Morti e danni per il maltempo al centro-nord, drammatica alluvione lampo a Prato
L’intensa perturbazione atlantica, preceduta da aria molto tiepida e umida per il periodo, ha prodotto precipitazioni veramente consistenti, in un’ampia fascia, che va dalla bassa Toscana, fino all’Emilia-Romagna e al Triveneto.
Dopo aver provocato morti e ingentissimi danni tra Francia e Inghilterra, il sistema frontale collegato al ciclone “Ciaran” ha colpito duramente l’Italia, apportando forti piogge, temporali, venti molto forti di libeccio e mareggiate lungo le coste esposte a sud-ovest. Come preannunciato negli articoli dei giorni scorsi, l’intensa perturbazione atlantica, preceduta da aria molto tiepida e umida per il periodo, ha prodotto precipitazioni veramente consistenti, in un’ampia fascia, che va dalla bassa Toscana, fino all’Emilia-Romagna e al Triveneto.
La Toscana è stata la regione più colpita da questa ondata di maltempo. Nella serata di ieri un nubifragio si è abbattuto sulla città di Prato, e aree limitrofe, dove il torrente Bagnolo è straripato, provocando degli allagamenti istantanei. Nella frazione di Bagnolo a Montemurlo (Prato) un uomo è stato trovato morto all’interno della sua abitazione al pian terreno. Pare che l’anziano non sia riuscito a raggiungere i piani alti e sia morto annegato nella sua stanza, che nel frattempo si era allagata.
Una seconda vittima è stata accertata nel comune di Rosignano, in provincia di Livorno, all’interno di una Rsa, come riporta l’ho stesso il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Il bilancio delle vittime, purtroppo, è destinato a salire nelle prossime ore. E in mezza Toscana si registrano allagamenti, frane, torrenti esondati e strade interrotte. Colpite soprattutto le province di Lucca, Firenze, Pistoia, Prato e Pisa.
Allagati gli ospedali di Pontedera, Prato e Pistoia. Il temporale che ha colpito Prato e le altre aree della Toscana si è formato nel mar Tirreno, durante il passaggio di una linea di convergenza al suolo, fra l’aria molto calda e umida spinta sulla Toscana dallo scirocco, con l’aria più fresca e instabile, proveniente da sud-ovest, davanti la linea del fronte freddo.
In questo caso il libeccio, da sud-ovest, si è incuneato al di sotto dell’aria calda umida sciroccale, costringendo quest’ultima a salire rapidamente verso l’alto, raffreddandola e condensando tutto il vapore presente in un gigantesco cumulonembo, foriero di piogge e rovesci, con elevatissimi indici di rain/rate. I dati che giungono dalle reti di monitoraggio indicano locali cumulate pluviometriche superiori a 200 mm in 5 ore, su terreni già saturi d'acqua, a seguito delle piogge delle ultime due settimane che imperversano sulle stesse aree.