Terremoto a Manila, l'acqua delle piscine precipita dai grattacieli
Le Filippine sono state colpite negli ultimi giorni da due forti terremoti: il primo ha causato 11 vittime nel nord del paese. A Manila i grattacieli hanno oscillato paurosamente e l'acqua delle piscine è precipitata nel vuoto dai tetti. Un altro terremoto ha colpito poche ore dopo il centro del paese.
Le Filippine sono state colpite nelle ultime ore da una serie di terremoti. Il primo terremoto, avvenuto il 22 aprile, ha avuto una magnitudo 6.1 ed ha colpito il nord del paese causando 11 vittime. Il sisma aveva un epicentro a un centinaio di chilometri da Manila ed ipocentro a 20 km di profondità, nella regione di Luzon Centrale. Nella capitale delle Filippine il sisma è stato avvertito con forza e i grattacieli hanno oscillato paurosamente. L'acqua delle piscine situate sui tetti di alcuni grattacieli è precipitata nel vuoto dopo la forte scossa, creando una cascata. Impressionanti anche le riprese che mostrano le ampie oscillazioni dei grattacieli.
Successivamente, un nuovo terremoto ha scosso le Filippine, stavolta più a sud: il nuovo terremoto, di magnitudo 6.3, ha scosso stavolta il centro del Paese: l'epicentro a 13 km dalla località di Tutubigan, mentre l'ipocentro piuttosto profondo, è stato localizzato ad una profondità di 70,2 km. La profondità di questo nuovo terremoto ha probabilmente evitato che ci fossero danni maggiori.
Il terremoto di magnitudo 6.1 che ha colpito il nord, in particolare la regione di Luzon Centrale, ha causato crolli e danni. Al momento il bilancio delle vittime è di 11 morti. Nella notte infatti i soccorritori hanno trovato i corpi di alcune persone sepolte dalle macerie nella provincia di Pampanga, a nord di Manila. Le Filippine si trovano in un'area con elevata sismicità, per la collisione di diverse placche tettoniche. Si trovano lungo la "cintura di fuoco" del Pacifico, il grande anello che borda l'Oceano Pacifico dove l'attività tettonica porta a continui terremoti ed eruzioni vulcaniche.