Sapevi che il mese di luglio si chiama così in onore di un importante personaggio dell'antichità?

Il nome del mese di luglio ha un'origine antica e particolare: venne infatti nominato così in onore ad un importante personaggio dell'antichità. Inoltre, sapevi che molto tempo fa questo mese non era il settimo dell'anno, ma il quinto? Scopriamo queste curiosità nell'articolo.

foro di cesare roma
Una veduta del Foro di Cesare a Roma.

Sta per arrivare luglio, il settimo mese dell'anno nel calendario gregoriano, e stiamo entrando nel vivo della stagione estiva, iniziata meteorologicamente lo scorso 1° giugno, ed a tutti gli effetti lo scorso 20 giugno, giorno del solstizio d'estate. In questo articolo scopriremo perché si chiama così questo mese, e vedremo anche altre curiosità, ad esempio scoprendo che molti secoli fa non era il settimo mese dell'anno, ma il quinto.

Luglio, il quinto mese dell'anno nell'antico calendario romano

Facciamo un salto indietro nel tempo, fino al 46 a.C., quando nell'antica Roma era in uso un calendario diverso da quello che usiamo oggi. Era il calendario romano, che durava solo dieci mesi ed era basato principalmente sui cicli lunari.

Con quell'antico calendario l'anno iniziava a marzo e terminava a dicembre. I segni si possono vedere ancora oggi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, che erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.

L'antico calendario romano faceva iniziare l'anno a marzo e lo chiudeva a dicembre. I segni si possono vedere ancora oggi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, che erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.

Luglio e agosto si chiamavano in latino “quintilis” (quinto mese) e “sextilis” (sesto mese). Fino al 46 a.C. il mese di luglio era quindi il quinto dell'anno, ma una importante riforma introdotta da uno dei personaggi storici più importanti del nostro passato, cambiò le cose.

La riforma di Giulio Cesare

Era il 46 a.C. quando Gaio Giulio Cesare, uno dei personaggi più importanti dell'antica Roma, introdusse una riforma del calendario molto importante, che portò a grandi linee al calendario che usiamo ancora oggi (modificato soltanto nel 1582 con la riforma gregoriana).

Il calendario, realizzato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria, era stato presentato a Cesare dalla celebre regina egizia Cleopatra ed introdusse numerose novità.

Eliminò il mese intercalare (mercedonio), ed allineò la durata dell'anno a quella dell'anno solare: 365 giorni. Per rimediare al fatto che in realtà l'anno solare dura 365 giorni, 5 ore e 48 minuti, la riforma giuliana introdusse anche gli anni bisestili di 366 giorni, uno ogni quattro anni.

Giulio Cesare, uno dei personaggi più influenti della storia antica, introdusse nell'antica Roma un nuovo calendario che prese il nome di "calendario giuliano". La riforma giuliana del calendario, nel 46 a.C., introdusse un calendario moderno, molto simile a quello che usiamo ancora oggi. Si decise che gli anni sarebbero iniziati a gennaio, e vennero inseriti gli anni bisestili.

Con queste importanti modifiche marzo cessò di essere il mese che apriva l'anno, e Luglio, che fino ad allora era stato il quinto mese, passò ad essere il settimo.

Invece di chiamarsi quintilis, passò quindi ad essere denominato "Iulius" in onore a Giulio Cesare. Da lì derivano le diverse varianti nelle lingue neo-latine: "luglio" in italiano, "julio" in spagnolo , in francese "juillet", in rumeno "iulie", in portoghese "julho". Anche in altre lingue è rimasta la stessa radice: in inglese questo mese si chiama "july", in tedesco "july".

Dal calendario giuliano a quello gregoriano

Il calendario che usiamo oggi è quello gregoriano, così chiamato per le modifiche che vennero introdotte nel 1582 da papa Gregorio XIII al calendario giuliano.

La riforma gregoriana del calendario ha introdotto nuove modifiche, in particolare sulla frequenza degli anni bisestili (per correggere un piccolo errore di cui abbiamo parlato diffusamente in questo articolo), senza però alterare l'ordine dei mesi e la presenza degli anni bisestili decisa da Giulio Cesare. Luglio è quindi rimasto il settimo dell'anno. I nomi, nonostante le riforme, sono rimasti uguali, e continuano a parlarci dal nostro passato.