Maltempo in Italia, i disastri di settembre dal 2000 ad oggi
Da Soverato a Livorno, fino alle Marche, negli ultimi 22 anni sono numerosi gli eventi alluvionali avvenuti in Italia a settembre, con decine di vittime e gravi danni.
In questo XXI secolo il mese di settembre in Italia è stato segnato da alluvioni e fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno causato gravi danni e numerose vittime. L'ultimo in ordine di tempo, il disastro che ha colpito le Marche il 15 settembre, con almeno 7 morti.
Questi eventi alluvionali sono causati da eventi meteo molto violenti, con piogge molto abbondanti concentrate in poco tempo su un territorio, quello dell'Italia, caratterizzato da presenza di ampie zone di montagna e collinari che degradano rapidamente verso il mare. Sono anche il prodotto della cementificazione del territorio, con costruzioni e infrastrutture realizzate in zone dove non si doveva costruire, spesso lungo gli alvei dei fiumi, o di piccoli corsi d'acqua che, in modo naturale nel corso di determinati eventi meteorologici, possono trasformarsi in fiumi di fango e detrito. Anche l'abbandono delle aree non urbane, montane e collinari, contribuisce a questi eventi.
Andiamo indietro nel tempo per ricordare gli eventi di settembre più disastrosi degli ultimi anni, e anche quelli più lontani nel tempo.
10 settembre 2000, Soverato: 13 morti
Tra l’8 ed il 10 settembre 2000 la Calabria ionica viene colpita da una forte ondata di maltempo che porta a fenomeni di esondazione dei corsi d'acqua e a numerose frane. In tre giorni vengono misurati, in alcune zone della provincia di Catanzaro, oltre 630 millimetri di pioggia. A Soverato (CZ) si verifica l'episodio più disastroso con l'esondazione del torrente Beltrame. Il torrente, che nel corso della piena trasportava molto materiale solido, formò uno sbarramento che cedette improvvisamente nella notte fra il 9 ed il 10 settembre. Alle 4.30 della notte un'ondata di piena investì il camping “Le Giare”, ubicato nell'alveo del corso d'acqua, secco nei mesi estivi. Ci furono tredici morti.
10 settembre 2017, Livorno: 8 morti
Fra il 9 ed il 10 settembre del 2017 l'area di Livorno, Rosignano Marittimo e Collesalvetti, in Toscana, viene interessata da precipitazioni straordinarie. In certe aree i pluviometri registrano oltre 40 mm di pioggia in 15 minuti. Sul territorio di Livorno in poche ore cadono un totale di 260 millimetri di pioggia.
In poco tempo si creano piene dei corsi d'acqua della zona, mentre le correnti dal mare creano un effetto tappo che rende difficile lo smaltimento dell'enorme quantità di acqua. Alla fine di quella drammatica giornata sono 8 le vittime, sorprese dalle esondazioni del rio Ardenza e del rio Maggiore. Quattro delle vittime vennero sorprese nel proprio appartamento situato al pian terreno.
Ancora una volta era evidente l'inadeguatezza del sistema di smaltimento delle acque, con corsi d'acqua tombati (costretti in canali di cemento sotterranei), ed abitazioni costruite in aree soggette a esondazione.
13-14 settembre 2015, Val Nure e Val Trebbia: 3 morti
Tra il 13 ed il 14 settembre del 2015 l'area al confine tra Emilia-Romagna e Liguria viene investita da piogge molto abbondanti concentrate in poco tempo. La stazione pluviometrica di Alpe Gorreto (Genova) registra più di 108 millimetri in un’ora ed oltre 229 millimetri in tre ore.
Nelle zone delle Val Nure e della Val Trebbia, in provincia di Piacenza, si verificano numerose esondazioni e fenomeni di dissesto, che danneggiano oltre 500 edifici e numerose infrastrutture. Si contano tre vittime.
3-6 settembre 2014, Gargano: 2 morti
Un altro evento meteo eccezionale colpisce il Gargano (Puglia) nella prima settimana del settembre 2014. Le precipitazioni toccarono picchi di 600 millimetri in poco tempo (la media annuale è di circa 800 mm). Le esondazioni dei corsi d'acqua causarono due vittime.
9-10 settembre 2010, Atrani: 1 vittima
Nel comune di Atrani, in Campania, colpito da abbondanti piogge, esonda il torrente Dragone, che attraversa il centro abitato in sotterranea, con una canalizzazione in cemento. L'abitato viene invaso da colate di detriti, una donna muore trascinata dalla corrente.
Altre alluvioni di settembre in Italia
Fin qui, gli episodi più gravi e più recenti, avvenuti negli ultimi ventidue anni. La lista non è completa, bisognerebbe infatti aggiungere le alluvioni di Carrara del 23 settembre 2003, 2 morti, quella di Palagiano (Taranto) sempre nel settembre 2003 (2 morti), l'alluvione di Terracina del 25 settembre 2005.
Sempre a settembre si sono verificati in Italia altri eventi catastrofici, come l'evento dell'1-3 settembre 1965 nell'Italia centro-settentrionale (35 morti) e l'alluvione di Ancona del 5 settembre 1959 (10 vittime).
Tanti altri purtroppo gli eventi di questo tipo avvenuti in autunno, ad ottobre, novembre e dicembre. Altri si sono concentrati nei mesi primaverili, ed anche invernali. Di fronte a questi drammatici dati, da molto tempo l'imperativo in Italia - lo ricordano i geologi ad ogni evento - è la prevenzione.
Prioritario è lasciare ai corsi d'acqua lo spazio necessario per allargarsi in caso di eventi meteo come quelli descritti sopra, eliminare le situazioni di rischio - troppe le abitazioni realizzate in aree soggette a esondazione o frana - ed anche la manutenzione del territorio. Purtroppo è anche evidente che i fenomeni meteo all'origine di questi disastri sono sempre più frequenti con il cambiamento climatico.