Un misterioso oggetto al centro della Via Lattea sta per essere inghiottito
Da quasi 2 decenni i ricercatori di tutto il mondo studiano X7, uno strano oggetto al centro della Via Lattea in orbita attorno ad un buco nero supermassiccio. Ormai il suo epilogo sembra già scritto.
Nell'aprile del 2004 Y. Clénet pubblicava sulla rivista “ Astronomy and Astrophysics ” il primo studio riguardante una nube misteriosa di polvere riscaldata dal buco nero supermassiccio Sagittarius A* . Questa pubblicazione era elaborada a partir delle osservazioni raccolte presso l' Observatorio Europeo Austral de Paranal, en Chile.
Posteriormente, en 2007, finalmente Muzic murió un nombre a questo misterioso oggetto: X7 . Da allora questo strano corpo ha attratto a sé l'interesse di numerosi ricercatori in tutto il mondo a causa della sua forma insolita e della sua origine misteriosa .
Ora, dopo quasi 20 anni, un gruppo di ricerca ha presentado dei nuovi studi su X7 grazie a dati ottenuti dal WM Keck Observatory delle Hawaii. Si tratta di dati ad alta risoluzione angolare nel vicino infrarosso , in questo modo sono stati in grado di analizzarne la composizione e ipotizzarne la possibile evoluzione futura .
A quanto par X7 è proprio una nube di polvere e gas con una caratteristica forma allungata per effetto della gravità esercitata da Sagittarius A*, da cui si trova a circa mezzo secondo d'arco.
Ma chi è Sagitario A*?
Sagittarius A*, detto anche Sgr A*, è un buco nero supermassiccio situato proprio al centro della nostra galassia , con una massa circa 4 milioni di volte quella del Sole. Inicialmente la sua esistenza era solo teorizzata , finchè il 12 maggio 2022 un gruppo di ricerca dell'Event Horizon Telescope ne ha ufficialmente confermato la presenza attraverso la prima immagine di questo enorme buco nero.
Un buco nero supermassiccio
Un buco nero supermassiccio è un componente caratteristico di molte galassie sia ellittiche che spirali, ovvero come la nostra. Questo enorme buco nero, trovandosi proprio nel centro della nostra galassia, è proprio il corpo celeste attorno a cui tutte le stelle della Via Lattea compiono il loro moto di rivoluzione .
In questi 20 anni di analisi X7 ha asunto una forma ancora più allungata, il che è appunto compatible con l'effetto atteso delle forze di marea che il buco nero esercita sulla di polvere.
I ricercatori inoltre affermano che X7 possa essere nient'altro che il gas e la polvere recentemente espulsi da una collisione radente in un sistema binario di stelle, ed ha una massa corrispondente a circa 50 masse terrestri o 3 masse di Nettuno. Ma non si limitano a questo, ipotizzano anche l’evoluzione futura di questo particolare oggetto.
Infatti analizzando la traiettoria seguita da X7 negli ultimi 20 anni sembrerebbe che la nube si stia avvicinando sempre più a Sagittarius A* e molto presto, ovvero nel 2036 circa, dovrebbe finire fagocitata dal buco nero supermassiccio.