Questi sono i 4 mammiferi apparentemente adorabili carichi di veleno
Non possiamo farci ingannare, perché dietro l'aspetto adorabile di alcuni mammiferi si nasconde un animale pericoloso che può ferirci gravemente con il suo veleno. Scopri chi sono e dove vivono questi animali.
Come si suol dire, a volte le apparenze ingannano. Nel nostro immenso regno animale ci sono alcuni mammiferi che, per il loro aspetto adorabile, sembrano del tutto innocui e fanno venire voglia addirittura di accarezzarli, eppure nascondono un segreto mortale: la capacità di produrre e somministrare veleno.
Quattro specie con un potente veleno che può essere letale per l'uomo
Di seguito vi mostriamo a quali quattro specie bisogna stare attenti, perché nonostante il loro aspetto, se non si prendono precauzioni possono causare più di uno spavento.
Loris lento pigmeo
Cominciamo da uno dei nostri parenti più stretti, che non è meno pericoloso perché vicino. Ci riferiamo, ovviamente, a una specie di primate, nello specifico il loris lento pigmeo (Nycticebus pygmaeus). A prima vista, ciò che colpisce di più in lui è la sua apparente tenerezza e i suoi movimenti lenti. Ebbene, fai attenzione perché questi primati notturni hanno ghiandole brachiali che espellono una tossina quando si sentono minacciati.
Si tratta di una tossina che ha origine in una ghiandola situata sulle braccia e che si attiva solo mescolandosi con la saliva quando l'animale lecca quella zona. I loris usano questo veleno per scoraggiare i predatori, ma leccano e ricoprono anche i loro piccoli con la tossina per renderli meno attraenti.
E sebbene non sia letale per l’uomo, il veleno può causare reazioni dolorose, infiammazioni e gravi disagi, rendendo questi primati particolarmente temuti dalla gente del posto in alcune regioni dell’Asia.
Solenodontidi e alcuni toporagni con elevata capacità velenosa
Passiamo ad un'altra specie, collocata all'interno dell'ordine Eulipotyphla, che comprende ricci, talpe e toporagni. Qui si trovano due specie notevoli per la loro capacità velenosa: i solenodonti e alcuni toporagni.
Anche se le loro dimensioni ridotte e l’aspetto peloso potrebbero suggerire il contrario, questi piccoli mammiferi hanno ghiandole salivari modificate che producono un potente veleno. Il solenodonte cubano e il solenodonte haitiano sono esempi notevoli. Il loro veleno non solo li aiuta nella caccia, ma funge anche da efficace meccanismo di difesa contro i predatori più grandi.
Fare attenzione alle zampe posteriori dell'ornitorinco maschio
L'ornitorinco, uno dei mammiferi più singolari del pianeta, appartiene all'ordine dei monotremi, che comprende solo cinque specie, e vive abitualmente in Australia e Tasmania, occupando fiumi e torrenti. Ciò che lo rende unico è che ha una particolarità sorprendente: i maschi hanno speroni velenosi sulle zampe posteriori.
Questi speroni sono collegati alle ghiandole velenifere che producono una potente tossina in grado di causare forti dolori nei mammiferi più grandi, compreso l’uomo. Sebbene generalmente non siano aggressivi, gli ornitorinchi possono utilizzare quest'arma difensiva negli incontri con altri maschi durante la stagione degli amori, nonché per difendersi dai predatori.
Meglio stare lontano dal pipistrello vampiro
La nostra rassegna si conclude con un altro animale piuttosto stigmatizzato, e si tratta nientemeno che del pipistrello vampiro, una specie che si distingue per la sua dieta e il suo metodo di alimentazione insoliti.
Questi mammiferi, originari dell'America centrale e meridionale, si nutrono del sangue di animali vivi, compresi grandi mammiferi come bovini e uccelli. Per estrarre efficacemente il sangue dalle loro prede, hanno denti aguzzi e saliva che contiene sostanze anticoagulanti.
Anche se non producono veleno nel senso tradizionale del termine, la loro saliva può trasmettere malattie gravi come il virus della rabbia, rendendoli pericolosi portatori. E come ultima curiosità, questo animale non succhia il sangue come farebbe un vampiro delle storie dell'orrore, ma lecca invece il sangue che sgorga dalla ferita, sfruttando le proprietà anticoagulanti della sua saliva.