Sempre più vicina! Ecco dove guardare per avvistare la cometa del millennio
Se vuoi vivere uno dei momenti astronomici più epici del secolo, devi scoprire cosa accadrà nei prossimi giorni nella volta celeste. Un'antica cometa sarà nostra ospite fino ai primi di febbraio.
La cometa C/2022 E3 (ZTF) effettuerà il suo avvicinamento massimo alla Terra tra l'1 e il 2 febbraio. Questo avvistamento sarà unico, dal momento che la cometa non ha "visitato" il nostro pianeta dal Paleolitico. Se ti trovi nell'emisfero settentrionale avrai l'opportunità di vederlo tutti questi giorni finché non si allontana. Gli abitanti dell'emisfero australe dovranno attendere l'inizio di febbraio per vederlo nella sua pienezza.
Se hai un binocolo o un telescopio a casa, è più probabile che tu riesca a osservare meglio la caratteristica coda verdastra di questo visitatore in un cielo limpido e privo di inquinamento luminoso. In ogni caso, la NASA afferma che potrebbe essere osservata ad occhio nudo al suo perigeo —distanza minima tra la cometa e la Terra— quindi non perdetela: sarà probabilmente l'ultima volta che passa vicino al nostro pianeta.
Quando è stato scoperto, si trovava a 640 milioni di chilometri dal Sole, mentre passava vicino a Giove. È stato chiamato C/2022 E3 (ZTF) in onore della Zwicky Transient Facility, dove è stato trovato nel marzo dello scorso anno: gli astronomi che l'hanno avvistato per primi hanno azionato il telescopio Samuel-Oschin al Palomar Observatory di San Diego (California).
Quando e dove osservare la cometa
Questo oggetto astronomico ha una lunga orbita dal Sistema Solare esterno al Sole che impiega migliaia di anni per essere completata, rendendola una cometa periodica. Ecco perché la sua visita diventa così speciale.
Non si sa ancora come sarà la sua luminosità durante i giorni del perigeo, quindi è comunque consigliabile l'uso del binocolo. Questa non è una grande cometa, quindi non sarà osservata come la spettacolare Neowise nel 2020. Ma non scoraggiarti, perché ci sono diversi modi per trovarla nel cielo. Alcuni astronomi stimano addirittura che potrebbe raggiungere la magnitudine 5, cioè sarebbe visibile ad occhio nudo.
Per l'emisfero settentrionale, la tattica è guardare a nord-est, soprattutto prima dell'alba. Da metà gennaio è possibile distinguerla vicino alla costellazione della Corona Boreale. Nel corso dei giorni la cometa ha guadagnato altezza e si è avvicinata alla costellazione del Dragone. Entro la fine del mese sarà visibile già dalle prime ore della notte. Nell'emisfero australe sarà un po' più complicato osservarla.