Il seme che regola la glicemia e protegge il cuore: ecco perché dovresti aggiungerlo alla colazione
Coltivato e utilizzato fin dall’antichità per ottenere un pregiato tessuto, oggi i suoi semi hanno un’importanza crescente nel settore alimentare. Scopri di quale pianta si tratta e come integrare i suoi semi e l'olio nella tua dieta

Il lino (Linum usitatissimum) è una delle piante coltivate più antiche nella storia delle civiltà, apprezzata da sempre per i suoi molteplici impieghi: il suo pregiato tessuto veniva utilizzato dagli Egizi per avvolgere le mummie, in segno di purezza; Ippocrate ne consigliava il consumo per lenire disturbi gastrointestinali, mentre Plinio il Vecchio ne descriveva gli usi terapeutici. In tempi relativamente più recenti Leonardo Da Vinci lodò nei suoi scritti questa fibra tessile, che egli utilizzò ampiamente nella sua attività di inventore e studioso per realizzare strumenti e materiali utili in ambiti di applicazione molto diversi, dalla medicina all’ingegneria.
La pianta dai fiori blu
Il lino è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Linacee. È caratterizzato da un fusto sottile ed eretto, che può raggiungere un’altezza compresa tra 50 e 100 cm, e da foglie strette e lanceolate di colore verde chiaro. I fiori, piccoli e a cinque petali, sono di un intenso colore azzurro e conferiscono ai campi coltivati un aspetto suggestivo e delicato.

Dopo la fioritura, il lino sviluppa piccoli frutti tondeggianti, detti capsule, al cui interno sono contenuti i preziosi semi. È considerata una coltura sostenibile e poco esigente in termini di risorse.
Una pianta dai molteplici usi: dal tessile all’alimentare
La fibra di lino, ricavata dal fusto della pianta, è nota per la sua resistenza, leggerezza e traspirabilità, caratteristiche che la rendono ideale per la produzione di tessuti pregiati e durevoli.
Oltre all’impiego tessile, il lino ha un’importanza crescente nel settore alimentare. I suoi semi, piccoli e lucidi, sono una preziosa fonte di nutrienti e possono essere consumati interi, macinati o sotto forma di olio.

Ma gli utilizzi del lino non si fermano qui: la pianta è impiegata anche nell’industria cosmetica per la produzione di prodotti per la pelle e i capelli, nell’edilizia come materiale isolante ecologico e persino nella produzione di carta.
Proprietà nutrizionali
I semi di lino sono un concentrato di sostanze benefiche per l’organismo: sono ricchi di acidi grassi Omega-3, in particolare di acido alfa-linolenico, e contengono un’elevata quantità di fibre solubili e insolubili.
In particolare, gli Omega-3 aiutano a ridurre i livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi, contribuendo alla protezione cardiovascolare, mentre la fibra solubile aiuta a rallentare l'assorbimento degli zuccheri nel sangue.

Tra i micronutrienti, sono presenti minerali importanti come magnesio, calcio, ferro e fosforo, oltre a vitamine del gruppo B. Un altro elemento distintivo è l’alta concentrazione di lignani, potenti antiossidanti naturali.
L’olio di lino, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi, è un’ottima fonte di acidi grassi Omega-3 e viene spesso usato come integratore per una dieta equilibrata. È sensibile all’ossidazione e per mantenere inalterata la sua composizione deve essere conservato in bottiglie scure, al riparo dalla luce e dal calore, in un luogo fresco (anche in frigorifero).
Va consumato crudo, poiché le alte temperature possono alterare gli Omega-3.
Consigli per integrare semi e olio di lino nella dieta
I semi e l’olio di lino possono essere facilmente integrati nell’alimentazione quotidiana, a partire dalla colazione ma non solo.
Nel primo e più importante pasto della giornata possono essere aggiunti a yogurt e kefir, insieme a frutta fresca e secca, per un mix nutriente e saziante, oppure in frullati per arricchirli di Omega-3 senza alterarne il sapore, o nel latte insieme ai fiocchi d’avena o ai corn flakes.
Nei pancake e nei prodotti da forno, come muffin e biscotti, i semi di lino macinati possono essere utilizzati come sostituto delle uova, poiché mescolandoli con acqua si ottiene un composto gelatinoso simile all’albume.

Oltre alla colazione, i semi di lino possono essere usati anche nei pasti principali: arricchiscono insalate e zuppe di fibre e croccantezza, negli impasti di pane e focacce danno un tocco nutriente e rustico al prodotto, mentre in salse e vellutate possono svolgere la funzione di addensante, grazie alla loro capacità di assorbire liquidi e formare una consistenza gelatinosa.

Infine, l’olio di lino è perfetto come condimento per insalate, verdure cotte, piatti freddi come riso, quinoa, couscous e farro e, in generale, come alternativa all'olio d'oliva o ad altri oli vegetali impiegati nelle preparazioni di piatti a freddo.