Storici record di pioggia in Liguria: 740,6 mm in 12 ore
I dati pluviometrici dell'evento che ha colpito la Liguria tra il 3 ed il 5 ottobre 2021. Si tratta di quantità e intensità tra le più elevate registrate al mondo in zone climatiche non tropicali.
Fra domenica 3 e martedì 5 ottobre 2021, una severa ondata di maltempo ha colpito alcune zone fra Liguria centro-occidentale e basso Piemonte. L’intensa fase di maltempo, dalle tipiche caratteristiche autunnali, è stata causata dal transito di un sistema frontale, collegato alla depressione extra-tropicale atlantica “Christian”.
Temporale “autorigenerante” all’origine dell’alluvione
I fenomeni più rilevanti hanno investito i rilievi e le alte vallate dell’Appennino Ligure, tra le province di Savona, Genova e Alessandria, per lo sviluppo di un sistema temporalesco a mesoscala, “autorigenerante”, che per diverse ore ha assunto la forma di una “cold v-shaped storm”.
Questo temporale si è reso stazionario per diverse ore, causando sui territori interessati precipitazioni a carattere alluvionale, con conseguenti piene torrentizie-fluviali e frane.
Già tra la notte e il mattino di domenica 3 ottobre intensi rovesci e allagamenti avevano colpito il Ponente genovese, ma in particolare giorno 4 il temporale ha infierito per diverse ore sui rilievi dall’entroterra di Finale Ligure verso nord/est fino al lato padano del Turchino in mattinata, e poi, dopo una relativa tregua, ancora sull’asse Turchino-Stura di Ovada nel pomeriggio.
Stabiliti dei nuovi record di pioggia, 740 mm in 12 ore
Il dato più impressionante è quello della stazione di Rossiglione, in provincia di Genova, dove in sole 24 ore sono caduti ben 883,8 mm di pioggia. Stiamo parlando di un valore impressionante, che si è avvicinato di molto al record storico nazionale di 948,4 mm del 7-8 ottobre 1970 a Bolzaneto.
Di questi 883 mm, ben 740,6 mm sarebbero caduti in 12 ore, superando così superati i 717,8 mm in 12 ore del 7-8 ottobre 1970 a Bolzaneto, sul versante marittimo del Turchino alla periferia di Genova, episodio che causò devastazioni e almeno 35 vittime nel capoluogo ligure. In totale, fra il 3 e il 5 ottobre, a Rossiglione sarebbero caduti ben 927 mm. Basti pensare che in Italia, in molte località, cadono solo 600-700 mm di pioggia.
Notevolissimi pure i 496 mm in 6 ore registrati a Montenotte Inferiore, in provincia di Savona, che sarebbe il nuovo record italiano su questo intervallo di tempo. Mentre, sempre nel savonese, sono notevolissimi i 178,2 mm di pioggia caduti in 1 ora, ad un passo dai 181 mm/1 h del 4 novembre 2011 a Vicomorasso, in provincia di Genova.
I dati di precipitazione rilevati dalla rete di stazioni meteorologiche Arpal Liguria, su info sulle statistiche delle massime precipitazioni in Italia a cura del CNR-IRPI di Torino.
Le quantità di pioggia più elevate al mondo per zone non tropicali
Si tratta di quantità e intensità tra le più elevate al mondo nelle zone non tropicali. L’impatto sul territorio è stato gravoso, anche a carico del violento ruscellamento di acque selvagge lungo i versanti, oltre che per le esondazioni, frane e colate di fango, ma quanto meno non si sono avute vittime.
Da notare come, mentre in queste aree erano in corso precipitazioni di carattere alluvionale, il resto della regione ha ricevuto apporti per lo più inferiori a 60 mm, e parte della Riviera di Ponente rimasta pressoché all’asciutto.
Lo zampino dei cambiamenti climatici?
L’evento appare ancora più stupefacente se si considera che è sopraggiunto come prima intensa perturbazione autunnale dopo quattro mesi di marcata siccità.
Per quanto nubifragi di questo genere all’inizio dell’autunno siano frequenti in Liguria, soprattutto quando dal Tirreno risalgono intensi flussi di ostro e scirocco che raccolgono ingenti quantitativi di umidità sul mare, le quantità e intensità di precipitazione rilevate il 4 ottobre 2021 sull’Appennino tra Piemonte e Liguria sono estremamente rare, e quindi le possiamo definire eccezionali.
È possibile che il riscaldamento globale abbia contribuito a incrementare la violenza dell’evento attraverso la maggiore disponibilità di vapore acqueo ed energia nel mare e nell’atmosfera, più caldi del consueto.
L’anomalia termica delle acque superficiali del mare, fra Corsica e Liguria, sarebbe superiore del +3°C. Fortunatamente l’evento alluvionale, per quanto disastroso, ha interessato aree non densamente abitate e urbanizzate, cio’ ha evitato la perdita di vita umane e danni ancora più ingenti.