Il terremoto in Messico ha causato un raro "tsunami" a 2400 km di distanza
Cinque minuti dopo che un terremoto di magnitudo 7,6 ha colpito la costa sud-occidentale del Messico il 19 settembre, le acque di una grotta nel Parco Nazionale della Valle della Morte hanno iniziato a scontrarsi con rocce calcaree, grazie a un fenomeno chiamato "tsunami nel deserto".
Solo 22 minuti dopo che la terra ha tremato in Messico, lo scorso lunedì 19 settembre, le acque nelle grotte del Parco Nazionale della Valle della Morte (USA) hanno iniziato a muoversi, provocando onde del tutto insolite in questa grotta calcarea. L'energia sismica ha percorso i 2.400 km che separano i due punti. I riverberi del terremoto hanno provocato quello che gli scienziati chiamano uno "tsunami del deserto" o una "seiche": oscillazione libera della superficie di un bacino, di una baia, di un lago... Il terremoto in Messico ha creato onde alte più di un metro in questa grotta conosciuta come Devils Hole (letteralmente il "buco del diavolo").
Il fenomeno è stato soprannominato “tsunami del deserto”: come e in quali condizioni si verifica?
A più di 2400 chilometri dall'epicentro del terremoto si è verificato quello che gli esperti chiamano lo "tsunami del deserto". Questo fenomeno ha creato onde alte fino a 1,2 metri nella grotta Devils Hole, oltre a restituire sedimenti e pietre alla piscina naturale nell'Occhio del Diavolo. Il fatto che la grotta fosse praticamente piena è diventato un indicatore insolito dell'attività sismica in tutto il mondo. Un altro terremoto di magnitudo 6.8, avvenuto giovedì 22, alla periferia di Aguililla (piccola cittadina nello stato occidentale del Michoacan, in Messico) si è verificato poco dopo l'una di notte e oltre ad aver provocato almeno due morti è stato anche responsabile di questo raro fenomeno.
La grotta si trova a circa 2.400 km dall'epicentro del terremoto, nella Valle dell'Amargosa, nello stato del Nevada (Stati Uniti). Questa piscina di acqua naturale è larga circa 3 m, lunga 21 m e profonda più di 152 m. L'acqua di Devils Hole è diventata nel tempo un "indicatore insolito di attività sismica" in tutto il mondo, visto che i terremoti in Giappone, Indonesia e Cile causano onde in questo piccolo lago, secondo quanto spiegato dai ricercatori del Parco Nazionale.
Secondo gli esperti, il verificarsi di questo tipo di fenomeni dipende dalla profondità, dalla grandezza e dalla posizione in tutto il mondo. In questo modo, si prevede che i tipici terremoti in prossimità dell'"anello di fuoco" del Pacifico con magnitudo uguale o superiore a 7 possono essere avvertiti a Devils Hole.
E quali saranno le principali conseguenze sugli habitat?
Devils Hole ospita il pesce Cyprinodon diabolis in via di estinzione. Poiché si tratta di una specie rara, è naturale che possa affrontare sfide a breve termine dopo questo fenomeno geologico noto come seishe. L'energia sismica ha viaggiato a lungo attraverso la crosta terrestre fino a raggiungere la grotta calcarea situata nello Stato del Nevada. Le onde della grotta hanno agitato i sedimenti e mescolato le alghe, provocando la perdita di cibo per i piccoli dei pesci più grandi e la perdita di alcune uova schiacciate dalla forza della corrente.
La comunità di questa specie rara si nutre di alghe, che crescono in profondità nella grotta. Sembra che, anche così, questa comunità di pesci sia rimasta illesa.
È importante notare che i movimenti causati da questi terremoti possono rimuovere l'accumulo di materia organica, che nel tempo può aspirare ossigeno dall'ecosistema naturale. Ad esempio, lo "tsunami del deserto" è stato associato a un'intensa oscillazione, durata più di 30 minuti prima di rallentare, portandoci a chiederci quali potrebbero essere le potenziali conseguenze.
Le piscine geotermiche di questa grotta, con temperature intorno ai 93 gradi tutto l'anno, insieme ai bassi livelli di ossigeno, rendono Devils Hole un ambiente estremo e unico di fronte a queste rare condizioni.