Impressionante esplosione del vulcano Stromboli, grossa colonna eruttiva sul "Faro del Mediterraneo"

Una potente esplosione ha fatto tremare poche ore fa l'isola di Stromboli, in Italia. Si è trattato di un parossismo del vulcano, che negli ultimi giorni aveva già mostrato un aumento dell'attività portando ad innalzare l'allerta vulcanica.

Una spettacolare ed impressionante esplosione si è verificata poche ore fa presso il vulcano di Stromboli, nell'isola omonima, nell'arcipelago italiano delle Isole Eolie. Il vulcano, noto per la sua attività continua che va avanti da molti secoli e per il tipo di vulcanismo caratterizzato da eruzioni di moderata entità, aveva visto aumentare la sua attività negli ultimi giorni. Si erano verificate esplosioni e diversi flussi piroclastici.

Proprio per questo la Protezione Civile aveva disposto il passaggio all'allerta vulcanica di colore rosso, il livello massimo.

Stromboli, grossa colonna eruttiva e flussi piroclastici

Secondo quanto comunicato dall'Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano, alle 14.07 (ora italiana, 12.07 UTC) di oggi si è verificato un evento parossistico ai crateri sommitali. Tale attività ha prodotto una colonna eruttiva ed un flusso piroclastico lungo la Sciara del Fuoco.

Cos'è la Sciara del Fuoco.
Si trova presso l'isola di Stromboli, ed è il nome locale con cui si indica il ripido versante situato sul fianco nord-occidentale del vulcano. Qui si incanalano la gran parte delle frane causate dalle eruzioni, così come i flussi piroclastici e i trabocchi lavici.

Il flusso si è propagato a mare per decine di metri dalla linea di costa. Il fenomeno lungo la sciara si è esaurito intorno alle 14.10. Dal punto di vista sismico, tutte le stazioni di Stromboli hanno registrato un transiente sismico associato ad una sequenza di eventi esplosivi per la durata complessiva di circa 8 minuti, il più energetico dei quali è associabile all'evento parossistico ai crateri sommitali.

L'ampiezza media del tremore, informa ancora l'INGV, ha raggiunto in corrispondenza dell'evento parossistico un livello molto alto seguito da un rapido decremento fino a raggiungere attualmente il livello medio. Per quanto riguarda le reti permanenti del controllo delle deformazioni, i sensori delle stazioni clinometriche e GNSS non mostrano variazioni significative.

Il vulcano di Stromboli in breve.
È situato nell'arcipelago delle Isole Eolie, al largo della Calabria e della Sicilia, nel mar Tirreno, in Italia. Dà il nome all'isola omonima, la più settentrionale delle Eolie, e raggiunge un'altezza di 926 metri sul livello del mare, anche se la sua base si trova circa duemila metri al di sotto del livello marino. È uno dei pochi vulcani al mondo in attività quasi continua, conosciuto nell'antichità come "faro del Mediterraneo" per le sue continue eruzioni.

Da giorni il vulcano mostrava una attività maggiore rispetto al solito. L'aumento dell'attività vulcanica presso Stromboli sta coincidendo con una ripresa dell'attività vulcanica anche nel vicino Etna, che si trova circa 150 km più a sud, nella Sicilia nord-orientale.

Proprio la rinnovata attività vulcanica dell'Etna ha portato ieri l'INGV ad annunciare che il vulcano siciliano è cresciuto in altezza, ed ha raggiunto una nuova altezza rispetto a quella massima che era stata toccata nel 2021.

L'allerta rossa a Stromboli

Dallo scorso 4 luglio, il Dipartimento della Protezione Civile aveva disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme.

Tale decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, proprio per l'aumento di attività del vulcano.

Il faro del Mediterraneo: un vulcano perennemente attivo che dà il nome alle eruzioni stromboliane

Lo Stromboli è uno dei pochi vulcani sulla Terra in attività “persistente”. I crateri attivi sono caratterizzati infatti da un'attività persistente, in corso da almeno duemila anni in modo praticamente continuo. Gli antichi greci lo chiamavano "il faro del Mediterraneo", perché rischiarava già più di due millenni fa quest'area del Mediterraneo centrale.

Il nome Stromboli è famoso nel mondo perché il tipo di attività esplosiva che lo caratterizza è stata usata come metodo di classificazione per altri tipi simili di eruzione in tutto il mondo: le eruzioni di tipo stromboliano.

Fu il vulcanologo italiano Giuseppe Mercalli a descrivere questo tipo di eruzioni osservando lo Stromboli. Le definiva "eruzioni leggermente esplosive ad intervalli discreti ma abbastanza regolari di secondi o minuti". Le esplosioni in questo vulcano del Mediterraneo avvengono infatti ad intervalli di 25-35 minuti.

Ogni tanto però, come accaduto oggi, si verificano episodi parossistici più violenti, che possono essere pericolosi, generando in certi casi anche onde di tsunami. È quanto accadde nel 2002, quando si generò un'onda di tsunami che causò danni sulle aree costiere dell'isola.