Ultim'ora sui terremoti a Santorini: stato di emergenza e timore a una crisi vulcanica per il sollevamento del suolo

Record di terremoti a Santorini, sono più di mille in pochi giorni, con aumento della magnitudo. Dichiarato lo stato di emergenza nell'isola greca. L'attività tettonica nell'area indica la possibilità di terremoti molto forti, mentre un lieve sollevamento del suolo fa temere per un possibile legame con il vulcanismo.

terremoto
Oltre mille terremoti a Santorini negli ultimi giorni.

Non si ferma l'intensa attività sismica nell'area delle Isole Cicladi, tra le isole greche di Santorini e Amorgos. Lo sciame sismico iniziato il 27 gennaio con eventi di magnitudo inferiore a 3, ha visto un incremento dal 29 gennaio con aumento della magnitudo delle scosse, fino al valore massimo Mw 5.2 raggiunto il 4 febbraio scorso.

Di fronte a questo aumento dell'attività sismica, il ministero della protezione civile greco ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'isola di Santorini. Già nei giorni scorsi centinaia di turisti e residenti avevano abbandonato l'isola per timore a scosse più forti.

Il numero di eventi sismici nelle ultime ore è davvero impressionante: fino al 5 febbraio sono stati registrati 1028 terremoti con magnitudo maggiore di 2, ed il numero continua a crescere di ora in ora.

Di questi terremoti, ben 90 hanno avuto magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9, come indicato in un articolo di riepilogo dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV), e 3 hanno avuto magnitudo pari o superiore a 5.0. la profondità massima è 35 km e la minima di 2 km: la maggior parte dei terremoti ha una profondità che si attesta sui 10 km.

L’area interessata da questa intensa attività sismica è una delle più attive sismicamente della regione dell’arco vulcanico ellenico. Gli eventi attuali - informa l'INGV - avvengono lungo la zona di faglia Santorini-Amorgos, nota per la sua capacità di generare terremoti di magnitudo elevata.

Il terremoto più distruttivo registrato nella zona si è verificato il 9 luglio 1956 con magnitudo Mw 7.1, seguito da un forte aftershock di magnitudo Mw 6.9. Questo sisma generò pesanti danni ed uno tsunami che interessò molte aree del Mediterraneo orientale.

L’evoluzione dello sciame sismico attuale, spiegano gli esperti, è ancora incerta: l’aumento progressivo della magnitudo che si sta registrando in questi giorni, e il numero elevato di eventi sismici, suggeriscono la possibilità di un coinvolgimento di fluidi nella crosta.

In passato sono stati osservati nella regione sciami simili, alcuni dei quali si sono esauriti senza innescare eventi di maggiore magnitudo, mentre altri hanno preceduto terremoti più forti.

Tettonica o vulcanismo?

In Grecia la pericolosità sismica è alta su tutto il territorio nazionale, e in quest'area si trova una delle aree più sismiche del continente europeo, insieme a Turchia e Italia.

Quest’area è caratterizzata da una storia di eventi distruttivi e da un’elevata pericolosità sismica.

In questa area si possono verificare terremoti di grande magnitudo, con potenziali impatti sulle comunità costiere per la generazione di maremoti con onde di tsunami. Quello che non è chiaro ancora è se l'attività delle ultime ore è legata unicamente alla tettonica o se possa esserci un legame con il vulcanismo.

Il famoso vulcano di Santorini e le eruzioni passate

L'attività sismica in corso si colloca a circa 20-40 km a nord-est del famoso vulcano Santorini, teatro della gogantesca eruzione del 1610 a.C. circa, una delle più grandi eruzioni vulcaniche avvenute sulla Terra negli ultimi 10mila anni.

Un'eruzione che generò un devastante tsunami nel Mediterraneo, e che fu probabilmente tra le cause del declino della civiltà minoica. Quell'eruzione fu anche la responsabile dell'attuale forma dell'isola di Santorini, che mostra una caratteristica forma dovuta alla formazione di una caldera.

Le ultime eruzioni di Santorini, sono avvenute in tempi più recenti (e con potenza molto inferiore rispetto a quella di 3600 anni fa). Nel 2011-2012, Santorini ha attraversato una fase di unrest, con aumento dell’attività sismica, deformazioni del suolo e cambiamenti nell’emissione di gas dalle fumarole di Nea Kameni.

A circa 8 km a nord-est di Santorini e nell'area dell'attività sismica di questi giorni si trova il vulcano sottomarino Kolumbo, caratterizzato da una caldera larga 1.5 km, e la cui cima si trova a 10 m sotto il livello del mare.

Su questo vulcano, considerato potenzialmente molto pericoloso, è stato recentemente installato, con partecipazione dell’INGV, l’osservatorio sottomarino SANTORY.

Leggero sollevamento del suolo: risalita di magma?

Dai dati acquisiti dal satellite Sentinel-1 e dalla rete satellitare di rilevamento, è stato confermato nelle ultime ore un modesto sollevamento all'interno della caldera di Santorini.

Ancora è presto per stabilire relazioni, e saranno gli esperti a spiegare cosa accade, ma a questo punto potrebbe riaffiorare l'ipotesi che l'origine dello sciame sia legata a risalita di magma.

Fonti dell'articolo

I terremoti a Santorini, Isole Cicladi, Grecia, febbraio 2025 - A cura del team Aristotle (Licia Faenza, Alberto Michelini, Spina Cianetti, Ilaria Oliveti, Marco Olivieri, Carlo Giunchi, Giulia Sgattoni) e Boris Behncke, INGV-OE. https://ingvterremoti.com/2025/02/05/i-terremoti-a-santorini-isole-cicladi-grecia-febbraio-2025/