Liguria, negli ultimi anni piogge impressionanti come a Valencia: dati e consigli a 13 anni dall'alluvione di Genova

Negli ultimi anni anche la regione italiana della Liguria è stata investita da temporali record come quello che ha causato l'alluvione a Valencia. Questi i dati pluviometrici e le cose da sapere per prevenire gli effetti peggiori di nuovi possibili eventi alluvionali.

arpa liguria
Dati di pioggia a confronto tra Liguria e Valencia, in occasione di eventi meteo molto intensi. Fonte: ARPAL.

Il mese di novembre del 2024 è stato segnato dai terribili effetti dell'alluvione di Valencia, in Spagna, causata da un evento meteorologico eccezionale, con piogge torrenziali.

Questo evento catastrofico ha riacceso ovviamente l'attenzione su questi fenomeni meteo molto intensi, in aumento a causa del cambiamento climatico lungo le coste di un Mar Mediterraneo sempre più caldo, ma anche agli eventi alluvionali che colpiscono spesso l'Italia, amplificati come in Spagna da un territorio cementificato.

Nel novembre di quest'anno abbiamo ricordato l'anniversario dell'alluvione del 4 novembre 1966 a Firenze, l'alluvione di inizio novembre 1994 (30 anni fa) nel Piemonte, e ricordiamo anche l'alluvione di Genova del 4 novembre 2011.

In questo articolo andremo a vedere come i dati pluviometrici eccezionali registrati a Valencia il 29 ottobre scorso, giorno dell'alluvione catastrofica, si siano registrati in passato anche in Italia, e di quali siano i rischi a cui è esposto anche il territorio italiano, in particolare quello della Liguria.

Valencia e Liguria, piogge a confronto

All'inizio di novembre l'Agenzia regionale per l’ambiente della Liguria (Arpal), ha diffuso un comunicato nel quale ha confrontato le quantità di pioggia cadute nel giorno dell'alluvione a Valencia, con i quantitativi di precipitazione caduti in passato in Liguria.

Da questo confronto emerge che quantitativi di precipitazione analoghi a quelle valenciane possono verificarsi anche in Liguria e che è già successo nel passato. In particolare, l'Arpal ricorda i dati di pioggia delle alluvioni di Genova del 1970 e di Rossiglione nel 2021: in entrambi vennero misurati cumulati di pioggia sulle 12 e sulle 24 ore maggiori di quelli già spaventosi registrati a Valencia.

L’intensità oraria e sub-oraria è stata sostanzialmente analoga - informa l'Arpal - anche se la persistenza dell’intensità fra le tre e le sei ore è stata di circa il 20% maggiore in Spagna. Soprattutto la stazionarietà dell’autorigenerante fra la seconda e la terza ora è stato uno degli elementi che ha contribuito a rendere devastante l’alluvione spagnola.

Nella tabella qui sotto, i dati pluviometrici a confronto mostrano come in Liguria si siano verificate negli scorsi anni episodi molto simili a quello valenciano.

L'Arpal sottolinea quindi, alla luce di questi dati, come i temporali forti, organizzati e stazionari (autorigeneranti, spesso a forma di V), siano l’evento meteo più pericoloso per la regione Liguria.

Il consiglio sugli avvisi di allerta

L’alluvione di Genova 2014 è stata causata da un evento molto particolare, informa ancora l'Arpa Liguria, localizzato e di “breve” durata, compreso nello scenario di allerta arancione per temporali che, nei fatti, è nata in Italia dopo questo episodio.

Allerta arancione per temporali – il massimo grado di allerta per questo tipo di evento – non vuol dire automaticamente “deve verificarsi un’alluvione”; vuol dire che è prevedibile un’alta probabilità di “ingredienti opportunamente combinati” che potrebbero innescare precipitazioni molto intense e prolungate. Se poi queste precipitazioni sono anche stazionarie e sulla terraferma, allora sì, è molto probabile che possa verificarsi un’alluvione.

Il territorio ligure è incredibilmente resistente, soprattutto in alcune zone. È caratterizzato da una molteplicità di valli relativamente piccole, con bacini altrettanto piccoli. Gli effetti al suolo causati dalle alluvioni, per quanto gravi e intensi con danni ingentissimi a volte anche in termini di vite umane, non raggiungono le estensioni di altre parti d’Italia o della Spagna (90.000 auto coinvolte, 70 km di autostrade devastate).

Gli effetti al suolo derivano solo in parte dalla quantità dell’acqua che vi cade sopra: decisiva è anche la tipologia del territorio, la sua saturazione e l’urbanizzazione. I bacini piccoli (inferiori ai 25kmq) vanno in sofferenza ( = i torrenti esondano) in appena qualche decina di minuti con precipitazioni molto intense (>100mm/1h); i bacini grandi con precipitazioni anche soltanto moderate (fra i 15 e i 35mm), ma prolungate nel tempo (dalle 8-12 ore in avanti).

In conclusione, anche alla luce del fatto che negli anni a venire avremo una maggior frequenza di episodi sempre più intensi, che andranno a riscrivere alcuni dei valori riportati nella tabella successiva, l'Agenzia Arpa Liguria ricorda che:

  • È fondamentale la consapevolezza del significato del messaggio di allerta (lo dice il nome: prestare attenzione a quello che può succedere intorno a te).
  • L’allerta non è certezza di disastro e, in caso di evento, non blocca l’acqua - alcuni danni saranno comunque inevitabili; sensibilizza e suggerisce di adottare comportamenti appropriati per limitarli e di avere meno vittime!
  • Se siamo preparati e sappiamo come comportarci, prendendo confidenza con l’allerta, le fonti e gli strumenti – come i radar meteo, abbassiamo il rischio per noi e per chi è insieme a noi.
  • Prima dell’evento spostiamo la macchina, a evento in corso non usciamo di casa e – a seconda delle zone - saliamo ai piani alti.
  • Previsioni, aggiornamenti ufficiali, dati certificati, comportamenti indicati da protezione civile: nessuno si salva da solo o ha la soluzione in tasca per tutti. Il sistema è perfettibile, ma va capito e applicato per come è. Le immancabili polemiche non hanno mai contribuito a migliorarlo: usiamo il tempo e l’energia che le alimenta per approfondire la conoscenza del sistema di allertamento.

Il messaggio dei geologi

Nell'anniversario dell'ultima alluvione che ha colpito Genova, nel novembre 2014, si è tenuto nella città ligure il Congresso Nazionale dei Geologi italiani, dal 13 al 14 novembre.

Nel corso di questo evento i geologi hanno ricordato come uno dei problemi del nostro Paese di fronte a questi eventi meteo molto violenti, è la fragilità del territorio per l'elevata urbanizzazione e cementificazione. I geologi hanno sottolineato l'importanza di opere di prevenzione pianificata e coordinata, messa in atto in periodi di stabilità anticipando quindi le fasi di emergenza.

La Liguria, da questo punto di vista, è un caso tipo in Italia per la sua conformazione, con zone di montagna che scendono rapidamente verso il mare.

Fonti della notizia:

Valencia e Liguria: piogge a confronto - https://www.arpal.liguria.it/home-page/notizie-tematiche/item/valencia-e-liguria-piogge-a-confronto.html