Uno dei boschi più belli della Sicilia, dove ammirare lo spettacolo del foliage autunnale
L’autunno rimane la stagione più bella per visitare queste montagne. Con l’arrivo dei mesi di ottobre e novembre, i primi freddi e le prime piogge favoriscono la manifestazione del fenomeno del foliage, con le foglie degli alberi che cominciano a coricarsi sul terreno.
Generalmente la Sicilia è conosciuta in tutto il mondo per il suo bellissimo mare, le sue splendide spiagge e le sue città, ricche di arte e cultura. Parliamo di luoghi dalla storia millenaria, influenzati da varie dominazioni. Ma non tutti sanno che in Sicilia esistono anche splendide montagne e boschi rimasti pressochè incontaminati, come sui Monti Nebrodi, dove sono presenti luoghi affascinanti, dominati dalla natura.
Su questi rilievi della Sicilia settentrionale si estendono le maggiori aree boscate superstiti della Sicilia. All’interno di questi boschi vive una fauna molto ricca, con animali davvero rari, come il gatto selvatico, la martora, l’istrice, il ghiro, la lepre e l’aquila reale.
L’istituzione del Parco dei Nebrodi
Dopo secoli di sfruttamento, finalmente, l’uomo ha deciso di proteggere e salvaguardare questi luoghi istituendo un Parco naturale che ne regola la fruizione e contribuisce a migliorare il rapporto antico che esiste tra queste montagne, animali e uomo.
La nascita del Parco ha reso i Nebrodi un luogo da essere visitato regolarmente da tutti gli amanti della natura, per immergersi in una natura ancora affascinante e ricca e poterne apprezzare i valori.
Fra le aree più affascinanti da visitare troviamo i boschi di Caronia, le Rocche del Crasto, il bosco di Mangalaviti, il lago Biviere, la Serra del Re e l’ampia faggeta di Monte Soro, che rappresenta la cima più alta di queste montagne, con i suoi 1847 metri di altezza sul livello del mare.
Da diversi anni è in continuo aumento la richiesta di fruizione della natura che emerge da ogni strato sociale e proprio i Monti Nebrodi sono le montagne siciliane che più si prestano per una loro equilibrata fruizione di qualsiasi livello.
Inoltre le strade asfaltate che scavalcano la catena permettono anche ai gruppi familiari, agli anziani di avvicinarsi senza sforzo nella natura.
Lo spettacolo del foliage autunnale
In ogni periodo dell’anno, dall’estate all’inverno, i Nebrodi riescono a regalare scenari veramente fiabeschi. Ma l’autunno rimane la stagione più bella per visitare queste montagne.
Con l’arrivo dei mesi di ottobre e novembre, i primi freddi e le prime piogge favoriscono la manifestazione del fenomeno del foliage, con le foglie degli alberi che cominciano a coricarsi sul terreno.
In questo periodo i boschi si colorano intensamente, passando da tonalità color rame al giallo d’orato. Difatti le faggete si colorano color oro, mentre le roverelle e i grandi pioppi si tingono di giallo e marrone, creando queste estese fasce di colori intensi lungo questi boschi, visibili a chilometri di distanza. Si vengono a creare enormi serpentoni gialli e marroni, che dai fondovalle si arrampicano sui pendii delle montagne.
Spesso questa atmosfera viene resa ancora più affascinante in quelle giornate umide e brumose, in cui gli umidi venti di ponente e maestrale addensano banchi di nuvole basse lungo le singole vallate di questi rilievi.
Queste atmosfere vengono rotte dai canti dei tantissimi uccelli, soprattutto pettirossi e cinciarelle, che si preparano all’arrivo dell’inverno, che da queste parti, in alcune annate, può risultare davvero molto rigido, con tanta neve e temperature capaci di scendere per più giorni sotto lo zero termico.
Come raggiungere i Nebrodi?
Nonostante la complessa orografia raggiungere l’area dei Nebrodi è piuttosto facile, grazie alle tante strade di collegamento. Chi arriva da Palermo può percorrere la strada statale 117, che da Santo Stefano di Camastra, raggiunge i territori di Mistretta e Nicosia oppure la provinciale 168 per Caronia-Capizzi.
Per chi proviene da Messina o dall'Autostrada A20 può percorrere la strada statale 116, Capo d'Orlando-Randazzo, oppure la strada statale 289, Sant’Agata Militello-Cesarò. Per chi si avvicina al territorio da Catania si suggerisce di percorrere la strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie.