sahara?

I temporali sono stati prodotti da flussi di vapore acqueo tropicale insolitamente alti per la regione, in risalita dalle latitudini subequatoriali, dall'area dell'ITCZ (fronte di convergenza intertropicale), spinti da un energico monsone fino al Sahara orientale.

Negli ultimi giorni, nel Sahara orientale, erano presenti valori di acqua precipitabile davvero molto elevati per l’area. Questi temporali, durante la fase di nascita e formazione, sono alimentati da forti “updrafts”, visto il notevolissimo potenziale termico presente nei bassi strati (aria molto calda d’origine sub-tropicale continentale) che ha fatto esplodere verso l’alto i cumulonembi, facendogli raggiungere delle altezze considerevoli sopra il deserto.

La notevole fonte di umidità, spinta dal monsone verso il cuore del Sahara orientale, ha alimentato e supportato i forti temporali, che una volta formati hanno assunto anche carattere “autorigenerante”.

Sviluppandosi notevolmente in altezza i sistemi convettivi sono stati costretti a richiamare altra aria calda dall’ambiente circostante, intensificando notevolmente il temporale che può divenire veramente forte, apportando precipitazioni intense, accompagnate da impetuose raffiche di vento prodotte dai “downbursts” (forti correnti discendenti che raggiungono il suolo e tendono a divergere orizzontalmente in più direzioni) che hanno prodotto pure delle tempeste di sabbia.

Colpita la città di Kufra, accumulati ben 46 mm all’aeroporto

Nella giornata di ieri un violento temporale ha interessato l’area della piccola città libica di Kufra, nel bel mezzo del deserto libico, in una delle zone più aride del Sahara. Nel locale aeroporto sono caduti, in poche ore, ben 46 mm di pioggia, circa 46 litri per metro quadrato.

scorpioni
A Kufra si segnalano diverse persone ferite dai tanti scorpioni usciti dalle loro tane finite sott’acqua. Molti di questi aracnidi hanno cercato rifugio nelle residenze cittadine.

Per una località desertica, dove possono passare anche anni prima di vedere un po’ di pioggia, si tratta di un evento davvero eccezionale. Il nubifragio ha anche causato parecchi danni materiali, allagando anche molte abitazioni e l’ospedale locale.

L’emergenza scorpioni dopo il temporale

Inoltre, secondo quanto riferito da media libici, a Kufra si segnalano diverse persone ferite dai tanti scorpioni usciti dalle loro tane finite sott’acqua. Molti di questi aracnidi hanno cercato rifugio nelle residenze cittadine.

Secondo il servizio meteorologico libico l’area di Kufra non vedeva un evento precipitativo così abbondante dal 1953.

Solitamente, sull’area della Libia meridionale, così come negli aridissimi deserti del Sudan e dell’Egitto meridionale, quei pochi eventi di pioggia si concentrano durante la stagione estiva, nel corso di manifestazioni temporalesche pomeridiane, solitamente indotte dalla risalita verso nord dell’ITCZ (fronte di convergenza tropicale) che favorisce la propagazione dell’umido flusso del “monsone di Guinea” (venti al suolo da SW o Sud) fino all’area sahariana e all’Algeria meridionale.

Quando l’aria umida, di origine marittima, proveniente dal Golfo di Guinea, si insinua fra le più calde e secche masse d’aria preesistenti presso il suolo, provoca una instabilizzazione della colonna troposferica che causa lo sviluppo di intensi temporali “termoconvettivi”.

Alle volte, aggregandosi fra loro, possono evolvere in più complessi sistemi temporaleschi a mesoscala e persistere fino a tarda sera o persino nelle ore notturne. Solitamente questi sistemi convettivi a mesoscala, la cui frequenza massima si verifica fra i mesi di luglio e agosto, possono produrre precipitazioni anche abbondanti in pieno deserto.