Scoperta sorprendente sotto il mare delle Isole Canarie: c'è una grande montagna sottomarina formata da tre vulcani

Un'indagine coordinata dall'Istituto Geologico e Minerario della Spagna ha scoperto tre nuovi vulcani sottomarini in un'area situata a nord delle Isole Canarie che potrebbero fornire nuove informazioni sulla formazione dell'arcipelago.

Los Atlantes IGME
Il gruppo coordinato dall'IGME che ha scoperto 'Los Atlantes', nome assegnato alla montagna, è stato lo stesso che ha ritrovato le formazioni considerate antenati dell'arcipelago delle Canarie.

Ricordi la leggenda di Atlantide, quella mitica isola che sprofondò nell'oceano? Ebbene, gli scienziati hanno appena rivelato un segreto che potrebbe essere correlato a questa antica storia. Nelle profondità dell'Atlantico, di fronte all'arcipelago delle Canarie, gli scienziati spagnoli hanno trovato un'imponente montagna sottomarina formata da tre vulcani chiamati "Los Atlantes". Avrà qualche rapporto con l’isola leggendaria?

Los Atlantes

A nord delle Isole Canarie, a una profondità compresa tra 100 e 2500 metri, si trova il monte sottomarino "Los Atlantes". Questo nome, ispirato alla mitica Atlantide, un'isola che, secondo Platone, sprofondò nell'oceano, è stato trovato da un team dell'Istituto geologico e minerario della Spagna (IGME-CSIC). Secondo gli scienziati, questi vulcani potrebbero essere stati isole durante l’Eocene, tra 56 e 34 milioni di anni fa.

Sarebbero i predecessori dell'attuale arcipelago delle Canarie. Luis Somoza, geologo e coordinatore del progetto, sottolinea che queste montagne sottomarine sprofondarono gradualmente, in un processo simile a quello descritto nei miti di Atlantide. La cosa più sorprendente è che alcune di queste antiche isole conservano ancora le vestigia delle loro spiagge originarie, ormai perdute nelle profondità del mare.

Tecnologia all'avanguardia

Come sono state scoperte? Utilizzando una tecnologia all'avanguardia, i ricercatori hanno utilizzato il sottomarino senza pilota ROV 6000 Luso. Dotato di telecamere 5K e bracci robotici, il ROV ha catturato immagini dettagliate e raccolto campioni a profondità fino a 6.000 metri.

ROV 6000 Luso è dotato di sensori per rilevare gas come anidride carbonica e metano, essenziali per studiare l'attività magmatica e idrotermale nell'area.

Inoltre, la nave oceanografica CSIC Sarmiento de Gamboa ha completato l'esplorazione, mappando il fondale marino e analizzando la colonna d'acqua oceanica, fornendo una visione completa di "Los Atlantes".

Relazioni con l'eruzione del Timanfaya

Gli scienziati suggeriscono che alcuni dei vulcani sottomarini che compongono "Los Atlantes" potrebbero essere collegati all'iconico sistema vulcanico di Timanfaya, che cambiò la geografia di Lanzarote nel XVIII secolo. Questa potenziale connessione offre una nuova prospettiva sull’evoluzione geologica dell’arcipelago delle Canarie.

La ricerca ha anche rivelato una serie di vulcani a est di Lanzarote, vicino al margine continentale africano, suggerendo che l’attività vulcanica nella regione è più complessa ed estesa di quanto si pensasse in precedenza. Questi vulcani potrebbero essere più recenti di quanto stimato, aprendo la porta a nuove teorie sulla formazione e l'evoluzione delle Isole Canarie.

C'è vita negli abissi?

Nonostante la natura inospitale di questi paesaggi sottomarini, la vita ha trovato il modo di prosperare. Le immagini catturate dal ROV mostrano come giardini di coralli e spugne stiano colonizzando le colate laviche, creando nuovi ecosistemi in aree precedentemente dominate dall'attività vulcanica.

Fauna marina e coralli che fioriscono sulle colate laviche sottomarine del vulcano Tajogaite a La Palma. /IGME-CSIC

Tra i fenomeni più impressionanti ci sono le "lave a forma di dentifricio", formate quando la lava scorre attraverso tubi creati dal raffreddamento del suo strato esterno. Queste strutture creano imponenti condotti di lava che scendono dai pendii sottomarini, offrendo uno spettacolo visivo unico che può essere visto solo nelle profondità dell'oceano.

Preparando il futuro

Il progetto Atlantis non esplora solo il passato geologico, ma si concentra anche sulla preparazione per futuri eventi vulcanici. L'attività magmatica e idrotermale rilevata potrebbe indicare possibili eruzioni nell'arcipelago delle Canarie, simili a quella di El Hierro nel 2011-2012. La ricerca fornisce informazioni chiave per valutare i rischi e sviluppare strategie di mitigazione, cruciali per la sicurezza delle comunità costiere e la protezione dell’ecosistema marino.