Un tornado devasta una città in Belgio: ecco i video
Un tornado ha interessato la città di Beauraing, in Vallonia, provocando danni veramente ingenti, con oltre 92 abitazioni danneggiate.
Dopo aver duramente colpito la Spagna, la Francia e la Svizzera, la forte ondata di maltempo si è spostata verso est, coinvolgendo più da vicino pure i Paesi dell’Europa centrale. Forti temporali hanno causato alluvioni in alcune zone delle Fiandre, in Belgio, nel corso del weekend appena trascorso.
In Vallonia, un tornado ha seminato caos e distruzione a Beauraing, ferendo 17 persone e provocando danni estesi. Sono circa 92 le case danneggiate dal vortice, 10 delle quali dichiarate totalmente inagibili. Le raffiche di vento prodotte dal tornado potrebbero aver superato i 130-150km/h.
I forti venti hanno danneggiato case e auto e abbattuto alberi e le linee elettriche, provocando anche problemi alla circolazione sulle strade. Diverse persone sono rimaste ferite quando una struttura esterna nella terrazza di una caffetteria è stata spazzata via dal vento. A Rochefort, non lontano da Beauraing, una decina di case e una chiesa sono rimaste senza tetto, divelti dal vento. A Saint-Servais, una casa ha preso fuoco dopo essere stata colpita da un fulmine.
La provincia di Hainaut ha subito inondazioni intorno alle località di Péruwelz, Leuze-en-Hainaut e Lessines. I Vigili del Fuoco hanno eseguito circa 40 interventi, nessuno è rimasto ferito. I forti temporali hanno provocato danni anche nella provincia delle Fiandre Orientali. I soccorritori hanno ricevuto circa 90 richieste di intervento, spesso per scantinati allagati. Non per caso molti di questi temporali sono stati preceduti o accompagnati da forti colpi di vento che hanno raggiunto picchi di oltre 100 km/h nelle fasi più estreme.
Alcuni di questi temporali, venendo toccati in quota, nell’alta troposfera, dal passaggio del ramo ascendente della corrente a getto, si sono rapidamente evoluti in sistemi temporaleschi di natura “supercellulare”, anche piuttosto intensi.
Lo sviluppo di queste “supercelle” è stato coadiuvato dall’intenso “wind shear verticale” che presentava dei massimi proprio sopra la Francia settentrionale e il Belgio. L’intenso “shear” del vento (ossia di variazioni di velocità e direzione del vento man mano che si sale di quota) innesca all’interno dei cumulonembi temporaleschi dei moti rotatori che fanno roteare la corrente ascensionale del temporale, trasformandolo successivamente in un mesociclone.