Superluna del raccolto, quando la vedremo brillare nel cielo notturno?

Nel giorno di San Michele avrà luogo l'ultima Superluna dell'anno e si chiamerà Luna del Raccolto. Brillerà nel nostro cielo più del solito, vuoi saperne di più?

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Il 29 settembre avrà luogo l’ultima superluna dell’anno.

Quest'anno l'astronomia ci ha sorpreso più del solito con tante superlune in estate. la prima è stata il 3 luglio, con la luna del cervo. Poi si sono verificate le due Superlune nello stesso mese, ad agosto, la Luna dello Storione il 1° agosto e la Luna Blu il 31 dello stesso mese. E, finalmente, ci avviciniamo all’ultima superluna dell’anno, che sarà quella del raccolto e che darà il tocco finale il prossimo 29 settembre.

Che fare per vederla?

La luna piena avverrà di venerdì, una fortuna per gli amanti dell'osservazione notturna, perché il giorno dopo non dovrete alzarvi così presto. Come regola generale. La superluna del raccolto arriva una settimana dopo rispetto all’equinozio d’autunno, quindi sarà la prima luna piena della nuova stagione e anche l’ultima superluna dell’anno.

Succede in un periodo in cui non fa ancora troppo freddo quindi è una buona occasione per uscire all'aria aperta, lontano dall'inquinamento luminoso e vedere il nostro satellite brillare. A seconda del luogo in cui ci leggi, l'ora di punta è diversa. In Italia saranno le 11:57 del mattino quando il nostro satellite brillerà al 100%, ma a quell'ora non la vedremo.

La Luna sorgerà circa dieci minuti prima delle 19 in Puglia e Calabria, alle 19.08 a Roma e pochi minuti prima delle 19.30 a Cuneo.

Nelle prime ore della notte tra il 28 ed il 29, la Luna brillerà quasi in tutto il suo splendore e noi non noteremo la differenza. Si tratterà di un fenomeno astronomico molto particolare che ci permetterà di vedere la Luna circa il 7% più vicino del solito. Questa vicinanza la farà apparire fino al 14% più grande e luminosa rispetto a quando è più lontana.

Quanto vicina sarà la Luna?

Secondo la NASA, una superluna si verifica quando l'orbita della Luna è più vicina alla Terra in coincidenza con la sua fase piena. Per chiarire, il punto più vicino della Luna è noto come perigeo e solitamente si trova a circa 363.300 chilometri dalla Terra.

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È conosciuta così perché coincide con la stagione della raccolta del mais. In alcune località è conosciuto anche come superluna del mais.

Quando si verifica questo fenomeno, il nostro satellite appare più luminoso del normale, da qui la “superluna”. Questo fenomeno è abbastanza difficile da percepire a occhio nudo, ma l’osservatore esperto ha molto da vedere e imparare.

Perché si dà un nome ad ogni luna piena?

Dalle culture primitive ai giorni nostri, gli esseri umani hanno condiviso un inevitabile fascino per il nostro satellite. Tanto che dipendevano persino da esso per tenere traccia del tempo. Fondamentalmente non tenevano il conto del tempo come facciamo noi adesso, ma davano a ciascuna luna piena un soprannome caratteristico per tenere il conto delle stagioni.

Superluna del raccolto, perché si chiama così?

La risposta a questa domanda si trova nell'Almanacco degli agricoltori degli Stati Uniti. Questa è una rivista che ha reso popolare i termini che i nativi americani usavano per riferirsi alle lune piene. Oggi questi nomi si sono diffusi in tutto il pianeta.

Anche questa luna piena ha una sua storia, sebbene non prenda il nome da un animale o da un frutto. È conosciuta così perché coincide con la stagione della raccolta del mais. Inoltre, si dice che la sua illuminazione permettesse agli agricoltori di prolungare le loro giornate nei campi e di non dipendere dalla luce solare. Curioso, vero?