Meteo: attenzione ai forti temporali, quali regioni colpiranno?
Ecco gli ultimi aggiornamenti sull'intensa fase di maltempo che interesserà l'Italia questo fine settimana, con nevicate abbondanti sulle Alpi, piogge in pianura e rischio di forti temporali accompagnati da venti forti in altre regioni. Ecco tutti i dettagli.
Oltre alle abbondanti nevicate attese sulle Alpi, già a partire dalle prossime ore, l’intensa ondata di maltempo che sta per interessare l’Italia sarà accompagnata pure da piogge diffuse, rovesci e soprattutto fenomeni temporaleschi, localmente anche intensi e capaci di produrre nubifragi, con conseguenti criticità di carattere idraulico e idrogeologico.
Attenzione a quella linea di convergenza venti
Le più fredde correnti di ponente e libeccio, che seguiranno il fronte freddo, essendo molto più dense rispetto l’aria calda e molto umida trasportata dai venti di scirocco e ostro sul medio-basso Tirreno, costringerà quest’ultimi a salire verso l’alto, condensandosi in imponenti “torri di vapore” (grossi cumulonembi) che scaricheranno piogge intense.
Questa linea di convergenza, nei medi e bassi strati, evolvendo verso est, già nel corso della giornata di sabato 5 dicembre favorirà la formazione di temporali prefrontali, anche piuttosto violenti sul Tirreno.
Questi temporali fra il pomeriggio e la serata di sabato si muoveranno verso le coste di Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria tirrenica, e Sicilia, dove sono attesi fenomeni anche di forte intensità, localmente esaltati dalle forzature orografiche locali. La lenta traslazione verso le coste laziali e campane della convergenza, fra le correnti da O-SO e quelle da S-SE e SE, innescherà in mare lo sviluppo di grosse “multicelle temporalesche”, che visto l’intenso “shear” del vento potrebbero anche presentare le caratteristiche delle “v-shaped storm”.
Nel weekend piogge abbondanti sui settori ionici
Il maltempo non risparmierà nemmeno le zone ioniche di Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, che saranno sferzate da venti di ostro e scirocco che si faranno intensi nella serata di sabato 5 dicembre, fino a lambire la soglia d’attenzione.
I forti contrasti termici che si verranno ad originare, fra il lato occidentale della saccatura, dove scorre l’aria fredda di lontane origini artico marittime, e quello orientale, dove invece risaliranno masse d’aria temperate ma molto umide, di tipo sub-tropicale marittima continentalizzata, imprimerà una certa enfasi per lo sviluppo di un profondo minimo relativo sul Tirreno.
Nei bassi strati, l’intensificarsi del “gradiente termico orizzontale” fra Mediterraneo centrale e Spagna, favorirà la genesi di un giovane e intenso sistema frontale, annesso alla ciclogenesi, che darà luogo ad una severa fase di maltempo, con forti rovesci, piogge battenti e temporali, anche di moderata e forte intensità.
Gli accumuli pluviometrici su queste aree verranno accresciuti anche dall’orografia, la quale sbarra la strada alle umidissime correnti di scirocco, originando annuvolamenti e conseguenti precipitazioni.
La giornata di domenica 6 dicembre
Durante la giornata di domenica 6 dicembre, la linea di convergenza traslerà in direzione della Sicilia, per raggiungere le coste del messinese e della Calabria e della Puglia meridionale entro il pomeriggio/sera, apportando anche qui, al termine dello scirocco, forti rovesci di pioggia e fenomeni temporaleschi, anche di moderata e forte intensità, accompagnati da una vivace attività elettrica e possibili grandinate.
Attenzione ai venti forti da sudest e alle mareggiate
Il sensibile infittimento delle isobare sui mari italiani rafforzerà il già presente flusso sciroccale nei bassi strati, attivando già dalla serata di domani le prime burrasche da S-SE sul medio-alto Tirreno che risaliranno verso le coste del Lazio e della Toscana. Nella serata di domani l’inasprimento del divario barico tra i Balcani e il Mediterraneo centro-occidentale darà ulteriore enfasi al flusso sciroccale che risalirà molto velocemente il Canale di Sicilia, lo Ionio e il settore più orientale del medio-basso Tirreno, con forti burrasche, fino a forza 7-8 Beaufort, con raffiche che in mare aperto e nei punti maggiormente aperti delle coste potrebbero superare la fatidica soglia dei 80-90 km/h.
Questi venti impetuosi, inoltre, contribuiranno a rendere i mari da molto mossi ad agitati, fino a molto agitati, con rischio di mareggiate che nella giornata di domenica interesseranno le coste della bassa Toscana e del Lazio. Domenica il soffio degli intensi venti da SE sullo Ionio, con un “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto esteso per oltre 700 km, favorirà lo sviluppo di onde lunghe, organizzate in “swell”, alte fino a più di 3-4 metri, pronte a dirigersi verso le coste ioniche di Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, dove sono attese mareggiate di debole e moderata intensità che rischiano di cagionare danni davvero ingenti nei tratti di costa soggetti all’erosione.
Nella serata di domenica 6 il flusso sciroccale che si “canalizzerà” sull’alto Adriatico raggiungendo intensità di burrasca forte in mare aperto. La forte ventilazione sciroccale, pronta a canalizzarsi lungo l’intero asse del bacino adriatico, solleverà un importante moto ondoso anche sull’Adriatico, con lo sviluppo di ondate alte anche più di 3-4 metri sul medio-alto Adriatico, in mare aperto. Parte di queste imponenti onde risaliranno verso le coste di Romagna, Veneto e Friuli, attivando su queste delle mareggiate dal riminese fino alla costa veneziana, che potranno creare significativi fenomeni erosivi lungo i tratti maggiormente esposti alle onde da SE.
Tendenze per l’Immacolata
La nuova settimana di queste mese di dicembre si aprirà ancora con il maltempo, con piogge sparse al centro-neve, nevicate sulle Alpi e rovesci e temporali che bagneranno soprattutto le regioni tirreniche peninsulari. Dovrebbe andare meglio al sud e lungo la costa adriatica, dove si apriranno più schiarite, mentre i fenomeni precipitativi saranno meno frequenti e intensi. Anche l’Immacolata sarà condizionata dal maltempo con altra neve pronta a cadere su Alpi e cime degli Appennini, mentre precipitazioni sparse interesseranno un po' tutto il nord e le regioni centrali, coinvolgendo in serata pure il meridione. Le temperature subiranno un calo, mentre i venti si orienteranno nuovamente dai quadranti meridionali.