Scoperto un misterioso “canto d’uccello” a 165.000 km dalla Terra, sulla strada per la Luna

Questo "coro cosmico", rilevato a 165.000 chilometri dal nostro pianeta, quasi la metà della distanza dalla Luna, sta lasciando perplessi gli astronomi e ha aperto una nuova linea di ricerca.

Le onde di coro sono tra le emissioni elettromagnetiche naturali più forti nello spazio.

Un team internazionale di astronomi ha scoperto un fenomeno sorprendente nello spazio, a circa 165.000 chilometri dal nostro mondo: esplosioni di radiazioni elettromagnetiche che, una volta convertite in segnali udibili, ricordano il cinguettio degli uccelli all'alba.

Lo spazio, solitamente associato al silenzio assoluto, sembra ospitare un suono inaspettato. Queste onde, note come onde di coro, sono raffiche elettromagnetiche dovute ad esplosione di energie, che vibrano a frequenze che l'udito umano può percepire quando trasformate in audio.

Il risultato è un suono che ricorda il canto degli uccelli, un fenomeno registrato per la prima volta vicino alla Terra negli anni '60, ma mai così lontano prima d'ora.

Cosa sono le onde di coro?

Le onde di coro sono esplosioni di plasma generate da particelle cariche, principalmente elettroni, che accelerano e oscillano attorno ai campi magnetici dei pianeti. Sebbene abbiano suscitato un interesse straordinario e siano stati studiati approfonditamente per decenni, la loro generazione ed evoluzione restano ancora oggetto di ampio dibattito.

Queste emissioni si verificano in natura e sono state rilevate nella magnetosfera terrestre, dove danno forma alle fasce di radiazione di Van Allen, accelerano le particelle e contribuiscono alla formazione delle aurore pulsanti.

Che cosa sono le fasce di radiazione di Van Allen? Si riferisce alle particelle cariche che fanno parte delle fasce di radiazione di Van Allen, che circondano la Terra sotto forma di anelli.

Ciò che rende questa scoperta così speciale è che queste onde sono state registrate molto più lontano di quanto gli scienziati ritenessero possibile. Ciò suggerisce che il “canto” elettromagnetico potrebbe essere un fenomeno comune nel sistema solare e perfino nell’universo.

Come è stato individuato questo sorprendente "canto"?

La scoperta è stata possibile grazie ai sofisticati strumenti di misurazione installati sulle sonde spaziali. Queste onde sono state rilevate in una regione dello spazio in cui il campo magnetico terrestre è più esteso. È anche degno di nota il fatto che la sua frequenza fosse di quasi 100 hertz al secondo, con una durata di circa 0,1 secondi.

Cosa implica questa scoperta?

La rilevazione di queste onde così lontano dalla Terra mette in discussione gli attuali modelli che spiegano come si originano e si propagano le onde di coro. Fenomeni simili sono stati rilevati negli ultimi decenni su Giove e Saturno, dove le magnetosfere sono molto più grandi e intense.

Possono persino produrre elettroni ad alta energia in grado di interferire con le comunicazioni satellitari. Finora si pensava che fossero limitate alle regioni vicine ai poli magnetici dei pianeti, ma questa nuova misurazione suggerisce che possono essere generate in aree molto più remote dello spazio.

Questa scoperta potrebbe cambiare la nostra comprensione della magnetosfera della Terra e di altri pianeti del sistema solare e solleva anche la possibilità che questi “cori cosmici” siano universali e svolgano un ruolo chiave nella dinamica delle particelle cariche nello spazio.

Riferimenti allo studio:

Liu, C.M., Zhao, B.N., Cao, J.B. et al. Field–particle energy transfer during chorus emissions in space. Nature 637, 813–820 (2025). https://doi.org/10.1038/s41586-024-08402-z