Monte Bianco, torna il rischio crolli sul ghiacciaio di Planpincieux
Sotto il Monte Bianco è arrivato con anticipo quest'anno l'allarme crolli sotto il ghiacciaio Planpincieux. Gli spostamenti del ghiacciaio, situato sulle Grandes Jorasses, portarono nell'autunno 2019 e nell'agosto 2020 a chiusure e parziali evacuazioni nella Val Ferret.
In Valle d'Aosta, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, torna il rischio di crolli dal ghiacciaio di Planpincieux. Il 4 luglio il Comune di Courmayeur ha disposto l'evacuazione, dalle 18.30 alle 8 del 5 luglio, di un'area della Val Ferret situata proprio sotto ai seracchi del ghiacciaio. Nell'area sono presenti infatti una decina di edifici.
L'allerta scattata il 4 luglio, proprio all'indomani del disastro della Marmolada dove un pezzo di ghiacciaio è crollato travolgendo decine di escursionisti, è per una porzione di ghiacciaio che ha un volume di circa 400 mila metri cubi, e che si muove fino a un metro al giorno. Nell'area c'era un'allerta per temporali. A metà giugno anche in quest'area delle Alpi sono state toccate temperature molto elevate in quota.
L'allerta per i movimenti del ghiacciaio Planpincieux non è una novità. Questa massa glaciale situata sul massiccio del Monte Bianco, è monitorata da anni per i numerosi crolli che si sono verificati. Gli spostamenti del ghiacciaio, situato sulle Grandes Jorasses, portarono nell'autunno 2019 e nell'agosto 2020 ad altre chiusure e parziali evacuazioni della vallata.
La differenza, rispetto al 2022, e che l'allerta crolli scattava alla fine dell'estate, o ad estate inoltrata. Quest'anno, il caldo record anche in quota e la scomparsa della neve in alta quota con mesi di anticipo rispetto al normale, starebbe accelerando la fusione dei ghiacciai alpini. Qui sotto, un video di due anni fa sulla situazione del Planpincieux.
Già alla fine di giugno il Comune di Courmayeur aveva disposto la chiusura della Val Ferret e della Val Veny a seguito di un'allerta gialla per criticità idrogeologica legata a un forte temporale. Il temporale aveva innescato una colata detritica che aveva raggiunto una strada poderale danneggiando un ponte.