Perché il mese di giugno si chiama così?

Perché il mese di giugno si chiama così? Cosa rappresentava per gli antichi e come si posizionava nell'antico calendario? Ecco alcune curiosità sul sesto mese dell'anno e la sua etimologia.

giugno
Il mese di giugno è anche il mese dei grandi raccolti di grano.

È arrivato giugno, il sesto mese dell'anno nel calendario gregoriano, un mese nel quale passiamo già nella stagione estiva. Il 1° giugno entriamo infatti nell'estate meteorologica, mentre il 21 giugno, con il solstizio entreremo nell'estate astronomica. Questo nell'emisfero settentrionale, quello boreale, mentre nell'emisfero australe della Terra entreremo nell'inverno.

In questa stagione possiamo avere ancora un grande ventaglio di situazioni meteorologiche, situazione tipica della primavera in Italia, ma si faranno più frequenti i primi assaggi di estate. Non perdetevi a proposito la pagina di previsioni di Meteored, e la linea di tendenza meteo per il giugno 2023.

Ma torniamo alla domanda di questo articolo: perché il mese di giugno si chiama così?

Giugno, quarto mese dell'anno nell'antico calendario romano

Innanzitutto facciamo un salto indietro nel tempo. Nell'antica Roma, fino al 46 a.C., era in uso un calendario diverso da quello che usiamo oggi. Il calendario romano era basato principalmente sui cicli lunari, durava solo dieci mesi e faceva iniziare l'anno l'anno a marzo, terminando a dicembre.

I segni di questo calendario si possono vedere ancora oggi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, che erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.

Luglio e agosto si chiamavano “quintilis” (quinto mese) e “sextilis” (sesto mese). In seguito, dopo la riforma giuliana del calendario, vennero dedicati a Giulio Cesare e Augusto, ed è per questo che si chiamano Luglio e Agosto.

Giugno, in quell'antico calendario, era quindi il quarto mese dell'anno dopo marzo, aprile e maggio. Ed eccoci al motivo per cui si chiama così. Giugno viene dal latino Iūnius, derivato di Iuno, cioè "Giunone", l'antica divinità latina del matrimonio, del parto e della vita femminile, raffigurata spesso nell'atto di allattare.

tempio giunone agrigento
Il tempio dedicato a Giunone, ad Agrigento (Sicilia).

Giunone, come le altre divinità romane, deriva da divinità più antiche che erano radicate nella cultura dei popoli italici pre-romani, ed era legata al ciclo lunare. Era anche la divinità corrispondente alla greca Era, concepita come sposa di Giove. Massima divinità femminile nella Roma antica, faceva parte della triade capitolina insieme a Giove e Minerva.

Non è un caso che a questa divinità così fondamentale per gli antichi venisse dedicato il mese di giugno, che è il mese del grande raccolto del grano, un momento fondamentale dell'anno, ed anche il momento in cui inizia l'estate, stagione dell'abbondanza e del vigore della natura.

Il calendario da Giulio Cesare in poi

Come dicevamo, fino al 46 a.C. il mese di giugno era il quarto dell'anno. Poi, la riforma introdotta da Giulio Cesare cambiò le cose e giugno diventò il sesto mese, proprio come oggi. Nel 1582 la riforma gregoriana del calendario ha introdotto nuove modifiche, senza però alterare l'ordine dei mesi, e giugno è rimasto il sesto dell'anno. I nomi, nonostante le riforme, sono rimasti uguali, e continuano a parlarci dal nostro passato.