Rilevato un misterioso segnale radio periodico dallo spazio
Dall’analisi di numerose osservazioni un team di ricercatori internazionali, tra cui due italiani, hanno scoperto la magnetar con il periodo più lungo mai rilevato finora.
Pochi giorni fa è stato riportato sulla rivista Nature un articolo (“A long-period radio transient active for three decades”) scritto da alcuni astronomi della Curtin University e dell’ICRAR (International Centre for Radio Astronomy Research) firmato anche da due ricercatori italiani dell’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica): Massimo Dell’Ora e Domitilla de Martino su un misterioso oggetto che emette onde radio per ben 5 minuti ogni 21 minuti.
Dopo aver scandagliato i cieli per circa 3 mesi, tra luglio e settembre 2022, il team di ricercatori è giunto alla conclusione che l’oggetto responsabile di questi segnali potrebbe essere una magnetar a periodo ultra-lungo, anzi la magnetar con il periodo più lungo mai rilevato finora.
Cos'è una magnetar?
Una magnetar (nome che deriva dalla contrazione dei termini inglesi “magnetic” e “star”, ovvero letteralmente “stella magnetica”) è un raro tipo di stella di neutroni con campi magnetici incredibilmente forti, miliardi di volte superiori a quello terrestre, il cui decadimento genera intense emissioni elettromagnetiche, ossia potenti esplosioni.
Questo oggetto si chiama GPM J1839-10, dista circa 15.000 anni luce da noi, nella costellazione dello Scudo, ed è stato scoperto utilizzando le antenne del Murchison Widefield Array (MWA), un radiotelescopio situato in Australia Occidentale.
Questa è la seconda volta in poco più di un anno che viene rilevata una magnetar a periodo ultra-lungo, la prima era stata descritta in un articolo di gennaio 2022 e rappresentava un evento più unico che raro. Infatti fino a quel momento tutte le magnetar conosciute emettevano segnali distanti tra di loro pochi secondi o al più pochi minuti.
Queste due importanti scoperte hanno portato i ricercatori ad una nuova consapevolezza: probabilmente la nostra conoscenza della fisica delle stelle di neutroni è ancora molto ristretta.
Era stata osservata già 33 anni fa
Un’altra caratteristica sorprendente di questa nuova scoperta riguarda il fatto che GPM J1839-10 non è stato osservato per la prima volta durante quest’ultima campagna, ma già 33 anni fa alcuni telescopi avevano registrato i suoi impulsi ma nessuno aveva pensato si potesse trattare di una magnetar a periodo ultra-lungo perché ancora non si sapeva dell’esistenza di questi oggetti. Proprio Domitilla de Martino, dell’INAF di Napoli afferma:
Secondo la teoria a noi nota questo oggetto è una sorgente radio troppo lenta per produrre effettivamente onde radio, in quanto posizionata al di sotto della cosiddetta “linea di morte” e quindi in teoria invisibile, eppure noi la vediamo.
È stata proprio questa contraddizione apparente a far capire ai ricercatori che in realtà molti aspetti della natura delle stelle di neutroni fortemente magnetizzate ci sono ancora sconosciuti.
In realtà il fatto che si tratti di una magnetar a periodo ultra-lungo è al momento solo un’ipotesi, bisognerà effettuare ulteriori studi per confermare la scoperta e ovviamente per permetterci di capire meglio il comportamento di questi oggetti e dei loro intensissimi campi magnetici in ambienti estremi.