Incidente Singapore Airlines, le turbolenze sono in aumento e minacciano i voli: cosa sono e come prevenirle in aereo?
Lo scorso 21 maggio una forte turbolenza ha causato feriti e una vittima su un volo Londra Singapore. Approfondiamo cosa è successo, come si possono prevedere le turbolenze e come i cambiamenti climatici le influenzano. Cosa fare per volare in sicurezza?
Come abbiamo riportato, Il 21 maggio scorso un aereo in volo da Londra a Singapore, il volo SQ321 della Singapore Airlines, in Boeing 777, è incappato in una zona di turbolenza estrema. A bordo è volato e caduto di tutto e una trentina di passeggeri sono rimasti feriti. Purtroppo, si registra anche una vittima, per cause indirette dovute a un attacco cardiaco. Il volo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza a Bangkok sia per controlli sia per dare soccorso ai feriti.
L’episodio ha generato preoccupazione fra chi viaggia in aereo; il tema aumento del rischio di turbolenze severe è noto da tempo e la meteorologia può fare molto per essere d’aiuto alla sicurezza del volo.
Cosa è successo al volo Singapore Airlines
Al momento dell’episodio, l’aereo si trovava sul Myanmar meridionale, non sembra dentro piogge o temporali, ma dall’immagine radar sovrapposta alla rotta tracciata dal sito Flightradar24 si notano alcuni temporali isolati nella zona. Un sistema più organizzato era presente in direzione della rotta. Secondo flightradar24, alcuni media hanno erroneamente detto che la discesa del volo SQ321 da 37.000 a 31.000 piedi era dovuta a turbolenza, mentre in realtà era una discesa standard verso Bangkok. La vera fase di turbolenza severa sarebbe durata pochi minuti.
Al momento non disponiamo di dati dettagliati dal punto di vista meteo, peraltro molti esperti sono incerti se la turbolenza sia stata l’unica causa dell'incidente sul volo SQ321. Robert Sumwalt, ex presidente del National Transportation Safety Board e pilota, ha dichiarato al CBS che è troppo presto per determinare la causa esatta dell'incidente. Sarà l’inchiesta delle agenzie di sicurezza del volo a stabilire causa ed eventuali responsabilità.
Osservare e prevedere le turbolenze
Esistono vari tipi di turbolenze: possono essere dovute alle termiche, a formazioni convettive, all’orografia. Le più subdole sono le CAT, Clear Air Turbolence, ovvero turbolenze in aria limpida (o aria chiara), a ciel sereno. Sono spesso presenti al margine delle correnti a getto, dove si verificano repentini cambiamenti di velocità o direzione del vento.
Prodotti specialistici dei modelli sono in grado di individuare le aree più a rischio, e le mappe di “significative weather” a uso aeronautico circoscrivono le zone e le quote dove sono presenti, fornendo anche indicazione sull’intensità di esse. Di grande aiuto per la previsione dettagliata locale, dove presenti, i radiosondaggi atmosferici.
Possono poi essere monitorate con immagini da satellite speciali, come quelle sulle masse d’aria, con strumenti meteo avanzati come LIDAR, profilatori di vento verticali e altri.
Le rotte sono ottimizzate anche in base alle previsioni, ma episodi molto locali e improvvisi di CAT sono difficilmente prevedibili ed evitabili.
Il clima cambia e le turbolenze aumentano
Il prof.Paul Williams, professore di scienze dell’atmosfera del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Reading ha dimostrato, insieme al suo team di ricercatori, che dal 1979 al 2020 le turbolenze forti sono aumentate del 55%. Questo perché i cambiamenti climatici influenzano la corrente a getto, intensificandola, oltre che ondulandola.
Ne consegue che aumentano le turbolenza in aria limpida. Il ricercatore Mark Prosser, sottolinea che la turbolenza rende i voli irregolari, aumenta i consumi e può rappresentare un rischio per la sicurezza.
Riguardo l’episodio, il prof.Williams in un comunicato stampa dell’Università di Reading ha dichiarato: "Fortunatamente, le vittime causate dalla turbolenza sui voli commerciali sono molto rare, ma oggi purtroppo se ne è aggiunta una.”, ma per chiarire il caso specifico dal punto di vista meteo servono approfondimenti. Ha però aggiunto che “Le nostre proiezioni future indicano un raddoppio o triplicazione della turbolenza severa nei jet stream nei prossimi decenni, se il clima continuerà a cambiare come previsto.”
Cosa fare per volare in sicurezza
I piloti sono addestrati a gestire le turbolenze anche improvvise e gli aerei, sono strutturalmente in grado di reggere turbolenze estreme, come dimostrato dall’atterraggio del volo SQ321. Va dato atto all’abilità di comandante e primo ufficiale, che hanno gestito secondo protocolli e procedure una situazione non facile.
Molto però spetta anche a noi passeggeri: la cintura di sicurezza, da seduti, va tenuta sempre allacciata, gli oggetti non necessari e più contundenti vanno riposti nella cappelliera, se scatta l’indicazione di allacciare le cinture tornare subito al posto. Spesso si vede invece in volo una certa superficialità, al suono del cicalino e all’avviso di allacciare le cinture molti restano in piedi, vanno in bagno ecc.
Non a caso, notizia dell’ultima ora, Singapore Airlines ha deciso di cambiare le regole sull’uso delle cinture di sicurezza, irrigidendo i controlli ai passeggeri e sospendendo subito il servizio a bordo, ed anche di evitare la rotta sulla zona del Myanmar oggetto della turbolenza fatale per un passeggero.