Meteo: verso i 1000 mm in Liguria, allerta rossa anche domani. Dove?
Piogge record in Liguria, sfonderemo per la prima volta nella storia i 1000 mm in 24 ore? Ecco perché tanta pioggia. Le previsione: maltempo, pioggia, neve e temporali, acqua alta, allerta: i dettagli.
Fin da venerdì avevamo annunciato il peggioramento in corso, ed eccolo puntuale. Certo, gli accumuli pluviometrici in corso in Liguria stupiscono veramente anche noi meteorologi previsori. La stazione meteorologica di Cairo Montenotte (SV) alle ore 17 ha cumulato, a partire dalla scorsa mezzanotte, 588.4 mm, addirittura 815,4 mm a Rossiglione (GE) secondo i dati di ARPA Liguria. La maggior parte peraltro sono caduti in sole 6 ore.
Siamo prossimi al record assoluto italiano di pioggia, che spetta ancora all’alluvione del 7-8 ottobre 1970 a Genova, in cui la stazione di Bolzaneto registrò 718 mm in 12 ore, col record nazionale di 948.4 mm in 24 ore.
E non è finita, la perturbazione sta allargando la sua influenza alla Toscana e al nordest, mentre a metà settimana irromperà aria fredda.
La situazione: perché tanta pioggia?
Il motivo di precipitazioni così abbondanti risiede anzitutto nella formazione di un temporale V-shape autorigenerante, ovvero un sistema convettivo con forma a V quasi stazionario sulle medesime zone. La forzante che l’ha fatto formare proprio in quella zona è la presenza di saccatura ad onda corta in quota con, al suolo, una complessa convergenza di venti proprio sul ponente ligure.
Le temperature, ancora alte per ottobre e il mare troppo caldo probabilmente contribuiscono poi ad elevare l’acqua precipitabile. La saccatura in quota continuerà a influenzare la penisola, approfondendosi anche al centro e da mercoledì isolando anche una depressione mediterranea sul centro sud Italia. Da metà settimana poi l’alta pressione continentale russa porterà verso la penisola la prima irruzione di aria fredda quasi invernale.
Martedì con maltempo e tanti allerta
Ancora forti pioggia in Liguria domani martedì, con attenuazione dal pomeriggio nel ponente ma insistenti nel levante. Tempo instabile ma con piogge irregolari e in genere non forti nel Piemonte occidentale e Val d’Aosta, mentre piogge anche torrenziali le troviamo in alta Lombardia, Appennino tosco Emiliano e nel nordest.
Sulle Alpi centrali e orientali nevicate oltre i 2000 m, anche abbondanti oltre i 2400 m. In giornata venti forti da sudovest entrano in pianura padana, portando miglioramento e variabilità ventosa a sud del Po, ma accentuando le precipitazioni sulle Alpi. Acqua alta prevista a 110 cm a Venezia.
Al centro, temporali forti transitano al mattino da Toscana e Lazio, anche Roma a rischio nubifragi, quindi si spostano al sud, in Campania in particolare. Sulle regioni centrali adriatiche invece variabile e vento, ma poche piogge. Maestrale e nuvolosità variabile in Sardegna. Altrra zona a rischio temporali molto forti la Sicialia, soprattutto occidentale.
Gli allerta meteo e di protezione civile
Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile nella mappa riepilogativa indica allerta rossa idrogeologica in Liguria nei bacini Marittimi di Centro, Bacini Liguri Padani di Ponente. In Lombardia nel Nodo Idraulico di Milano, Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali e in Piemonte nel Belbo, Bormida e Toce.
Tanti gli allerta arancione, sia per rischio idrogeologico e idraulico che per temporali e alcune zone anche per vento. Citiamo in particolare gran parte della Lombardia e tutto l’Appennino tosco Emiliano e romagnolo, Trentino, fascia prealpina Veneta e Friulana nonché coste toscane e Sicilia occidentale. Il resto di queste regioni è in allerta gialla, mentre restano senza allerta le regioni adriatiche centro meridionali.
La situazione però è in continua evoluzione, oltre agli allerta meteo del nostro sito, consultate gli avvisi dei centri funzionali regionali.
Mercoledì ritornante da est
Mercoledì 6 ottobre troviamo in azione una occlusione al nordest, che riporta precipitazioni anche diffuse sul triveneto ed Emilia Romagna, con giornata autunnale, e nevicate anche fino a 1500 m sulle Alpi orientali, con prima imbiancata della stagione per le più note località dolomitiche e altoatesine.
Entra la bora al nordest e anche al centro, con precipitazioni ora anche nelle Marche, temporali sulla Toscana e Umbria e quindi anche fra Lazio, Abruzzo e Molise. Instabile con rovesci su gran parte del sud, col maltempo concentrato fra Sicilia, Calabria, Basilicata e sud della Puglia. Tempo variabile con molto vento in Sardegna. Calo delle temperature da nord a sud.
Aria fredda da giovedì
La situazione è cambiata e infine la tendenza a medio termine di ECMWF è stata smentita a favore delle tendenze che dava il modello americano GFS giovedì scorso. Inizialmente andiamo verso un miglioramento al nord e in buona parte anche al centro, ma insisterà tempo instabile perturbato al sud. Nel fine settimana poi un’altra ritornante da est occlusa potrebbe portare piogge e freddo al nordest.
Temperature in ulteriore calo ovunque, con massime spesso sotto ai 20°C al nord e nel fine settimana anche al centro, 22-24°C al sud. Al mattino 6-8°C al nord, 10-12°c al centro sud.