Il 12 novembre del 2019 un'acqua alta eccezionale sommergeva Venezia: cosa accadde, e può succedere di nuovo?
Il 12 novembre del 2019, 5 anni fa, una storica marea eccezionale inondava Venezia causando danni e gravi problemi: ecco cosa accadde e la situazione attuale, con le paratie mobili entrate in funzione nel 2020 che bloccano gli eventi di acqua alta più importanti.
Sono passati 5 anni da uno degli eventi alluvionali più importanti che abbia colpito Venezia negli ultimi decenni. Nella notte fra il 12 novembre ed il 13 novembre del 2019 si verificò a Venezia una marea eccezionale, il cui picco massimo raggiunse un'altezza di 187 cm, il valore più alto dal 4 novembre 1966 (giorno della storica 'aqua granda' e dell'alluvione di Firenze). L’evento portò all’allagamento di gran parte del centro cittadino e causò anche gravi danni al patrimonio della città, ad esempio nella Basilica di San Marco (oltre un metro di acqua nella cripta).
12 novembre 2019, un evento eccezionale a Venezia
L'alluvione del 12 novembre viene ricordata come la peggiore dal 1966, e portò (come raccontammo qui a Meteored) all'inondazione di buona parte della città di Venezia, causando pesanti danni. Venne dichiarato in città lo stato di emergenza. Il picco venne raggiunto alle 22.50, quando l'acqua raggiunse il massimo di 187 cm rispetto al livello "zero": era il dato più alto dal 1966, quando si era verificato il disastro dell'"acqua granda" (194 cm).
I danni furono davvero ingenti. Nelle strade delle città, nelle abitazioni inondate e nei negozi si lavorò a lungo per tornare alla normalità, ma nei giorni a seguire ci furono nuovi eventi di marea. La mareggiata del 12 novembre causò pesanti danni anche sul litorale, spazzando via costruzioni e installazioni e danneggiando molte imbarcazioni.
Su Meteored Italia coprimmo l’evento con una serie di aggiornamenti e video, che consigliamo di rivedere a questo link. Il 12 novembre, prima dell'evento, avevamo pubblicato su "ilmeteo.net" un articolo previsionale dal titolo "Venezia e lagune: rischio di eccezionale acqua alta". Qui sotto invece, il video di quel giorno.
Il livello di 189 cm raggiunto il 12 novembre 2019, che rappresenta il secondo livello più alto dal 1872, anno di inizio delle registrazioni, fu soltanto la punta dell’iceberg di un novembre eccezionale per l'Italia dal punto di vista meteo.
In una sola settimana inoltre, tra il 12 e il 17 novembre, la marea superò il livello di 140 cm per ben quattro volte a Venezia. Numeri che superavano ampiamente i valori massimi raggiunti nei 150 anni precedenti.
Cos'è l'acqua alta?
Con il termine acqua alta si indica il fenomeno dei picchi di marea che, con una certa periodicità, causano allagamenti a Venezia e Chioggia. Si verificano con una certa frequenza nell'Adriatico settentrionale e con una particolare intensità nella laguna di Venezia.
La marea che supera a Venezia la soglia di attenzione di +80 cm viene comunemente indicata come "acqua alta"; a questa quota sorgono problemi di trasporto e di viabilità pedonale nei punti più bassi della città (Piazza San Marco), dove diventa necessario il montaggio di passerelle per i pedoni.
Il livello zero mareografico da cui misurare gli episodi di acqua alta a Venezia è stato scelto convenzionalmente e si trova a Punta della Salute. Si considera eccezionale una marea uguale o superiore ai 140 centimetri sopra lo zero mareografico di Punta della Salute.
Questo accade in media una volta ogni tre anni. Le maree eccezionali sopra i 140 cm portano ad un allagamento di circa il 59% della città, secondo i dati del Comune di Venezia. In questo caso scatta in città il codice di allerta rosso. Le sirene suonano ed allertano cittadini e turisti della situazione di allarme.
Perché si verifica l'acqua alta a Venezia?
La marea osservata a Venezia, spiega nel suo sito ufficiale il Comune di Venezia, può essere pensata come la somma di due componenti: la marea astronomica, correlata al moto dei corpi celesti, principalmente Luna e Sole, e il contributo meteorologico dovuto allo stato dell'atmosfera.
In caso di condizioni meteorologiche con bassa pressione e forti venti di scirocco, il contributo meteorologico diventa importante producendo il fenomeno dell'acqua alta. Alle maree che investono Venezia contribuiscono anche altri fattori, come l'eustatismo (innalzamento del livello del mare) e la subsidenza (abbassamento del suolo per cause naturali o antropiche). Abbiamo spiegato in questo articolo a cosa è dovuta l'acqua alta che colpisce Venezia.
All'evento eccezionale del 12-13 novembre 2019 contribuirono diversi fattori, che si sovrapposero: il picco della marea astronomica di sizigia; il livello medio insolitamente elevato del mare in Adriatico; il forte vento di Scirocco lungo il bacino Adriatico e non ultimo il passaggio nel Nord Adriatico e sulla laguna di Venezia di un ciclone di piccole dimensioni che provocò venti locali con raffiche di oltre 100 km/h.
I livelli di allerta
Le maree eccezionali sopra i 140 cm fanno scattare in città il codice di allerta rosso. Le sirene suonano ed allertano cittadini e turisti della situazione di allarme. Maree molto sostenute sono invece quelle comprese fra 110 e 140 centimetri, che comportano un codice di allerta arancio. A +110 cm solo il 12% della città viene allagato, mentre a +130 cm viene inondato il 46% delle strade cittadine.
Gli episodi di marea sostenuta, che comportano un codice di allerta giallo, sono quelli compresi fra 80 cm e 110 cm. A +100 cm viene inondato il 5% della città, solo le aree più ribassate, in particolare Piazza San Marco. A 80 cm invece si creano solo alcune pozze d’acqua per risalita dai tombini, sempre nella zona di Piazza San Marco.
Dal 2020 sono cambiate diverse cose con l'inaugurazione del MOSE
La mattina del 3 ottobre 2020, per la prima volta le barriere del MOSE hanno bloccato l'acqua alta a Venezia. Quel giorno, a seguito di forte scirocco sull'Adriatico, era prevista una marea molto sostenuta, che avrebbe portato all'allagamento di oltre il 50% del centro cittadino.
Dopo le 8 e mezzo sono state sollevate le 78 paratoie che compongono il MOSE (acronimo che sta per Modulo Sperimentale Elettromeccanico) e l'alta marea non ha invaso la città come sempre accade con queste condizioni di marea. Il MOSE ha sollevato nel corso degli anni scorsi numerose polemiche ed un acceso dibattito.
Negli ultimi anni, diversi eventi di marea importanti sono stati attutiti in città dal sollevamento di queste paratie mobili, che potrebbero essere superate nei prossimi decenni con l'innalzamento del livello del mare.
I dati mostrano che negli ultimi anni c'è un aumento dei fenomeni di alta marea, e le paratie del MOSE, che si alzano se la marea supera i 120 cm, vengono attivate sempre più spesso.