La mappa che rivela i paesi in cui i suoli sono a rischio di cedimento
Tra il peso delle costruzioni umane e i prelievi di acque sotterranee, diverse città rischiano di vedere il loro suolo collassare nei prossimi anni. Per la prima volta, una mappa elaborata dai ricercatori valuta i rischi per paese.
Sono già molte le città che vedono il loro suolo abbassarsi di diversi centimetri ogni anno... Tra queste, Shanghai, Auckland, Manila, Bombay e persino Houston. Per aggregare tutte queste informazioni ma anche per comprendere meglio questo fenomeno, i ricercatori hanno creato per la prima volta una mappa globale del rischio di collasso del suolo.
Peso delle costruzioni e prelievi dalle falde
Sapevamo già dell’innalzamento del livello del mare, quindi ora ecco il rischio di collasso del terreno! Anche molte metropoli costiere sono colpite da questa piaga chiamata “subsidenza”, ma non solo. Un fenomeno che si spiega essenzialmente con due causalità.
A New York, ad esempio, questo cedimento del terreno è dovuto soprattutto al peso delle costruzioni, tra grattacieli e quartieri direzionali con edifici immensi: 764 miliardi di chili su 800 km² in totale.
Ma in altre città prive di costruzioni pesanti, come Teheran, in Iran, è necessaria un’altra causalità, mentre nella città di 72 nazioni, certi quartieri cedono di 25 centimetri ogni anno! Tale cedimento non può essere spiegato solo dal peso della torre della televisione Milad (alta 435 metri) o da altri immensi edifici.
Poi arriva il secondo fattore esplicativo: le falde acquifere, ovvero le riserve idriche sotterranee da cui attingiamo sempre di più. Ecco perché i ricercatori del Nevada hanno deciso di mappare per la prima volta l’esaurimento delle risorse idriche sotterranee nel mondo, per dedurre il rischio di collasso del suolo.
E i paesi più colpiti sono...
Questa mappa, pubblicata sulla rivista Nature Communications lo scorso ottobre, mostra che in tre paesi, che sono quindi i più preoccupati da questo rischio di subsidenza del suolo, la subsidenza supera talvolta i 5 cm all'anno: Stati Uniti, Cina e Iran, quindi non sorprende . Ancora più sorprendente, i ricercatori hanno anche mappato regioni precedentemente poco studiate in idrologia.
Scopriamo così che sono a rischio alcune regioni agricole irrigue o alcune aree urbane dell’Afghanistan, dell’Uzbekistan, dell’Azerbaigian e della Siria, così come lo sono paesi dal clima umido come Vietnam, India e Bangladesh (malgrado le piogge, le falde acquifere restano quindi un elemento essenziale per il stabilità del nostro suolo).
Inoltre, in Europa, il rischio complessivo è basso (meno di 1 cm all’anno) e minaccia soprattutto le regioni costiere. In totale, attraverso campionamenti e disegni, ogni anno scompaiono dalle falde acquifere di tutto il mondo 17 chilometri cubi, l'equivalente del volume di 7.000 piramidi egiziane.
Il problema è che una volta che i suoli si abbassano, la pioggia si infiltra meno nelle falde acquifere. Un ciclo infernale che dovrà essere fermato, perché il 75% di questo cedimento avviene su terreni coltivati e aree urbane, mettendo direttamente in pericolo il nostro modo di vivere...