Neve in arrivo su Alpi e Appennini, ma in montagna è un inverno drammatico
La svolta è imminente, con la neve che finalmente ricoprirà Alpi e Appennini questa settimana, ma l'inverno è stato finora drammatico sulle montagne dell'Europa del sud: dai Pirenei agli Appennini, fino alle Alpi, assenza di neve per il caldo anomalo. E purtroppo non basterà una nevicata abbondante a cambiare una tendenza, confermata recentemente anche da uno studio.
Sulle Alpi e sugli Appennini è ormai imminente un'ondata di maltempo invernale che porterà nevicate, localmente anche abbondanti: vere bufere di neve sono attese mercoledì sugli Appennini. Finora però, le prime settimane dell'inverno 2022-2023 sono state drammatiche sulle montagne dell'Europa meridionale con pochissima neve (praticamente assente) dagli Appennini ai Pirenei.
Sulle Alpi, oltre al deficit di precipitazioni hanno influito anche le temperature anomale di fine anno e di inizio 2023, con valori molto superiori alla media. Hanno fatto il giro del mondo le foto e i video delle piste da sci italiane, svizzere e francesi senza neve, e le foto che mostrano paesaggi alpini invernali dominati dal verde e dal marrone, invece che dal bianco.
Una situazione allarmante che ha superato in gravità la situazione già di per sé straordinaria dell'inverno scorso, un anno che, ricordiamo, è stato segnato da una siccità iniziata già in pieno inverno, esplosa poi in tutta la sua gravità nei mesi estivi anche per l'assenza di copertura nevosa sulle Alpi.
In questo inizio di inverno 2022-2023 alcune stime hanno indicato un deficit di neve del 69% su tutte le montagne italiane, peggiore rispetto al già drammatico inverno scorso.
Anche il confronto con gli anni precedenti dimostra che la copertura nevosa sulle Alpi è in forte diminuzione.
La situazione è allarmante anche sugli Appennini. La catena montuosa che attraversa l'Italia da nord a sud e che conta su numerose cime superiori ai 2500 metri (fino ai 2.912 m s.l.m. del Corno Grande, sul Gran Sasso), ha vissuto un inizio inverno davvero drammatico, con pochissima neve limitata alle aree di alta quota.
La sofferenza degli Appennini senza neve
Qui sotto, il confronto tra la copertura nevosa del Gran Sasso il 5 gennaio del 2023 con quella del 5 gennaio di un anno prima.
In un nostro collegamento video di fine dicembre (#MeteoredConnection del 27 dicembre) realizzato dall'Appennino abruzzese, avevamo già segnalato la grave carenza di neve sulle cime più elevate degli Appennini.
Anche le montagne della Spagna si trovano in una situazione molto grave: il 2023 è iniziato con un drammatico deficit di neve sui Pirenei, sulla Cordigliera Cantabrica e sulle altre catene montuose del paese.
Inverno drammatico anche in Spagna: Pirenei senza neve
Sui Pirenei si ricorre ai cannoni da neve in alcune località sciistiche, una pratica molto criticata per gli evidenti effetti sulla siccità.
Intanto, un recente studio scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Climate Change, ha certificato che la neve sta diventando sempre più effimera sulle Alpi. Nonostante la tipica variabilità tra un inverno e il successivo, la durata del manto nevoso è sempre minore. Non basta quindi una nevicata abbondante - come quella in arrivo nelle prossime ore - a risolvere il problema.