Incendio in un impianto di rifiuti a Roma, fumo nero sulla città

Il fumo nero causato dall’incendio di un impianto di trattamento rifiuti è visibile da molte zone di Roma. I Vigili del Fuoco sono al lavoro: “non è una nube tossica”.

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La colonna di fumo nero visibile questa mattina nei cieli di Roma, causata dall'incendio del TMB di via Salaria.

Dalle 4:27 di questa mattina i Vigili del Fuoco sono impegnati a Roma nello spegnimento di un vasto incendio, sviluppatosi presso lo stabilimento di trattamento rifiuti in via Salaria 907, conosciuto come TMB (impianto di trattamento meccanico-biologico). L’incendio ha generato una enorme colonna di fumo nero che è visibile questa mattina da molte zone della città. Il debole vento da nord ovest ha spinto il vento fin sul centro di Roma. La colonna di fumo nero è visibile da molte zone.

Sul posto alle 10 di mattina sono ancora impegnate molte squadre di Vigili del Fuoco. La struttura incendiata è u capannone di duemila metri quadrati. Da questa mattina un forte odore acre ha raggiunto le aree abitate vicine al TMB, in particolare Fidene ed altre aree del III Municipio. L'Arpa, l’Agenzia regionale per la Protezione ambientale, sta monitorando la qualità dell’aria. I Carabinieri di Montesacro stanno indagando sull’accaduto.

"Non è una nube tossica"

Il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, ha pubblicato su Facebook un avviso alla cittadinanza invitando a tenere le finestre chiuse nelle scuole ed ha invitato le persone con difficoltà respiratorie a non uscire all’aria aperta nelle zone prossime all’impianto. I Vigili del Fuoco comunque hanno avvisato che non si tratta di nube tossica. Da quasi dieci anni gli abitanti della zona vicino l’impianto TMB, riuniti in comitati e associazioni, chiedono la chiusura della struttura denunciandone i rischi ambientali e denunciando i terribili miasmi che vengono dall'impianto, che rendono impossibile la vita all'aria aperta. "Quell'impianto va chiuso” ha affermato anche l’attuale presidente del III Municipio che ha sottolineato come il TMB sia vecchio e obsoleto.

Cosa sono i TMB?

Gli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati sfruttano una combinazione di metodi meccanici e biologici per trattare i rifiuti indifferenziati e "stabilizzarli”. Questo tipo di impianti non vanno confusi con gli inceneritori. Si tratta infatti di un metodo “a freddo” di gestione dei rifiuti. I rifiuti vengono separati in frazione umida biodegradabile e frazione secca, ognuna delle quali seguirà un processo diverso. I prodotti finali saranno biogas, compost, o combustibile derivato dai rifiuti. A Roma sono attivi due impianti TMB: uno in via Salaria, gestito dall’AMA, e l’altro a Rocca Cencia. In tutta Italia ne sono presenti parecchie decine.

Fino a non molti anni fa i TMB venivano considerati dalle associazioni ambientaliste come un valido metodo di gestione dei rifiuti, per ridurre l’impatto delle discariche o degli inceneritori. Il problema del TMB di via Salaria è che si trova nelle vicinanze di quartieri abitati e questo tipo di impianti produce cattivi odori che rendono insopportabile la vita all'aperto. Inoltre, l'emergenza rifiuti in cui si trova Roma da molto tempo fa sì che l'impianto di Via Salaria non venga usato nel giusto modo e sia diventato una sorta di discarica. Negli anni scorsi anche associazioni ecologiste come Legambiente hanno appoggiato i movimenti cittadini che si battono per la chiusura del TMB di via Salaria. In un recente comunicato Legambiente aveva denunciato: "il TMB Salario è diventato una discarica". In sostanza, a causa della fallimentare gestione del ciclo dei rifiuti, non viene effettuata la giusta separazione meccanico-biologica.