Un colossale scontro tra pianeti giganti ha causato una serie di eventi insoliti
Un forte bagliore e poi un insolito oscuramento di una stella di dimensioni simili a quelle del Sole ha mobilitato numerosi astronomi per ricercarne la causa, scoprendo che all’origine di tutto c’è stato un violentissimo scontro tra pianeti.
Nella costellazione della Poppa, visibile dall’emisfero australe, si può ammirare la stella ASASSN-21qj che dista da noi circa 1800 anni luce. Ha dimensioni simili al nostro Sole ma è molto più giovane, infatti si stima abbia solo 300 milioni di anni mentre la nostra stella ne ha circa 4,6 miliardi. La osserviamo quindi anche per capire che cosa possa essere successo al nostro sistema solare nelle prime fasi della sua vita.
Che è successo ad ASASSN-21qj?
Monitorandone il comportamento però si è evidenziato un insolito comportamento: dapprima uno strano bagliore ha aumentato la luminosità della stella emettendo un’intensa luce nell’infrarosso coerente con una temperatura di corpo nero di 1.000 Kelvin, con una durata di circa 1.000 giorni. Successivamente dopo pressappoco 2,5 anni, quindi sovrapponendosi parzialmente con il bagliore, è iniziata un’eclissi ottica complessa e profonda durata circa 500 giorni.
Questi strani avvenimenti hanno incuriosito numerosi ricercatori di tutto il mondo che si sono attivati per indagare sulla questione e proprio pochi giorni fa, l'11 ottobre scorso, a conclusione di questi studi, è stato pubblicato un importante articolo sulla rinomata rivista Nature che spiega i motivi di questa strana serie di eventi.
A quanto pare queste osservazioni sono coerenti con una teoria secondo cui a dare inizio a tutto è stata una violentissima collisione tra due pianeti ghiacciati giganti, di dimensioni pari ad alcune decine di masse terrestri, in orbita attorno ad una stella centrale e posti ad una distanza di 2-16 UA (Unità Astronomiche) da essa.
Una serie di eventi a cascata
Un tale urto è in grado di produrre un residuo post-impatto caldo molto esteso con una luminosità sufficiente per spiegare le osservazioni nell’infrarosso.
E per quanto riguarda l’eclissi?
Il fatto che sia iniziata circa due anni e mezzo dopo il bagliore ci fa pensare sia dovuta ad un corpo con periodo orbitale di almeno quella durata. Probabilmente a causare questo oscuramento non è un corpo solo ma una moltitudine di piccoli corpi, una nuvola di detriti, un’enorme quantità di frammenti dei due pianeti originali che hanno continuato ad orbitare attorno alla stella ASASSN-21qj e che dopo oltre 2 anni si sono ritrovati lungo il nostro campo visivo, provocandone una complessa eclissi.
Comportamento tipico dei nuovi sistemi planetari
Questa scoperta non deve sorprenderci più di tanto perché è normale che soprattutto nelle prime fasi di una stella ci possano essere svariate collisioni tra i vari corpi più o meno grandi che le orbitano attorno, che comunque man mano che la stella passa ad una fase più matura diventano gradualmente meno probabili.
Precedenti studi hanno infatti dimostrato che anche il nostro sistema solare inizialmente ha avuto una storia simile, ma che poi circa 3,9 miliardi di anni fa la situazione si sia stabilizzata in quella che conosciamo oggi come relativamente tranquilla.
A questo punto non ci resta che continuare a osservare la stella ASASSN-21qj per conoscere il destino di questi detriti che potenzialmente potrebbero fondersi assieme per ricreare uno o più corpi celesti.