USA, gigantesco tornado devasta il Mississippi: i video
Una violenta ondata con a seguito due enormi tornado ha colpito il sud degli Stati Uniti, mietendo almeno 6 morti e danni ancora da quantificare, soprattutto fra il Mississippi e l'Alabama
All’emergenza sanitaria legata all’epidemia di covid-19 , che nelle ultime settimane sta duramente colpendo gli Stati Uniti, si somma l’emergenza legata alla violenta ondata di maltempo che nel pomeriggio di ieri si abbattuta su molti stati del sud, con a seguito ben due enormi tornado, classificati come “EF5” , ossia il massimo grado della scala Enhanced Fujita .
Sono almeno sei le vittime accertate del gigantesco tornado, largo diversi chilometri, che ha colpito ieri lo stato americano del Mississippi. "Un evento eccezionalmente raro", rimarca il servizio meteorologico americano , che ha emesso ulteriori avvisi di pericolo tornado per altre zone, avvertendo che anche per oggi sono attese delle tempeste.
Il governatore del Mississippi, Tate Reeves , ha dichiarato lo stato di emergenza. Non si sa ancora quanti danni abbia causato il tornado. Le condizioni di tempesta sono state talmente intense da lasciare presupporre la comparsa di altri tornado negli stati di Alabama e Georgia .
Kay Ivey , governatore dell'Alabama, ha dichiarato in anticipo lo stato di emergenza. Secondo i media Usa, anche altre aree del sud e dell'est del Paese sono state colpite da forti tempeste durante il giorno. Un tornado ha colpito il Texas nel mattino di ieri, mentre nello stato della Louisiana, sempre secondo i media americani, le forti tempeste hanno danneggiato o distrutto completamente circa 300 case e causato interruzioni di corrente diffuse.
La nascita dei tornado è da ascrivere al passaggio in quota, nell’alta troposfera, del ramo principale del “getto polare” che dal canto suo ha contribuito ad accrescere ulteriormente l’instabilità, creando un forte “Wind-Shear verticale” che ha esacerbato i moti convettivi, ed innescato i moti rotatori all’interno delle strutture temporalesche che si sono formate durante il passaggio del fronte freddo.