Ultim'ora, la terra trema da Santorini ai Campi Flegrei: nuovo forte terremoto alle porte di Napoli e nell'isola greca

L'attenzione si sposta nelle ultime ore da Santorini ai Campi Flegrei, alle porte di Napoli, dove c'è stato un nuovo sciame sismico. Apprensione per due scosse di magnitudo 3.9, con ipocentro superficiale. Stamattina nuovo terremoto di magnitudo 5.0 nell'isola greca. Cosa sta succedendo?

terremoto
Presso i Campi Flegrei c'è una nuova intensificazione dell'attività sismica.

Nelle ultime ore si registra una intensa attività sismica nell'area dei Campi Flegrei, alle porte di Napoli. Dopo quella di ieri di uguale intensità, avvenuta nel pomeriggio, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata la notte appena passata, poco dopo la mezzanotte, nella zona dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli.

Negli ultimi minuti, in questa mattinata di lunedì 17 febbraio, nuovi eventi sismici vengono rilevati dai sismografi dell'INGV, l'ultimo pochi minuti fa con magnitudo 3.2. Oggi, a Pozzuoli, le scuole resteranno chiuse per precauzione.

Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma di stanotte si è verificato alle 00:19 con ipocentro a soli due km di profondità ed epicentro a cinque km da Pozzuoli.

Dalla seconda metà di gennaio l'attenzione degli esperti e dei media era tutta sull'isola di Santorini, in Grecia, dove è attiva da settimane una potente sequenza sismica con migliaia di scosse, e dove si sono registrati anche alcuni terremoti di magnitudo 5.0 e superiore.

Nelle ultime ore l'attività a Santorini si era ridotta, mentre è nuovamente aumentata l'attività sismica ai Campi Flegrei.

In questa mattina del 17 febbraio però, un nuovo sisma di magnitudo 5.0 ha fatto tremare l'area dell'arcipelago greco del Dodecanneso.

Altri eventi sismici in altre aree del Mediterraneo, dalla Croazia al Marocco, e l'ultima eruzione dell'Etna, hanno riportato l'attenzione nelle ultime ore sulla elevata dinamicità geologica presente in questo bacino, dove si scontrano due placche tettoniche.

Le cose da sapere sugli ultimi terremoti ai Campi Flegrei

Alle ore 15.30 italiane di domenica 16 febbraio è stato registrato, nell'area dei Campi Flegrei, un evento sismico di magnitudo Md=3.9 ± 0.3, seguito poi, alle 00:19, da un altro evento M 3.9, verificatosi tra la Solfatara e Pisciarelli, ad una profondità di 2 km. Oltre all'area flegrea, la scossa è stata avvertita distintamente anche a Napoli ed Ischia, ed ha causato molta apprensione nella popolazione.

La magnitudo non è infatti l'unico parametro da guardare quando si verificano eventi sismici: la vicinanza dell'epicentro ai luoghi abitati e la superficialità dell'ipocentro sono determinanti. In questo caso l'epicentro si posiziona a ridosso dei centri abitati, e la profondità dell'ipocentro è molto bassa. Questo fa sì che il terremoto venga avvertito con maggior forza.

Ultime ore movimentate nell'area a ovest di Napoli

Dal pomeriggio di ieri, domenica 16 febbraio, sono stati registrati oltre 150 terremoti nell'area dei Campi Flegrei, tra cui due eventi sismici con magnitudo 3.9.

Dando un'occhiata alla lista dei terremoti avvenuti nelle ultime ore nel Mediterraneo, si nota una netta diminuzione degli eventi sismici nell'area dell'arcipelago del Dodecanneso, dove si trova Santorini, ed un aumento dell'attività presso l'area dei Campi Flegrei, alle porte di Napoli. Stamattina però, nuovo terremoto di magnitudo 5.0 nel Dodecaneso.

L'attività sismica presso i Campi Flegrei non è una novità: negli ultimi mesi, infatti, sono avvenuti in quest'area numerosi sciami sismici, e la terra trema praticamente ogni giorno.

Le ultime scosse hanno però generato maggior allarme, perché sono state più forti e più ravvicinate nel tempo. Il boato generato dalla scossa ha aumentato la paura.

Cosa sta succedendo ai Campi Flegrei?

I Campi Flegrei sono un'area vulcanica attiva situata ad ovest di Napoli, che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli.

A differenza del vicino Vesuvio, i campi Flegrei non sono caratterizzati da un edificio vulcanico ben definito perché sono una caldera vulcanica, cioè un'area collassata a seguito dello svuotamento delle camere magmatiche poste in profondità.

Il nome Campi Flegrei, dal greco antico che significa "campi ardenti", denota la natura vulcanica dell'area, dove spicca la presenza di numerose fumarole e acque termali, ben note e sfruttate fin dall’antichità. L'ultima eruzione avvenuta nell'area in tempi storici risale al 1538.

campi flegrei
Il fenomeno del bradisismo, ai campi Flegrei, è ben visibile nel centro di Pozzuoli, dove l'antico tempio di Serapide è stato più volte sommerso dal mare per i fenomeni di abbassamento e sollevamento del suolo.

Presso i Campi Flegrei, il fenomeno più noto legato al vulcanismo è quello del bradisismo (che significa letteralmente "movimento lento del suolo"), che si manifesta con sollevamento e abbassamento del suolo. Il sollevamento del suolo, che può arrivare anche nell'ordine dei metri, genera eventi sismici creando instabilità nell'area.

L'ultimo fenomeno di bradisismo è iniziato a partire dalla fine del 2005, e dal 2012 c'è stata un'intensificazione. Un aumento dell'attività sismica si è verificato negli ultimi anni, e sono decine di migliaia gli eventi sismici localizzati in questa zona.

I terremoti che si verificano in questa zona sono molto frequenti ed estremamente superficiali: questo fa sì che anche eventi con magnitudo bassa vengano fortemente avvertiti dalla popolazione.

Nel 2012, il protrarsi delle variazioni di alcuni parametri geofisici e geochimici (sollevamento del suolo, aumento della sismicità, cambiamenti nella composizione geochimica delle fumarole e dei gas dal suolo) ha reso opportuno innalzare nell'area l'allerta al Livello Giallo e attivare la fase operativa di Attenzione.

Quest'area vulcanica, situata alle porte di Napoli, è tra le più studiate e monitorate al mondo, e qualsiasi nuova variazione dei parametri verrebbe subito rilevata dagli esperti, con conseguente innalzamento del semaforo di allerta.

Molto spesso escono nuovi studi su questa caldera vulcanica, situata in un'area densamente abitata. L'antico vulcano dei Campi Flegrei fu capace, decine di migliaia di anni fa, di generare eventi eruttivi cataclismatici. Una sua eventuale riattivazione oggi avrebbe dimensioni molto minori, ma genererebbe comunque una serie di pesanti problemi per i centri abitati dell'area.

E a Santorini?

Presso Santorini la situazione è ancora in piena evoluzione. La potente sequenza sismica, con quasi 20mila terremoti in poche settimane, continua ad essere in corso. Dopo un rallentamento dell'attività nel fine settimana, questa mattina un nuovo potente sisma di magnitudo 5.0 ha scosso l'area.

Gli scienziati non escludono più un legame con il vulcanismo presente nell'area. Si potrebbe trattare di attività sismica legata a risalita di fluidi, collegata a presenza di un'intrusione di magma in profondità.

I geologi ricordano però che l'area è anche caratterizzata da intensa attività tettonica, con terremoti storici di magnitudo anche superiore a 7.0, l'ultimo negli anni '50 del secolo scorso.

Per approfondire

Il bradisismo ai Campi Flegrei - INGV - https://www.ov.ingv.it/index.php/il-bradisismo

I Campi Flegrei INGV - https://www.ov.ingv.it/index.php/monitoraggio-sismico-e-vulcanico/campi-flegrei/flegrei-inquadramento