Il pianeta torna a respirare: il lockdown azzera i livelli di PM10

Sono bastate poche settimane di lockdown per risolvere, almeno temporaneamente, ogni problema relativo a smog ed inquinamento da polveri sottili. Il PM10 di aprile 2020 al pari di quello dell'epoca preindustriale: stiamo assaporando l'aria che si respirava tre secoli fa!

smog
In queste settimane di lockdown è sparita la cortina di smog delle città.

Sono passati pochi mesi dalla conferenza sul clima di Madrid in occasione della quale si sono riuniti i rappresentanti di ben 190 Paesi con l'ambizioso obiettivo di trovare una soluzione per contrastare i cambiamenti climatici causati in primo luogo dall'inquinamento dell'uomo.

La soluzione appariva decisamente lontana eppure il lockdown causato dall'emergenza Covid-19 e l'interruzione delle principali attività industriali nel giro di poche settimane hanno portato notevoli benefici dal punto di vista ambientale.

L'intervento di Greta Thunberg in occasione dell'Earth Day

Come afferma la giovane attivista svedese Greta Thunberg in occasione dell'Earth Day del 22 aprile scorso, gli effetti di quel che sta accadendo, in termini di impatto sull'ambiente li stiamo vedendo da vicino.

Che ci piaccia o meno, il mondo è cambiato, ora tutto è diverso e probabilmente non sembrerà più lo stesso e saremo costretti a trovare altre strade. Se un singolo virus può distruggere le economie nel giro di poche settimane, ciò dimostra che non stiamo pensando a lungo termine e non stiamo prendendo in considerazione questi rischi.

"Dobbiamo affrontare due crisi in una volta, quella del Coronavirus e quella climatica e, come nell'attuale pandemia ascoltiamo la scienza e gli esperti, così dobbiamo fare per l'altra crisi" contro il riscaldamento globale e l'inquinamento.

Le conseguenze del lockdown sulla qualità dell'aria

Il 2020 è iniziato con un mese di gennaio caratterizzato da continui superamenti del limite di legge fissato in 50 μg/m3 per il PM10 ed anche nelle prime settimane di febbraio la situazione non è migliorata in Italia a causa del persistere di un robusto campo anticiclonico.

Numerose città tra le quali Milano, Torino, Lodi, Cremona, Alessandria, Brescia, Bergamo, Padova, Piacenza e Treviso erano alle prese con una situazione davvero critica dal punto di vista dell'inquinamento da polveri sottili, tanto da prendere continui provvedimenti per cercare di migliorare anche solo leggermente la qualità dell'aria.

La situazione non è cambiata fino a quando la terribile pandemia di Covid-19 non ha raggiunto l'Italia colpendo duramente proprio queste province, portando il governo alla drastica interruzione di ogni attività industriale non essenziale ed al lockdown al fine di contrastare la terribile pandemia in corso.

Ovviamente le conseguenze in termini economici e di perdite di vite umane nel nostro Paese sono state drammatiche, ma questo forte rallentamento dell'attività industriale e di tutti i settori ad essa connessi, comprese la circolazione aerea e stradale, hanno determinato uno stop alle emissioni di inquinanti in atmosfera ed un rapido miglioramento della qualità dell'aria.

I dati di oggi: PM10 quasi azzerato, ottima la qualità dell'aria

Se andiamo ad analizzare i dati relativi al PM10 della scorsa settimana, mettendoci così al pari delle condizioni anticicloniche che si sono verificate nel mese di gennaio e che solitamente portano ad un'impennata dei valori delle polveri sottili, ci rendiamo conto di quanto la situazione sia cambiata.

Tutti i dati di PM10 dei principali capoluoghi di provincia del nostro Paese si sono mantenuti ben al di sotto del limite di legge di 50 μg/m3, anche laddove la conformazione orografica favorisce il ristagno degli inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera, come accade normalmente in Pianura Padana.

Ad oggi Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto registrano valori decisamente bassi che si aggirano intorno ai 20 μg/m3 con picchi massimi nella zona di Milano e Brescia intorno ai 30 μg/m3 dovuti alla normale attività umana, al sollevamento della polvere causato dal vento, ai pollini.