Meteo, accesi divari termici in Europa: fra gelo e caldo primaverile

Mentre al nord prevalgono freddo e neve, sulle regioni meridionali risale aria calda primaverile che fa schizzare i termometri oltre i +25°C. Il contrasto con l'Europa sud-occidentale poi, dove sta nevicando abbondantemente (l'esempio della Spagna) è davvero grande.

Le anomalie di temperatura in Europa in questo sabato 9 gennaio 2021 secondo il modello ECMWF: positive nel sud dell'Italia, negative sulla Spagna dove oggi è in corso una ondata di maltempo invernale storica.

A livello europeo stiamo vivendo un periodo particolarmente dinamico, caratterizzato da enormi divari termici fra l’area mediterranea e il resto del continente. Difatti, mentre la Spagna fa i conti con il gelo e abbondantissime nevicate, di carattere storico, come quella che da diverse ore interessa l’area metropolitana di Madrid, dai vasti deserti sabbiosi dell’Algeria e della Tunisia risale aria davvero molto calda, d’estrazione subtropicale continentale, che sta determinando temperature insolitamente alte fra Grecia e sud Italia.

Ecco l’origine delle perturbazioni che interessano l’Italia

Lungo la linea di demarcazione fra le differenti masse d’aria, quella polare marittima in discesa verso la Spagna e la Francia, e quella più tiepida e umida in risalita verso il sud Italia, la Grecia e i Balcani meridionali, si vengono ad originare nuove perturbazioni e sistemi frontali che puntano l’Italia.

Già a partire da queste ore, una nuova perturbazione atlantica, in formazione sul Mediterraneo occidentale, si spingerà verso il Tirreno e le nostre regioni settentrionali e tirreniche, portando nuove piogge e rovesci, ma anche nuove nevicate, fino in prossimità del piano in alcune zone pedemontane del nord.

Italia spaccata a metà: freddo e neve al nord e caldo al sud

Proprio domani, domenica 10 gennaio, il nostro Paese, sotto l’aspetto climatico, si troverà spaccato a metà, con il nord che vedrà un clima ancora freddo, tipicamente invernale, e la possibilità di fiocchi di neve fin sulla pianura emiliana. Lunedì rischio neve anche sull’entroterra romagnolo, prima di un successivamente miglioramento.

Mentre al sud, specie sulla Sicilia, la risalita di masse d’aria insolitamente calde per il periodo provocherà un brusco rialzo delle temperature. L’aria calda sarà accompagnata pure da tanto pulviscolo desertico, espulso nei giorni scorsi dai deserti algerini, che darà ai cieli e alle nubi un aspetto giallino.

Le precipitazioni, anche se molto deboli, localmente si potranno avere solo poche gocce (causa presenza di strato di aria secca più in basso che farà evaporare parte delle precipitazioni), rischiano di depositare parte di questo pulviscolo al suolo e sugli oggetti presenti all’aperto (auto, tavoli, terrazzi, ecc).

Fra nord e sud, fra domenica 10 e lunedì 11 gennaio, avremo un formidabile “gradiente termico orizzontale”, superiore ai +20°C, fra Sicilia e pianura Padana.

Rischio record di caldo in Sicilia?

In molte località si potranno superare i +22°C +24°C, specie lungo le coste tirreniche, fra messinese e palermitano. Ma non si dovrebbero battere i relativi record di caldo mensili, visto che non si dovrebbe andare oltre i +25°C +27°C in qualche località della costa tirrenica (specie sul palermitano). Magari localmente, sulle coste del messinese occidentale e palermitano orientale, qualche stazione potrebbe andare anche oltre tali valori.

Occorre pero ricordare che il record di caldo europeo per il mese di gennaio sono i +29.8°C di Palermo. Occorre anche ricordare che per parlare di “record” di temperatura, la stazione di riferimento deve avere una serie di dati validi di almeno 30 anni (il minimo per fare un raffronto climatologico).

Freddo in arrivo dopo metà mese

L’inizio della nuova settimana vedrà un nuovo cambio di circolazione, con l’afflusso di masse d’aria più fredde, d’origine atlantica, che faranno abbassare le temperature anche sulle regioni meridionali, riportandole su valori più tradizionali per il mese di gennaio. Al contempo grandi manovre bariche appaiono all’orizzonte, con la discesa di un vasto blocco di aria molto fredda che nei giorni a seguire si depositerà sui bassopiani dell’Europa orientale, avvicinandosi gradualmente ai Balcani e ai settori orientali del nostro Paese.

Ancora è troppo presto per formulare una previsione, riguardo l’intensità, la durata e soprattutto la distribuzione di questo freddo in discesa sul comparto orientale del vecchio continente. Tutto si deciderà sullo scacchiere atlantico nei prossimi giorni.

Di certo, se questa massa d’aria fredda, che si “continentalizzerà” per bene nei bassi strati (aria fredda molto densa che si posa su aree innevate), riuscirà a guadagnare terreno verso l’Italia si potrebbero aprire le porte per un importante evento invernale, con freddo e neve a quote molto basse.