La Via Lattea protagonista nella migliore foto di Meteored del 2024, l'astronomo Sergio Messina svela tutti i dettagli

Assegnato il premio per il #MetContest24, giunto alla sua terza edizione. Il concorso fotografico indetto da Meteored premia una foto della Via Lattea scattata da Alejandra Brusadin.

Metcontest24
La bellissima foto della Via Lattea vincitrice del #MetContest24

Meteored si pregia di una lodevole iniziativa, quest’anno giunta alla sua terza edizione. Si tratta del concorso fotografico #MetContest24 per amatori e professionisti. L’iniziativa riscuote molto interesse con partecipazione da ben 11 diversi paesi.

La Via Lattea, o meglio "Il sipario colorato delle Stelle" come chiamata dalla vincitrice, è l’immagine vincitrice di questa ultima edizione. Vediamo insieme le principali caratteristiche di questa importante struttura che, dopo Terra e Sistema Solare, è da considerare casa nostra.

L’origine mitologica del nome Galassia

Come si generò la Via Lattea? Con uno schizzo di latte in cielo, così racconta la mitologia greca.

Si tramanda infatti che Zeus per rendere immortale il figlio Ercole, nato dalla sua unione con la mortale Alcmena, provò a nutrirlo al seno della moglie Era. Per fare questo provò ad approfittare di un momento di sonno della stessa. Tuttavia, la moglie Era, svegliatasi improvvisamente, allontanò il bimbo dal proprio seno, facendo inavvertitamente schizzare del latte in cielo. Questa spruzzata di latte in cielo diede origine alla via del latte, ossia la Via Lattea.

La parola Galassia deriva dal sostantivo greco γαλα e significa Latte, nome assegnato per via dell’aspetto lattiginoso che questa assume in cielo.

La Via Lattea viene anche chiamata Galassia, con la G maiuscola, parola che viene dal sostantivo greco γάλα γάλακτος che significa appunto “latte”.

Via Lattea
"La nascita della Via Lattea" - Peter Paul Rubens (1577–1640)

Quando si parla di Galassia ci si riferisce alla nostra galassia.

Le forme delle galassie

Sappiamo che le galassie sono strutture formate da miliardi di stelle, oltre a nubi molecolari di gas e grandi quantità di polveri. Ne esistono di diverse forme, le galassie a spirale, le galassie ellittiche, le galassie lenticolari, quelle irregolari.

La nostra Galassia è una galassia a spirale, costituita di due principali bracci (di spirale): il braccio di Scutum-Centaurus, il braccio di Perseo, ed un braccio minore, Orione, all’interno del quale di trova il Sole.

E’ recente la scoperta che oltre ai tre bracci essa possiede anche una “barra”, cioè appartiene alla categoria delle galassie e spirale barrata. Le braccia non si originano direttamente dal nucleo della galassia ma dalle estremità di una barra che promana dal nucleo.

Fu Galileo Galilei per primo a scoprire che la Via Lattea si compone di singole stelle, così vicine da essere indistinguibili a occhio nudo, ma risolvibili anche con un piccolo telescopio.

Si stima che la nostra Galassia contenga tra 100 e 400 miliardi di stelle distribuite lungo un diametro di circa 87000 anni luce (da lato a lato) e con uno spessore di circa 1000 anni luce.

Tuttavia, se osserviamo la nostra Galassia nel visibile riusciamo a vedere solo le stelle più vicine al Sole entro 1000-2000 anni luce, quindi un piccolissima frazione.

Come conosciamo la forma della nostra Galassia

Immaginate un uomo che sia nato e cresciuto all’interno di un palazzo con finestre ma senza balconi e dal quale non sia mai uscito. Per quest’uomo non sarebbe banale capire, o meglio dedurre da tutta una serie di indizi, che forma abbia il suo palazzo.

Problema simile si è posto agli astronomi. Questi, non essendo mai usciti al di fuori della Galassia, e addirittura vedendone sono una piccola porzione dall’interno, volevano dedurre quale fosse la sua forma.

Galassia
Rappresentazione artistica, ma verosimile, della Nostra Galassia come apparirebbe ad un osservatore esterno. Credit: NASA/JPL-Caltech/R. Hurt (SSC/Ca)

In questo molto ha aiutato il poter osservare altre galassie, ad esempio la galassia di Andromeda, che è la più vicina alla nostra ed ha forma simile. Ha aiutato effettuare osservazione nelle bande radio ed infrarossa che hanno permesso di penetrare l’immensa quantità di polveri distribuita all’interno dei bracci e che limita la visuale. Le misure di velocità delle nubi di gas, ma anche di ammassi di stelle hanno ulteriormente aiutato a capire come si muovesse questa struttura e a quale tipo di galassie esterne assomigliasse il movimento della nostra.

Tutta una serie di indizi hanno finalmente permesso agli astronomi di capire che la Galassia è del tipo spirale barrata,

Della nostra Galassia non esiste nessuna foto scattata dall'esterno.

La Via Lattea, visibile nei luoghi isolati, privi di inquinamento luminoso, è una piccola porzione della nostra Galassia che viene osservata lungo il suo disco, cioè lungo la direzione in cui più numerosa è la densità di stelle.

La Galassia ha tre braccia con una loro struttura che rende la forma della Via Lattea anch’essa caratterizzata da strutture. La porzione visibile dalle latitudini settentrionale è diversa da quella osservabile da quelle meridionali.

Il concorso Meteored #MetContest24

Quest’anno si è svolta la terza edizione del concorso fotografico meteorologico indetto da Meteored, cui amatori e professionistii da ben 11 paesi hanno partecipato mandando le proprie foto.

In copertina la foto vincitrice del #MetContest24

La fotografia è stata scattata da Alejandra Brusadin da Rio Negro in Argentina ed ha come titolo "Il sipario colorato delle Stelle".

La scelta della fotografia vincitrice è avvenuta con una prima fase durante la quale sui social network gli utenti votano attraverso i “mi piace”. Le 10 immagini più votate vengono scelte come finaliste. Queste vengono inviate ad una giuria, composta da membri della redazione internazionale di Meteored.

Il premio in palio è una stazione meteorologica professionale.