Incendio a Tivoli, devastata la Riserva del Monte Catillo: i video

Nella notte tra il 12 ed il 13 agosto un vasto incendio, di origine dolosa, si è sviluppato nei boschi sopra Tivoli, a poca distanza di Roma. Le fiamme hanno devastato la Riserva Naturale del Monte Catillo, che si trova proprio sopra il centro abitato. Oltre mille gli ettari di vegetazione in fiamme sui monti sopra Tivoli. Le fiamme si sono spinte fino al centro abitato, dove si trovano importanti siti dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Cento persone sono state evacuate. I treni sono stati sospesi. Le fiamme hanno ripreso vigore nella giornata del 13 agosto, l'ennesimo giorno di caldo molto intenso in Italia. Al lavoro i canadair e le squadre dei Vigili del Fuoco.

Secondo le autorità l'incendio si è sviluppato su due fronti: uno verso Marcellina e l'altro a San Polo dei Cavalieri. Sono due paesi situati alle falde dei Monti Lucretili, la prima linea di montagne dell'Appennino laziale.

Sono aree boschive di alto valore naturalistico. L'incendio, molto vasto, con un fronte di quasi un chilometro, era visibile nella notte da molti chilometri di distanza.

Il danno alla Riserva Naturale regionale del Monte Catillo, 1320 ettari di vegetazione, è enorme. Sono andati in fumo boschi di castagno antichi e querce da sughero. In quest'area, riporta il giornale "la Repubblica", si trova anche il fiore Styrax officinalis, diventato il simbolo della Regione Lazio perché in Europa si trova solo qui.

Il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti e il responsabile della protezione civile comunale Andrea Di Lisa hanno chiesto alla cittadinanza di collaborare per trovare i responsabili del vasto incendio, che è stato di origine dolosa. In Italia esiste il reato di incendio boschivo: chi causa un incendio può essere punito con la reclusione da quattro a dieci anni.

Nelle ultime settimane l'Italia è stata colpita da numerosi incendi. Sono state soprattutto le regioni del Sud ad essere interessate da vasti incendi. Una ondata di caldo molto intensa e persistente ha creato le condizioni ideali per la propagazione dei roghi, che nella maggior parte dei casi sono stati causati intenzionalmente.