Tempesta di neve su Buffalo, torna il lake effect snow: ecco i video
Una violenta tempesta di neve si appresta ad investire la città di Buffalo a seguito del fenomeno del lake effect snow, atteso fino a 1 metro di neve nelle prossime ore.
Come ogni anno con l’arrivo di novembre l’inverno comincia a fare sul serio fra Canada e Stati Uniti, con l’arrivo delle prime intense nevicate di stagione. Nelle prossime ore forti nevicate sono attese in diversi Stati che si affacciano nell’area dei Grandi Laghi. La governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'arrivo nelle prossime ore di una tempesta di neve.
Agli abitanti della Grande Mela, in particolare, è stato chiesto di restare in casa fino alle 19 di domani. Ma la perturbazione invernale colpirà in modo particolare la città di Buffalo, dove è scattata una allerta neve, con il rischio di imponenti accumuli di neve fresca che in alcune aree potrebbero raggiungere il metro di altezza. La città di Buffalo è famosa per le sue abbondanti nevicate, come quella avvenuta nel 1977, o altre ancora più recenti. La città, situata nello Stato di New York, si affaccia sulle coste del Lago Erie e quindi esposta al famoso fenomeno "Lake Effect Snow”. Questo fenomeno, tipico dei Grandi Laghi nord americani, si verifica allorquando gelidi venti di origine artica dal Canada scorrono sopra la più mite superficie del lago, creando bufere di neve a "muro".
I forti contrasti termici che si determinano sopra la più calda superficie lacustre rafforzando il “gradiente termico verticale” (notevoli differenze termiche fra alta e bassa troposfera), favorendo lo sviluppo di una attività convettiva (moti ascendenti della colonna d’aria) che favoriscono la formazione di nuvole cumuliformi (cumuli in rapida crescita e cumulonembi), ghiacciate fin dalla base, in grado di apportare abbondanti precipitazioni nevose, che spesso assumono carattere di rovescio o temporale se i contrasti termici sono molto forti.
L’insorgenza dell’instabilità convettiva e della nuvolosità cumuliforme viene spiegata dal fatto che a contatto con la più mite superficie marina la massa d’aria gelida, di lontane origini artiche canadesi, si riscalda e si carica di umidità fin dagli strati più bassi, instabilizzandosi al proprio interno e determinando la rapida formazione delle nubi cumuliformi (cumulonembi in aria fredda completamente ghiacciati sin dalla base). Quest’ultimi, venendo spinti dai venti dominanti verso le rispettive aree costiere sopravento, originano persistenti precipitazioni, che assumono prevalente carattere nevoso fino alle coste, visto lo scivolamento di masse d’aria molto fredde, dalle latitudini artiche.