Rischio vulcanico alle Eolie, inizia l'Esercitazione Vulcano 2022
Dal 7 al 9 aprile 2022 si svolgerà sull’Isola di Vulcano, nell'arcipelago delle Eolie, l'esercitazione nazionale Vulcano 2022. Servirà a verificare sul campo alcuni elementi del “Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico sull’isola di Vulcano”. Per l’occasione ci sarà anche il primo test del sistema It-alert.
Dal 7 al 9 aprile si terrà, sull’Isola di Vulcano, alle Eolie, l'esercitazione nazionale “Vulcano 2022”: sarà un’esercitazione nazionale a scala reale, che verificherà “sul campo” alcuni elementi del “Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico sull’isola di Vulcano” del 7 dicembre 2021.
Dal mese di settembre 2021, lo ricordiamo, il sistema di monitoraggio dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e degli altri Centri di Competenza ha registrato un incremento della concentrazione e della temperatura dei gas vulcanici, un’estensione delle aree di emissione, un aumento della frequenza di lievi terremoti e un sollevamento del suolo dell’area craterica nell'isola. Dal 1° ottobre 2021 è stato deciso quindi il passaggio al livello di allerta giallo.
Il livello di allerta giallo prevede, tra le altre cose, il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza vulcanica da parte dei Centri di Competenza, il costante raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile e l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile ai vari livelli territoriali.
L'esercitazione "Vulcano 2022" dopo gli eventi degli ultimi mesi
L’esercitazione simulerà, a partire dal 7 aprile, la variazione graduale dei parametri di monitoraggio del vulcano. In questa simulazione, che servirà ad effettuare delle prove e testare il sistema di protezione civile, si passerà dal livello di allerta giallo (fase operativa di attenzione), a quello successivo, programmato nella giornata dell’8 aprile, caratterizzato dal passaggio al livello di allerta arancione e, in base a valutazioni tecnico-operative, dall’attivazione della fase operativa di preallarme.
Nella simulazione si passerà dal livello di allerta giallo al rosso
Sabato 9 aprile è previsto il passaggio al livello di allerta rosso e, sulla base di successive valutazioni tecnico- operative, l’attivazione della fase operativa di allarme con le azioni necessarie all’allontanamento di tutta la popolazione presente sull’isola. Nella giornata del 9 aprile, seguendo le indicazioni della pianificazione comunale di protezione civile, attraverso i percorsi di allontanamento, le persone raggiungeranno il porto di Levante o il molo di Gelso.
La popolazione verrà poi imbarcata sui traghetti convenzionati con la Regione Siciliana e sui mezzi delle strutture operative e, a bordo, parteciperà a un momento informativo e di confronto sui temi esercitativi per poi successivamente sbarcare presso lo stesso molo.
Per la prima volta verrà usato il Sistema di allarme It-alert
Durante l’esercitazione, inoltre, verrà testato – per la prima volta in Italia – il Sistema di allarme pubblico It-alert, con l’invio, tramite la tecnologia cell broadcast, di messaggi che contengono informazioni sull’attività esercitativa in corso e sulle norme di comportamento da seguire. Questo sistema di invio di messaggi Cell-broadcast si userà in futuro in Italia, con l'invio di informazioni di allerta soltanto per i cittadini che si trovano in una specifica "cell broadcast area" (gruppo di celle geograficamente vicine).
Al termine dell’esercitazione verrà inviato un secondo messaggio che informerà della fine delle attività di esercitazione. Nell’ambito di “Vulcano 2022” sono previste anche attività preparatorie attraverso specifici incontri con amministratori e tecnici comunali e con la popolazione.
L'esercitazione è organizzata dal Dipartimento della protezione civile d’intesa con il Dipartimento regionale della protezione civile della Regione Siciliana, la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Messina e il Comune di Lipari (ME), in collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) e altri Centri di Competenza (CNR-IREA, CNR IGAG, Università di Firenze).
L'isola di Vulcano: ultima eruzione nel 1890
L'isola di Vulcano la più meridionale delle sette isole che compongono l’arcipelago delle Eolie, ha un’estensione di 22 km quadrati e raggiunge un’altitudine di 500m sul livello del mare (Monte Aria). Dal 1890 il vulcano è quiescente e mostra un’intensa attività di emissione di gas e vapore ad alta temperatura dal cratere di La Fossa e in prossimità del Porto di Levante.
L’isola ha una morfologia complessa, dovuta all’alternarsi di fasi costruttive, con eruzioni effusive o esplosive di bassa energia, e fasi distruttive, con eruzioni violentemente esplosive.
È costituita da due centri eruttivi attivi in epoca storica, il cono di La Fossa e Vulcanello e rappresenta la parte emersa di un apparato vulcanico la cui base si trova a 900-1.000 m sotto il livello del mare. Il cono di La Fossa ha una forma regolare, si eleva per circa 400m sul mare ed è formato da alternanze di tufi e colate di lava eruttati dal vulcano negli ultimi 6mila anni. È delimitato, nella parte sommitale, da una serie di orli craterici di età diversa. Il cratere attuale è quello lasciato dall’ultima eruzione esplosiva del 1888-90 e ha un diametro di 600m.