Le lacrime di San Lorenzo, il più grande spettacolo astronomico dell’estate che illumina i nostri cieli
Chi non conosce le lacrime di San Lorenzo? Probabilmente nessuno. È sicuramente uno degli sciami meteorici più noti, se non proprio il più famoso, che ogni anno ci porta a scrutare i cieli delle calde notti estive.
Probabilmente in molti si sono già organizzati o si stanno organizzando proprio in questi giorni per riuscire ad ammirare la pioggia di stelle cadenti che tutti gli anni illumina i nostri cieli intorno al 10 di agosto, le cosiddette lacrime di San Lorenzo, l’occasione perfetta per chiedere alle stelle di esaudire alcuni dei nostri desideri.
In realtà quello che noi osserviamo è il picco di visibilità dello sciame meteorico delle Perseidi, che di fatto inizia a manifestarsi dalla fine di luglio fino a oltre il 20 agosto.
Circa un centinaio di stelle cadenti ogni ora
Tuttavia tra il 10 e il 12 agosto si possono osservare una media di un centinaio di stelle cadenti ogni ora ed è anche questo che fa sì che le Perseidi siano tra gli sciami più rilevanti in termini di osservabilità, ecco perché è così famoso, oltre al fatto che ovviamente in estate ci sono più serate caratterizzate da cielo terso e si è più inclini a passare le serate all’aperto, anche scrutando il cielo.
Fu nel 1866 che Giovanni Virgilio Schiaparelli, un astronomo italiano, scoprì che questo sciame ha avuto origine dalla cometa Swift-Tuttle (il cui nome ufficiale è 109P/Swift-Tuttle), una cometa periodica del sistema solare, della stessa famiglia della cometa di Halley. La scoperta avvenne a seguito del passaggio della cometa al perielio alcuni anni prima, nel 1862.
Il nome della cometa viene dai cognomi dei suoi due scopritori, Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle, anche se pure un italiano, il fisico Antonio Pacinotti, l’estate del 1862 aveva osservato la cometa fino ad allora sconosciuta.
Le prime osservazioni di questo sciame sono però decisamente più antiche, infatti risalgono al 36 d.C. e furono fatte dai cinesi. Il loro nome è legato al fatto che le scie sembrano provenire tutte da un punto collocato all’interno della costellazione di Perseo.
Tuttavia il nome “lacrime di San Lorenzo” è prettamente italiano e, come abbiamo anticipato, è collegato alla notte del 10 agosto che è intitolata a San Lorenzo martire, in altri paesi e in altre epoche questo sciame assume e ha assunto altri nomi a causa di differenti collegamenti.
Ad esempio in Grecia questo fenomeno viene associato alla trasfigurazione del Signore che cade il 6 di agosto.
Piccole accortezze per ammirare questo spettacolo
Il consiglio generale per riuscire ad apprezzare al meglio questo spettacolo astronomico è quello di trovare un posto buio, senza inquinamento luminoso, quindi al di fuori dei centri abitati. Purtroppo però quest’anno la Luna renderà l’osservazione di queste stelle cadenti più difficoltosa, infatti per questo mese il plenilunio è atteso il 19 agosto, ci sarà quindi del discreto disturbo da parte della luce solare riflessa dalla Luna.
Speriamo almeno che le condizioni meteorologiche siano dalla nostra parte, ovvero che il cielo sia terso, sgombro da nubi.
Sfruttiamo quindi questi giorni per ripensare ai desideri più importanti che vogliamo esprimere e incrociamo le dita nella speranza che anche quest’anno la notte di San Lorenzo ci offra una vera e propria pioggia di stelle cadenti.