Quale calendario del passato si potrà riutilizzare nel 2025? Scopri ogni quanto tempo si ripetono uguali gli anni
Periodicamente la disposizione dei giorni dell'anno torna uguale a quella
di un anno già vissuto nel passato. Ogni quanto tempo? Scopriamolo insieme, e vediamo a che anno del passato è uguale il 2025.
Una delle azioni che inaugura l'anno nuovo è il cambio del calendario, indispensabile per pianificare le nostre attività, per tenere "sotto controllo" il passare del tempo.Già nel mese di dicembre inizia la corsa per ottenere calendari dell'anno nuovo in arrivo, e che inizierà il 1° gennaio.
Forse non ci hai mai pensato, e non hai mai pensato di conservare un calendario ormai terminato, ma il calendario che stai usando adesso si potrà riutilizzare più volte nel futuro.
Certo, perderemmo il fatto di goderci un calendario nuovo, con nuove foto o illustrazioni, e forse il calendario ormai usato è pieno di annotazioni di appuntamenti e cose da ricordare, ma la possibilità di riutilizzare i calendari del passato c'è. Il problema è che questo possibile riutilizzo non è così frequente, e ci sono delle eccezioni. In questo articolo andremo a scoprirlo.
Calendario, quando si ripeterà un anno uguale al 2025?
La regola più conosciuta per il ripetersi di un anno è quella dei 28 anni. Ogni 28 anni, in sostanza, l'anno ha esattamente la stessa disposizione di giorni della settimana.
Il 2024, ad esempio, è stato completamente uguale al 1996 ed al 1968. Se abbiamo conservato in casa un calendario di questi due anni, potremmo quindi riusarlo senza nessun problema. Unica differenza? La data di Pasqua, che cambia ogni anno sulla base dei cicli lunari.
Se in casa abbiamo ancora un vecchio calendario del 1997 o del 1969, potremo tranquillamente appenderlo al muro e riutilizzarlo nel 2025.
L'unica differenza sarà la data di Pasqua, che non coincide con quella di quei due anni.
Ci sono numerose eccezioni alla regola dei 28 anni
Ci sono diverse eccezioni a questa regola dei 28 anni, e in certi anni il calendario può essere riutilizzato molto prima. Proprio nel 2025, ad esempio, potremo riutilizzare calendari molto più recenti del 1997, come quello del 2003 e del 2014.
Il 2014 è uguale al 2025 perché segue la regola dell'anno pari non bisestile. Un anno pari non bisestile, che in questo caso precede di due anni l'anno bisestile del 2016, si ripete, secondo questa regola, dopo 11 anni. Per questo stesso motivo anche il 2003 (22 anni prima del 2025) sarà uguale al 2025.
Altre eccezioni alla regola dei 28 anni: gli anni che precedono di tre anni un bisestile tornano uguali tre anni dopo lo stesso bisestile. Nel nostro caso il 2025 precede di tre anni l'anno bisestile 2028, e sarà quindi uguale al 2031.
In conclusione, che calendario si può riutilizzare nel 2025? E quando si riutilizzerà?
Forse tante eccezioni e tanti calcoli ci hanno un po' confuso, ma tornando a noi, che calendario si potrà riusare nel 2025? Ebbene, potremo usare un calendario del 2014, uno del 2003, oppure uno del lontano 1997.
Senza gli anni bisestili sarebbe tutto più semplice
Se non ci fossero gli anni bisestili sarebbe tutto più semplice, e gli anni tornerebbero uguali ogni 7 anni (dovuto al fatto che si ripeterebbe ogni 7 anni il ciclo di 7 giorni della settimana). L'aggiunta ogni quattro anni di un 29 di febbraio, che allunga la durata dell'anno a 366 giorni, complica le cose ed è per questo che vige la regola dei 28 giorni.
Gli anni bisestili si ripetono ogni 4 anni, e sono stati "inventati" per correggere un errore che altrimenti si accumulerebbe nel tempo. Quindi ogni quattro anni si produce un salto fra il giorno della settimana dell'anno precedente e quello attuale.