Primi -55°C in Groenlandia, quando arriva il freddo in Italia?
Il congelatore del nord Europa funziona a pieno regime e lascia temperature da inverno rigido alle alte latitudini, dove troviamo valori di quasi -20ºC in Scandinavia e inferiori a -40ºC in Groenlandia.
L'autunno avanza e anche le masse d'aria fredda provenienti dalle alte latitudini si stanno intensificando. In Groenlandia, ad esempio, c'è una grande "pompa d'aria fredda" fino a -30°C a 1.500 metri di quota, che ieri ha lasciato valori prossimi ai -55°C al Summit Camp, l'altopiano della Groenlandia. Il freddo è intenso anche nel nord dei paesi scandinavi, con record fino a -17ºC a Salla (Finlandia) o -16ºC a Nattavaara (Svezia).
In questo momento, si sta realizzando la correlazione tra la fase di La Niña nel Pacifico con un'oscillazione del Nord Atlantico positiva (NAO+), e in effetti, una corrente a getto forte e intensa alle alte latitudini. Per tutta questa settimana l'anticiclone atlantico e le alte pressioni dell'Europa centrale faranno un'alleanza perfetta per bloccare le masse d'aria fredda e mantenerle a latitudini molto elevate, con un residuo nel Mediterraneo occidentale. A metà settimana una profonda perturbazione islandese invierà aria più calda verso la Scandinavia e gran parte dell'Europa, e le temperature in queste aree potrebbero temporaneamente aumentare. Anche in Italia continuiamo a registrare in questi giorni temperature massime piuttosto elevate per il periodo.
Due possibili sviluppi per il mese di novembre
Se guardiamo al medio termine, i modelli stagionali non concordano e prevedono scenari ben diversi. Da un lato, il centro meteo europeo ECMWF segna un ambiente più freddo del normale in Groenlandia, Scandinavia e nel triangolo compreso tra le Alpi, i Balcani e l'Adriatico. Nel caso dell'Italia, non prevede anomalie di temperatura importanti, e la situazione dovrebbe quindi restare nella normalità.
Il modello statunitense GFS, invece, fa cadere a metà mese una potente scarica di aria fredda che porterebbe le temperature al di sotto della norma nella Penisola iberica (Spagna e Portogallo) e in generale in tutto il Mediterraneo occidentale, nell'Europa centrale e sulla costa atlantica del continente.
Quando arriva il freddo in Italia?
Al momento come dicevamo i modelli non sono concordi sul lungo periodo, e l'Italia dovrebbe essere al riparo dall'arrivo del freddo gelido. I modelli ECMWF disegnano però una possibile discesa d'aria fredda dai Balcani proprio a metà mese, intorno al 15-16 novembre. Anche il modello GFS va in quella direzione.
L'abbassamento delle temperature sarà importante, di oltre dieci gradi centigradi rispetto ad ora (da ricordare che in questi giorni stiamo registrando massime molto al di sopra del normale), e non solo sul versante adriatico. Non sarà comunque una svolta gelida. Inoltre, la parentesi di "freddo" dovrebbe ridimensionarsi entro pochi giorni. Torneremo su queste previsioni nei prossimi giorni.
Il freddo intanto, almeno nelle ore notturne e prima mattina, è comunque già arrivato in alcune zone dell'Italia. Nei primi giorni del mese - lo ricordiamo - ci sono state le prime nevicate di stagione importanti sulle Alpi, e come mostrano i modelli anche in questi giorni le gelate interessano le aree montuose delle Alpi. Nel resto del paese però, stiamo assistendo a un inizio novembre piuttosto mite.
Prima scarica di aria polare in Spagna
In Spagna intanto nei giorni scorsi si è già sperimentato il primo contatto con il freddo intenso, derivato da una massa d'aria polare arrivata a metà della scorsa settimana. Questa zona di aria fredda è stata responsabile della creazione della tempesta Blas, che continua a ruotare attorno al Mar delle Baleari portando forte maltempo a ovest della Sardegna. Nel paese sono state registrate temperature notturne gelide: evidenziamo i -10ºC a Cap de Vaquèira (Lleida), -7ºC a Dílar (Sierra Nevada) o -5 ºC al Puerto de Navacerrada (Madrid).