Tre anni dall'ultima eruzione catastrofica nell'Unione Europea: duemila case distrutte, può ripetersi?

Nell'autunno del 2021 una eruzione vulcanica durata tre mesi ha sconvolto un'area dell'isola spagnola di La Palma, alle Canarie, distruggendo migliaia di edifici ed infrastrutture.

eruzione la palma
L'eruzione di un nuovo vulcano nell'isola di La Palma, nell'autunno del 2021, distrusse oltre duemila edifici e causò enormi danni in quest'isola spagnola.

Sono passati tre anni da una delle eruzioni vulcaniche più catastrofiche che abbiano colpito un paese dell'Unione Europea negli ultimi anni. Era l'autunno del 2021, e ad essere colpita fu l'isola di La Palma, nell'arcipelago spagnolo delle Canarie.

Nella zona del grande edificio vulcanico del Cumbre Vieja, nel sud dell'isola, iniziò improvvisamente un'eruzione vulcanica che, nel giro di tre mesi, devastò un'area situata nella parte meridionale dell'isola spagnola, seppellendo sotto la lava centinaia di edifici e distruggendo coltivazioni ed infrastrutture.

Come iniziò l'eruzione alle Canarie, il 19 settembre di tre anni fa

L'eruzione non iniziò senza preavviso. Fin dall'11 settembre del 2021, i sismografi della rete di monitoraggio dell'Istituto Geografico Nazionale (IGN) avevano rilevato una serie di terremoti che si erano poi intensificati in modo evidente a partire da sabato 18, con eventi caratterizzati da ipocentro molto superficiale.

Dal 19 settembre al 13 dicembre del 2021, un'eruzione vulcanica presso l'isola di La Palma, alle Canarie, ha causato gravissimi danni in quest'isola spagnola.

Veniva rilevato inoltre un aumento della deformazione verticale del suolo che arrivò in certi punti a 15 cm. Dall'11 al 19 settembre vennero registrati circa seimila terremoti, secondo quanto reso noto dall'IGN, che registrava un preoccupante aumento dell'attività sismica.

L'epicentro di questi eventi si concentrava proprio nella zona
del grande edificio vulcanico del Cumbre Vieja, nel sud dell'isola
. I vulcanologi non escludevano la possibilità di una eruzione vulcanica imminente, come spiegammo in un articolo scritto proprio domenica 19 settembre.

La giornata del 19 settembre fu un crescendo di eventi allarmanti. Alle 10.16 di mattina venne registrato un evento di magnitudo 3.8 ad una profondità molto ridotta, un evento sismico che venne avvertito distintamente dalla popolazione in sei diverse località dell'isola.

Alle 14, con un'allerta vulcanica ancora di colore "giallo", iniziò l'evacuazione preventiva delle persone con mobilità ridotta in un'area abitata da 35.000 persone, residenti dei comuni di Fuencaliente, Los Llanos de Aridane, El Paso e Villa de Mazo.

eruzione la palma
Dopo settimane di attività vulcanica, si formò un nuovo cono vulcanico che è stato denominato Tajogaite.

Poi, intorno alle 16.30 del pomeriggio, una improvvisa potente esplosione nella zona di Cabeza de Vaca segnò l'inizio dell'eruzione, che sarebbe andata avanti per tre mesi sconvolgendo quest'area delle Canarie.

Il video registrato pochi secondi dopo l'inizio dell'eruzione

Qui sotto, il video impressionante che mostra l'inizio esatto dell'eruzione, in un'area dove fino a quel momento non c'erano crateri vulcanici, ma soltanto campagna e vegetazione.

Il 19 settembre del 2021 iniziava quindi una delle eruzioni più significative degli ultimi secoli nell'arcipelago delle Canarie. L'ultima attività vulcanica presso l'isola di La Palma era terminata nel 1971, esattamente 50 anni prima, quando era avvenuta l'ultima eruzione del vulcano Teneguía.

Gli effetti disastrosi di 85 giorni di eruzione

L'eruzione vulcanica del Cumbre Vieja è andata avanti per tutto l'autunno del 2021, senza interruzioni dal 19 settembre al 13 dicembre, per un totale di 85 giorni. Le colate di lava, che avanzavano inesorabilmente allontanandosi sempre più dalla bocca eruttiva, coprirono più di 1.200 ettari di territorio distruggendo moltissimi edifici ed infrastrutture situate nei dintorni del nuovo cono vulcanico.

La lava entrava lentamente nei centri abitati, distruggendo e seppellendo case ed edifici. Per fortuna, grazie alla relativa lentezza dell'avanzata lavica, si riuscì ad evacuare in tempo i centri abitati e non ci furono vittime.

Vennero distrutti dalla lava oltre 1600 edifici, dei quali molti erano abitazioni, ma anche strade, acquedotti, scuole, attività private. Settemila persone dovettero abbandonare le proprie case.

Vennero distrutti dalla lava oltre 1600 edifici, dei quali molti erano abitazioni, ma anche strade, acquedotti, scuole, attività private. Settemila persone dovettero abbandonare le proprie case.

In certi punti la lava raggiunse i 60 metri di altezza modificando per sempre il paesaggio, mentre centinaia di ettari di coltivazioni di platano, una varietà di banana la cui coltivazione è uno dei principali motori economici dell'isola, vennero devastati. Le colate laviche modificarono anche la linea di costa, generando dei "delta di lava", qui conosciuti come "fajana".

Il nuovo nome del vulcano: Tajogaite

La lava e il materiale piroclastico espulso in quei tre mesi di eruzione formarono un cono vulcanico nuovo, che sorse dal nulla nell'area del grande edificio del Cumbre Vieja. La prominenza del nuovo cono era di circa 200 metri rispetto al territorio circostante. Per diversi mesi venne indicato come "nuovo vulcano" o "nuovo cono vulcanico del Cumbre Vieja", o "cono di Cabeza de Vaca" dal nome della località in cui era sorto.

Una consulta locale avvenuta via Internet ha scelto poi il nome di "vulcano di Tajogaite" per riferirsi a questo nuovo elemento geografico, utilizzando un antico termine delle popolazioni Guanci, gli abitanti che popolavano le Canarie prima dell'arrivo degli europei.

Può accadere di nuovo?

L'isola di La Palma è un'isola di natura vulcanica, nella quale sono numerose le eruzioni vulcaniche avvenute in epoca storica. Le ultime sono quella del 1971 e del 2021, entrambe localizzate nel sud. Nessuno può dire quando si verificheranno nuove eruzioni e dove si verificheranno, ma è probabile che si verifichino nuovi eventi nel futuro. La scienza però non può dire attualmente dove e quando si verificheranno.

Riguardo al vulcano Tajogaite non vi è nessun segnale che possa far pensare a una sua riattivazione.

Il dato positivo è che quest'area vulcanica è monitorata in modo continuo, e qualsiasi segnale di riattivazione dell'attività vulcanica nell'isola verrebbe anticipato dai segnali sismici e da altri dati, dando tempo quindi ad avvisare la popolazione.

Riguardo al vulcano Tajogaite, invece, non vi è nessun segnale che possa far pensare a una sua riattivazione.