Uragano Margot: le previsioni sul suo possibile avvicinamento all'Europa
L'uragano Margot potrebbe avvicinarsi all'Europa nei prossimi giorni, condizionando indirettamente il tempo nel continente. Qui vi raccontiamo l'ultima ora.
L’attività ciclonica nell’Atlantico ha raggiunto un ritmo frenetico nelle ultime settimane. In questo momento ci sono due uragani monitorati dal National Hurricane Center (NHC), Lee e Margot, oltre a una perturbazione con una probabilità del 50% di trasformarsi in tempesta tropicale nelle prossime 48 ore.
Nel Mediterraneo, Daniel ha acquisito caratteristiche tropicali (medicane) ed è stata una delle tempeste più distruttive degli ultimi decenni. Nella città di Derna (Libia) più di 2.000 persone sono morte a causa delle inondazioni, secondo fonti governative. Mancano all'appello circa 7.000 persone, quindi il numero delle vittime potrebbe continuare a crescere.
Margot, uragano di categoria 1
Secondo i dati degli ultimi rapporti NHC, Margot è un uragano di categoria 1, con venti sostenuti fino a 150 km/h. La pressione al centro è scesa a 970 hPa. Si trova a 1200 km a sud-ovest delle Azzorre e si muove verso nord ad una velocità di 11 km/h. Nelle ultime 24 ore, Margot ha approfondito e intensificato la forza dei venti associati. Il suo movimento è rallentato rispetto all'ultimo rapporto pubblicato due giorni fa. È probabile che nelle prossime ore perda un po’ di intensità.
Si avvicinerà all’Europa?
Secondo le ultime previsioni, Margot non si avvicinerà molto all'Europa a causa dell'anticiclone delle Azzorre che fa da scudo protettivo, deviando il sistema verso nord. Anche se il suo arrivo non è previsto, Margot potrebbe influenzare indirettamente il tempo nell'Europa occidentale e causare mareggiate alle Azzorre.
I resti di Margot verrebbero assorbiti da una tempesta nel corso della prossima settimana e ciò potrebbe successivamente colpire la Penisola Iberica, anche se il periodo della previsione è troppo lontano per entrare nei dettagli. È qualcosa che è già successo la settimana scorsa con i resti di Franklin che sono stati assorbiti da una depressione incentrata sul Portogallo. È abbastanza comune che i resti di vecchi uragani finiscano vicino all’Europa, interagendo con le tempeste del fronte polare.
Cicloni tropicali vicino la Spagna?
Nell’ottobre 2017, l’uragano Ophelia era relativamente vicino al nord-ovest della penisola iberica. La tempesta profonda colì l'Irlanda come un ciclone extratropicale con venti che raggiunsero i 200 km/h, onde di 17 metri e tre vittime. Sulle coste della Galizia i venti superarono i 100 km/h con onde di circa sei metri.
Nell'ottobre del 2005, l'uragano Vince si diresse verso il Golfo di Cadice, proveniente dalle Azzorre e dalle Isole Canarie. Arrivò come una depressione tropicale ma gli effetti si fecero sentire sotto forma di forti venti e piogge torrenziali. Un mese e mezzo dopo, la tempesta tropicale Delta devastò le Isole Canarie con venti fino a 140 km/h sulla costa e oltre 250 km/h sulla cima del Teide.
In futuro questi tipi di cicloni (sub)tropicali potrebbero avvicinarsi all’Europa con maggiore frequenza, a causa dell’aumento della temperatura superficiale dell’acqua marina nell’Atlantico.