Tornado a Caserta, sollevate auto e camion: danni e feriti

Una tromba d'aria di grandi dimensioni ha colpito l'area di Caserta causando pesanti danni ed otto feriti. Il tornado si è formato intorno alle 19 del 12 marzo 2018.

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Una forte tromba d'aria ha causato danni e feriti a Caserta, la sera del 12 marzo 2018. (Foto: autore sconosciuto)

Una grossa tromba d'aria ha colpito, nella serata di ieri, i comuni vicino Caserta, causando molti danni ed almeno otto feriti, di cui uno grave. Il tornado, che potrebbe aver raggiunto categoria F2 nella scala Fujita, ha causato danni soprattutto nei comuni di San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Marcianise, San Tammaro, tutti situati nelle vicinanze di Caserta. Divelti i pali della luce, i cartelloni pubblicitari e le ringhiere dei balconi. 

Problemi anche alla circolazione sull'autostrada A1. Qui, in un’area di servizio, un camion senza conducente a bordo è stato ribaltato dalla furia del tornado. Sei roulotte parcheggiate in una rimessa situata dentro l’area autostradale sono state sollevate dal fortissimo vento e scaraventate nei pressi del casello di Caserta sud. Alcune auto sono state colpite dai pezzi di lamiera e ci sono stati dei feriti. 

Otto feriti di cui uno grave: danni nei comuni del casertano

La potente tromba d’aria ha sradicato alberi e divelto cartelli, pali della luce, cartelloni pubblicitari ed insegne di esercizi commerciali. Tante le persone che hanno assistito sbigottite al tornado, di grandi dimensioni, riportando poi foto e video sulle reti sociali. 

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La grande tromba d'aria che ha colpito l'area di Caserta la sera del 12 marzo 2018, causando pesanti danni ed otto feriti.

Secondo quanto riportato dal 118 di Caserta ci sarebbe un ferito grave. I fatti sono avvenuti intorno alle 19 del 12 marzo. Il tornado è stato accompagnato da un temporale con forte pioggia e grandine. Nella zona di Caserta ci sono state anche sospensioni dell’energia elettrica. 

Le trombe d'aria in Italia: ecco dove colpiscono

I tornado (o trombe d’aria), sono fenomeni meteorologici che avvengono con una certa frequenza in Italia: negli ultimi quindici anni se ne sono verificati varie decine nel nostro paese, alcuni dei quali con pesanti effetti sul territorio e purtroppo anche con vittime. Solitamente si associa il termine "tornado" agli Stati Uniti, o al Messico, ma sono fenomeni che sono sempre verificati anche da noi. La differenza è che solitamente vengono chiamati “trombe d’aria”. Il termine tornado è invece di origine spagnola. 

Le aree più rischio tornado in Italia si distribuiscono in determinate aree. La Pianura Padana è una delle aree più a rischio tornado, ed è qui che si sono verificati in passato alcuni degli episodi più drammatici. Arcore 2001, Venezia 2012, Brenta 2015: questi sono alcuni degli eventi più recenti e dannosi. Ma anche in passato troviamo episodi molto importanti, con decine di vittime. È il caso del tornado in Brianza del 1910, con sessanta morti, quello del Montello del 1930, con 23 vittime, o il tornado di Venezia del 1970, che causò oltre trenta morti.

Le aree d'Italia più a rischio 

Altre zone a rischio tornado sono situate sul litorale tirrenico di Lazio e Campania. Due anni fa, lo ricordiamo, un tornado colpì anche la città di Roma, causando feriti e due vittime. Altra area a rischio è quella di Caserta. Troviamo poi l’intera Puglia, dove un tornado devastante colpì l’area di Otranto nel 1832. 

Rischio elevato anche in alcune zone della Sicilia orientale e meridionale, fra Catania e Ragusa. 
Secondo la Real Academia Española, una sorta di Accademia della Crusca per la lingua spagnola, la parola “tornado” viene da “tronada”, associato al rumore dei tuoni che accompagnano i temporali. Tuttavia, in lingua spagnola “torno” è anche il tornio, macchina utensile utilizzata per la lavorazione di un pezzo posto in rotazione. All'origine di questa parola spagnola c’è ovviamente il latino, ed ancor prima una parola greca: tórnos.