Questo è il tempo che impiegheremmo per raggiungere il pianeta più grande del sistema solare

Giove è il pianeta più grande del sistema solare. Le sue enormi dimensioni e il potente campo magnetico la rendono una destinazione tanto impegnativa quanto intrigante. Sebbene la distanza tra la Terra e Giove vari, la media è di circa 778 milioni di chilometri. Raggiungere questo pianeta non è un compito facile. Ma quanto tempo potrebbe impiegare una missione per arrivarci?

Quanto tempo ha impiegato la navicella spaziale che ha viaggiato su Giove per arrivare?

Ad oggi, diverse missioni sono state destinate a Giove e, sebbene non siano molte, hanno fornito preziose informazioni sul pianeta. Abbiamo visitato Giove con veicoli spaziali senza equipaggio in 9 occasioni, con tempi di arrivo che hanno oscillato tra i 5 e gli 8 anni. Un esempio è la missione Galileo, lanciata dalla NASA nel 1989.

Questa navicella spaziale impiegò sei anni per raggiungere Giove. Per ridurre i tempi e risparmiare carburante, il velivolo utilizzò una tecnica nota come ausilio gravitazionale, o fionda gravitazionale (in inglese, gravity-assist).

Questa manovra consiste nello sfruttare la gravità di altri pianeti, come la Terra e Venere in questo caso, per aumentare la velocità della navicella, riducendo così notevolmente il tempo di viaggio. Tuttavia, sebbene questa tecnica sia efficace, il percorso è ancora lungo e complesso.

Un'altra missione che ha raggiunto Giove è quella della sonda spaziale Juno, lanciata nel 2011, che ha raggiunto il pianeta nel 2016, dopo un viaggio di circa cinque anni. Anche Juno ha usato la fionda gravitazionale della Terra per guadagnare velocità. Ciò dimostra che, con la tecnologia e le tecniche attuali, il tempo minimo necessario per raggiungere Giove è di circa cinque anni.

Perché ci vuole così tanto tempo per arrivare su Giove?

Il tempo necessario per raggiungere Giove dipende da molteplici fattori, i principali sono la traiettoria della nave e la velocità con cui sta viaggiando.

Gli ingegneri spaziali spesso scelgono rotte che sfruttano la gravità di altri corpi celesti per risparmiare carburante e ridurre i tempi di viaggio. Tuttavia, anche con queste strategie, un viaggio su Giove rimane una sfida, poiché la distanza è enorme e le condizioni dello spazio sono complesse.

Sebbene una traiettoria diretta possa sembrare l’opzione più veloce, in realtà consumerebbe enormi quantità di carburante e non sarebbe efficiente. Per questo motivo si decide di utilizzare l'assistenza gravitazionale che, sebbene allunghi la distanza percorsa, accorcia il tempo totale di viaggio.

La radiazione, uno dei problemi principali

Una delle maggiori sfide che devono affrontare le missioni su Giove è l’intensa radiazione che circonda il pianeta. Giove ha un campo magnetico estremamente potente, molto più forte di quello terrestre.

Questo campo intrappola le particelle cariche del vento solare, creando cinture di radiazioni altamente pericolose per i veicoli spaziali. Questa radiazione può danneggiare strumenti e sistemi elettronici, quindi è necessario sviluppare misure di protezione aggiuntive, come rivestimenti e schermature speciali.

Inoltre, Giove è molto più lontano dal Sole rispetto alla Terra, quindi i veicoli spaziali che viaggiano lì non possono fare affidamento esclusivamente sull’energia solare. Molte missioni utilizzano generatori di radioisotopi, che forniscono energia per lunghi periodi e mantengono operativi i sistemi della navicella durante il viaggio e mentre orbitano attorno a Giove.