Perché il mese di ottobre si chiama così? Bisogna andare indietro di duemila anni per la risposta!
Ottobre è il decimo mese nel calendario gregoriano, ma non è sempre stato così: c'è stato un tempo in cui era l'ottavo, ed è proprio per questo che si chiama così.
Ottobre è il decimo mese dell'anno nel calendario gregoriano, ha trentuno giorni ed è il primo mese completo dell'autunno astronomico. Il primo settembre è iniziato infatti l'autunno meteorologico, mentre l'autunno astronomico è iniziato il 23 settembre scorso, giorno dell'equinozio.
Ma come mai si chiama così questo mese? Il motivo arriva dal passato, ricordandoci che il modo con cui abbiamo deciso di dividere il tempo, usando i calendari, è solo una convenzione che è cambiata più volte nel corso della storia. Questa curiosità è che per molto tempo ottobre è stato l'ottavo mese dell’anno.
Fino al 46 a.C. infatti, nell'antica Roma era ancora vigente il calendario romano, per il quale l'anno iniziava il primo marzo. Il calendario era un po' diverso da quello che usiamo oggi, ed era basato principalmente sui cicli lunari. Aveva solo dieci mesi, iniziava a marzo e terminava a dicembre.
In totale la sua durata era di 304 giorni, e non c'erano i mesi di gennaio e febbraio. I segni di quell’antico calendario si vedono ancora oggi: i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.
Luglio e agosto si chiamavano “quintilis” (quinto mese) e “sextilis” (sesto mese), e vennero poi dedicati a Giulio Cesare e Augusto a seguito delle grandi riforme successive.
Il calendario romano di Numa Pompilio
Secondo quanto riporta Tito Livio nel suo "Storia di Roma dalla fondazione", fu il secondo re di Roma, Numa Pompilio, (754 a.C. - 673 a.C.) ad introdurre l'attuale calendario di dodici mesi.
Con la sua riforma vennero inseriti i mesi di gennaio (mese dedicato a Giano, il dio degli inizi), e febbraio che vennero inizialmente posti alla fine dell'anno. Ad aprire l'anno era quindi ancora il 1°marzo.
La riforma giuliana del calendario, una rivoluzione ancora attuale
La riforma di quell'antico calendario arrivò nel 46 a.C., e venne promulgata da Giulio Cesare. Da quel momento il calendario si chiamerà "giuliano", in omaggio al suo fondatore. Quel calendario, ancora molto simile a quello in uso oggi, verrà utilizzato fino al 1582, anno della riforma gregoriana che inserì diverse correzioni.
Con la riforma giuliana del 46 a.C., che introdusse un calendario molto simile a quello che usiamo ai giorni nostri, l’anno iniziava a gennaio, seguito da febbraio, e marzo passò ad essere il terzo mese dell’anno. Una importante novità introdotta dalla riforma fu l'inserimento degli anni bisestili ogni quattro anni.
Il calendario giuliano è stato usato fino al 1582, quando l’inserimento del calendario Gregoriano (che prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse con la bolla papale Inter gravissimas), rimediò ad alcuni errori che si erano accumulati nel corso dei secoli.
Una delle novità principali riguarda la frequenza degli anni bisestili, senza i quali il nostro calendario basata su 365 giorni accumulerebbe dei gravi errori.
Perché si chiama "ottobre"?
Come dicevamo, ottobre si chiama così perché era l'ottavo mese nell'antico calendario romano, prima quindi della grande riforma promulgata da Giulio Cesare. Questa impronta nel nome del mese rimase anche nei secoli a seguire, anche quando - con l'inserimento di gennaio e febbraio come primo e secondo mese dell'anno - ottobre passò ad essere il decimo.
Stessa cosa accade con settembre, novembre, e dicembre, che erano un tempo il settimo, il nono ed il decimo mese dell'anno.