Queste sono le 7 città più felici d'Italia secondo Happy City Index 2024

L'Institute for Quality of Life ha pubblicato una classifica delle città più felici in cui vivere. Ci sono 6 città italiane nel ranking, ecco quali sono.

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Bologna è la seconda città italiana nella classifica 2024 dell'Happy City Indez, stilato dall'Istituto londinese della qualità di vita.

L'Italia è una delle mete turistiche più ambite al mondo ed è visitata ogni anno da decine di milioni di turisti provenienti da tutto il pianeta. La bellezza delle sue città e dei suoi paesi, la straordinaria varietà di paesaggi naturali e la sua enorme ricchezza in patrimonio artistico e storico ne fanno una meta davvero ambita.

Non sorprende quindi che l'Italia appaia in diverse classifiche come luogo ideale in cui vivere. L’Institute of Quality of Life di Londra, ha appena pubblicato l’”Happy City Index 2024, un ampio studio sulle migliori città al mondo in cui vivere, e ci sono diverse città italiane in questa lista.

Ranking delle 250 città del mondo dove si vive meglio

In una classifica in cui compaiono 250 città, vediamo comparire al primo posto Aarhus, la seconda città più grande della Danimarca, seguita da Zurigo, in Svizzera, e Berlino, in Germania.

Il concetto di felicità è soggettivo, ma l'Istituto londinese ha preso in considerazione una serie di dati per stilare questa classifica, come la qualità dell’istruzione, le politiche inclusive, l’economia, la mobilità, la tutela dell’ambiente, l’accesso alle aree verdi.

A seguire troviamo Gothenburg in Svezia, ed Amsterdam nei Paesi Bassi. Anche il nostro Paese entra in questa classifica, e la prima città italiana che troviamo è Milano, al 73° posto. È questa, secondo l'istituto britannico, la città "più felice" per vivere.

Milano al primo posto, seguono Bologna e Bolzano

Al secondo posto nella classifica delle città italiane più "felici" troviamo Bologna, nella 95° posizione del ranking mondiale, seguita da Bolzano in 123° posizione.

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Tra le città italiane della classifica, troviamo Milano.

A seguire troviamo ancora Firenze in quarta posizione tra le città italiane, nella 152° posizione, e Verona al 180° punto in classifica. Chiudono Taranto nella 211° posizione ed Aosta nella 233°.

Come viene realizzata la classifica

La classifica è stata creata, si legge nella pagina ufficiale, sulla base di migliaia di indicatori accuratamente sviluppati dai ricercatori, riferiti direttamente alla qualità della vita e al senso di felicità dei suoi residenti. È importante sottolineare che non viene analizzata la felicità di un individuo immaginario in ogni luogo del mondo, ma delle persone che vivono effettivamente in queste città. La posizione della città nella classifica è quindi dovuta all'effettivo benessere dei residenti.

Non esiste una donna o un uomo statistico il cui senso di felicità possa essere studiato localizzandolo in diverse città del mondo, si legge nella presentazione del ranking. Le città sono fatte di persone e il loro senso di felicità dipende da molti fattori. Ogni persona è diversa e ha esigenze diverse che derivano da condizioni storiche, geopolitiche o tradizionali. Le persone che vivono nelle città sono impegnate nella sua costante trasformazione attraverso attività sociali, politiche o economiche. Sono anche gli abitanti che creano il futuro delle città conferendo loro il loro carattere espressivo. Inoltre, una città è un paesaggio in continua evoluzione.

Gli indicatori che sono stati presi in considerazione

Tra gli indicatori presi in considerazione c'è il sistema educativo, l'inclusione sociale dei residenti, il Prodotto Interno Lordo e la Produttività, il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, la trasparenza nel funzionamento e apertura della governance dei dati, l'accessibilità dei servizi elettronici pubblici, la gestione delle risorse naturali, comprese le fonti energetiche rinnovabili, l'innovazione e creatività dei residenti, le strategie consapevoli.

Ed ancora, l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella mobilità dei trasporti, la lotta all'inquinamento, la gestione dei rifiuti, delle acque reflue e riciclaggio, l'accessibilità ed efficienza del trasporto pubblico, la disponibilità di aree verdi, l'accesso alla cultura, comprese le biblioteche pubbliche, la sicurezza del sistema dei trasporti, la flessibilità del mercato del lavoro e il livello di disoccupazione, la tutela della biodiversità, l'internazionalizzazione delle imprese.