Lo strettissimo legame tra solstizio d'inverno e Natale

Il Natale cristiano che celebriamo oggi in Italia e molti altri paesi del mondo affonda le sue radici in celebrazioni ben più antiche che erano legate al Sole, l'ultima delle quali era il "Sole invitto" degli antichi Romani.

solstizio inverno
C'è uno stretto legame tra solstizio d'inverno e Natale.

Lo scorso 21 dicembre c'è stato il solstizio d'inverno, un momento astronomico molto particolare nel moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Quel giorno, ed anche nei giorni a seguire, le ore di luce sono minime nell'emisfero nord della Terra, ed abbiamo appena avuto la giornata più corta dell'anno.

Questo perché la Terra, con la sua particolare inclinazione di 23°27', si trova inclinata in questo periodo dell'anno (che coincide con un certo punto della sua posizione nell'orbita terrestre), in modo tale che l'emisfero settentrionale riceva i raggi solari con maggior inclinazione, e quindi con minor forza e per un minor tempo.

Da millenni questo periodo dell'anno è un momento chiave per l'umanità, e gli esseri umani hanno sempre celebrato in varie forme la fine dell'accorciamento delle giornate ed il ritorno della luce, anche se lento e graduale.

Intorno al solstizio d'inverno, in molte culture sono esistite feste legate al Sole, che inizia in questo periodo a prendersi la sua "rivincita" sulla lunga notte invernale.

A partire dal solstizio d'inverno, infatti, si ha un lento allungamento delle giornate che andrà avanti fino a giugno, quando si raggiungerà la durata massima del dì.

Solstizio d'inverno, dal Sol Invictus dei Romani al Natale

Non è certo una novità per gli studiosi il fatto che il Natale cristiano, che oggi viene celebrato in Europa ed in molti altri paesi del mondo, affondi le sue radici in celebrazioni ben più antiche che erano legate al Sole.

In particolare, il Natale che si celebra in Italia ed Europa ha origine romane, veniva celebrato nell'antica Roma e veniva chiamato "Sol Invictus", cioè Sole invitto. Ma anche i Romani avevano ripreso feste più antiche.

I Romani avevano a loro volta ripreso antiche tradizioni che celebravano la fine dell'accorciamento delle ore di luce e la "vittoria della luce" sulla notte. Spostandosi in altre aree del mondo, altre civiltà millenarie avevano culti e tradizioni simili legati sempre al solstizio d'inverno.

C’è un legame importantissimo fra Natale e solstizio d’inverno. La festa religiosa cristiana che si celebra il 25 dicembre, infatti, si celebra pochi giorni dopo l'importante momento astronomico del solstizio (nel 2024 si è verificato il 21 dicembre), in un momento in cui da millenni, i nostri antenati, hanno festeggiato la fine dell'accorciamento delle giornate ed il nuovo allungamento delle ore di luce.

Fin dall’antichità, nei giorni successivi al solstizio d’inverno si festeggiava la “vittoria della luce sull’oscurità”, con il progressivo allungarsi delle giornate ed il ritorno della luce, l’approssimarsi della primavera.

In tempi antichi infatti, il progressivo accorciamento delle ore di luce che avveniva durante i mesi autunnali, veniva visto con timore. Il fatto che le giornate tornassero ad allungarsi era quindi salutato con importanti feste. Una delle celebrazioni più conosciute, diffusa nei popoli dell’Oriente e poi nell’antica Roma, era appunto quella del Sol Invictus. Il Natale cristiano non fa altro che ricalcare quelle antiche celebrazioni.

Il legame tra Pasqua e primavera

Il legame tra feste religiose ed i momenti astronomici che scandiscono le stagioni sulla Terra non si ferma al Natale.

La data della Pasqua, che viene calcolata ogni anno scegliendo la prima domenica dopo la prima Luna piena di primavera, è una festa legata alla rinascita della natura dopo il lungo inverno.