Storica nevicata a Roma, come nel 1985 e nel 2012
Il grande freddo siberiano è arrivato sull'Italia e sta determinando situazioni di maltempo storiche. Una di queste è la grande nevicata su Roma, iniziata a notte fonda e continuata la mattina di questo 26 febbraio 2018. Ecco le nevicate storiche precedenti e cosa ci aspetta per i prossimi giorni.
Una nevicata storica ha entusiasmato oggi i romani, poco abituati ad episodi simili, ed ha letteralmente fatto fermare la città. Da ieri pomeriggio, un’ordinanza comunale aveva predisposto la chiusura delle scuole, la sospensione degli esami universitari, la sospensione di numerose linee autobus. Molti uffici oggi sono rimasti chiusi e questo lunedì assomiglia più ad una domenica, con tante persone per strada a godersi lo spettacolo. Ma l'ondata di freddo e maltempo storico non è certo finita qui. Lo si vede bene dai modelli e dalle mappe previsionali. Adesso è in arrivo il gelo: sono previste per le prossime ore, e nei prossimi giorni, temperature minime molto basse.
Le nevicate storiche su Roma: dal 1956 al 2012
Ma quali sono state le nevicate storiche a Roma? Per trovare l’ultima nevicata con accumulo nevoso al suolo, bisogna risalire al 2012. Nella notte fra il 3 ed il 4 febbraio 2012, la neve imbiancò la città lasciando in certe zone un manto di 20 centimetri. Anche in quell'occasione, la nevicata paralizzò la città, ma allo stesso tempo entusiasmò i romani, che non ne vedevano una così importante da quasi 30 anni.
L’episodio di neve potrò alla chiusura degli aeroporti romani mentre molte linee bus interrompevano il servizio lasciando le vetture parcheggiate ai lati delle strade per la mancanza di pneumatici adeguati.
1991, 1986 e gennaio 1985
Bisogna risalire al gennaio del 1985 per trovare un altro episodio così significativo. La nevicata del 1985 avvenne il 6 gennaio, giorno della Befana. In città l’accumulo di neve arrivò a toccare 15 centimetri. In molti immortalarono l’inconsueto scenario di una Roma imbiancata in foto e video, ed uscirono per il centro per fare una passeggiata o qualcuno anche per sciare. Pochi giorni dopo anche il Nord venne investito da una nevicata storica, conosciuta come “nevicata del secolo”.
Nel 1986 vi fu un’altra nevicata, ma la neve al suolo si sciolse dopo poche ore. In altri anni ci sono stati brevi episodi di neve esauritosi in poche ore, e senza accumuli significativi. Bisogna risalire al 6 febbraio 1991 per trovare una Roma imbiancata con qualche centimetro di neve al suolo. Anche in quell'occasione durò poche ore, ma bastò per regalare uno scenario indimenticabile ai romani, poco abituati a vedere la propria città ammantata di bianco.
Altra nevicata degna di nota fu quella del 1971, con diversi centimetri di accumulo. Risalendo ancora nel tempo troviamo quella del 1956, ancora oggi ricordata come una delle più importanti. Gennaio e febbraio sono stati sempre i mesi delle nevicate a Roma, e i mesi con le temperature minime più basse.
La neve su tutta l’Italia, e adesso attenzione al gelo storico
La neve non sta cadendo solo a Roma. Il Buran, il vento gelido dalla Siberia, ha portato la neve su tutto il Centro, con accumuli importanti sulle aree appenniniche. Imbiancato il Lazio, l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo. Le mappe previsionali di neve per le prossime ore sono davvero impressionanti: tutto il centro Italia sarà interessato dalle nevicate.
Inoltre, va segnalato il freddo pungente che a partire da oggi farà segnare temperature minime record. Sono previste minime sottozero in moltissime località. Da Roma a Milano, da Torino a Firenze, da Bologna a L’Aquila, sono previste minime storiche, molti gradi sotto lo zero.
Al Nord poi, la neve era già scesa nei giorni scorsi, ma potrebbe tornare a cadere in abbondanza nei prossimi giorni, con un episodio molto intenso ancora da confermare ma già ben visibile nelle mappe e nei modelli meteo ECMWF europei. La neve a Roma ha raggiunto un accumulo di diversi centimetri. Un fatto storico per la città, dove nevicate come questa, con accumulo al suolo significativo e strade imbiancate, si verificano raramente.